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Atti osceni combattuti
alla Bassona
Per
molti anni i nemici dei naturisti che non seguivano neppure il
dettato costituzionale che vuole il rispetto di tutte le minoranze,
hanno utilizzato anche l’arma di spingere, a mio parere, pure alle
denunce la forza pubblica col fine di cacciare i naturisti dalla
Bassona.
Un
presunto motivo era anche quello che i naturisti erano, a loro
parere, illegali e spingevano alcuni a commettere reati sessuali che
poi questi avvenivano in realtà, a mio parere, per mancanza di un
efficace controllo da parte delle forze dell’ordine: insomma si
volevano chiedere le banche per evitare le rapine!
Ora,
pare che ci sia una svolta e spero si vada nella giusta direzione.
Quest’estate2020 sulla spiaggia della Bassona e nella pineta
Ramazzotti retrostante ci sono state
(dopo
molti anni) 5 denunce per “Atti osceni in luogo pubblico” grazie
ad un volontario naturista di Ravenna ed ai volontari in pensione
dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri che ringrazio
pubblicamente.
Una
prima denuncia, grazie ad un naturista è avvenuta lo scorso 23
luglio. E’ stata inoltrata ad una coppia mantovana che,in spiaggia,
praticava presumibilmente sesso orale davanti a tutti; una seconda
denuncia grazie ai carabinieri volontari è avvenuta il 03 settembre
verso un forlivese che si sarebbe masturbato in spiaggia; ed una
terza denuncia il 13 settembre, sempre grazie ai carabinieri
volontari,i ad una coppia di sesso maschile che nella retrostante
pineta si ritiene praticassero sesso orale.
Chi
commette “Atti osceni” rischia una sanzione amministrativa che va
da 5000€ a 30000,€ se si ricorre al Giudice di Pace e condanna.
Ma se si paga entro 60 giorni, se non erro, senza ricorso al giudice
dopo la notifica da parte del Prefetto si applica la misura ridotta
di 10.000€.
Una
bella sanzione che a molti resterà impressa e non ripeterà l’atto
osceno.
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2020 Ritorno dell’ordinanza sindacale
In questo 2020 il
Comune di Ravenna dopo ben 13 anni è tornato a riconoscere con
un’ordinanza sindacale avente come oggetto: Individuazione
area di demanio Marittimo destinata alla pratica del Naturismo ai
sensi della legge regionale n. 16/2006 il tratto di spiaggia
frequentato dai naturisti dopo 10 anni di tentati allontanamenti da
parte dell'ex sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci e sino alla fine del
mandato dell’attuale sindaco Michele De Pascale che aveva fatto
promesse a favore del naturismo quando era candidato alla carica.
La durata del
riconoscimento della spiaggia è stata dal 25 giugno 2020 al 13
settembre 2020 con inizio a 50 metri a sud dello stradello
perpendicolare al mare che attraversa la pineta ed inizia dal Camping Classe.
Faccio notare che
storicamente, dal 1986, l’inizio del tratto di spiaggia frequentato
dai naturisti era 50 metri più a nord ed arrivava alla foce del
Torrente Bevano per una lunghezza di 2200 metri.
Ora dopo che
l’Ufficio per la biodiversità di Punta Marina (RA) ha ridotto dal
2010 lo spazio per i naturisti di circa 1800metri a sud per
consentire una felice nidificazione del fratino sino a metà luglio o
fine luglio se in ritardo, il comune con l’ordinanza ha tolto ulteriori 50
metri a nord.
Sono rimasti
400metri ai quali si aggiungano ulteriori 600 metri a sud a fine
nidificazione del fratino.
I 400 metri sono
pochissimi per la numerosa presenza naturista in periodo di
Coronavirus ma anche senza Coronavirus per consentire uno sviluppo
del turismo naturista e considerando che più a nord esiste una
spiaggia libera pochissima affollata lunga circa 400 metri.
Inoltre l’ordinanza
prevedeva giustamente il divieto di passaggio, sosta ed
attraversamento della duna da poco ricostruita ma non è stata fatta
rispettare e sanciva una sanzione da 150 a 450 euro.
Bene
invece per la presenza del bagnino di salvataggio.
Comunque
un passo avanti si è fatto e spero che in futuro se ne aggiungano
altri per l’interesse di tutti.
Leggi l'ordinanza integrale
Spiaggia della Bassona naturista a Lido di Dante
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Lettera
alle
Associazioni Ambientaliste di
Ravenna:
Legambiente Circolo Matelda, WWF e Italia Nostra
inviata
il 13 giugno 2020.
V’informo
che lo scorso 24 aprile ho inviato al Tenente Colonnello Giovanni
Nobili, Responsabile dell’Ufficio per la Biodiversità di Punta
Marina, ed al Sindaco di Ravenna Michele de Pascale una Pec per
chiedere di ampliare la lunghezza della spiaggia della Bassona nord
per la balneazione
per
questioni di sicurezza Corpnavirus.
La
risposta del Dr. Nobili mi è giunta il 30 aprile (dopo sei giorni)
ed è stata negativa
perché tale
evenienza non è prevista dalla regolamentazione vigente per Rete
Natura 2000 ed è contraria ai fini istitutivi della stessa riserva
mentre dal comune la risposta negativa mi è giunta dopo alcuni
giorni.
Ho
preso atto di queste risposte negative e successivamente il giorno 11
maggio ho inviato sempre al Dr. Nobili ed al Sindaco De Pascale altra
Pec
per suggerire di vietare
ili passaggio sulla
duna
da poco ricostruita
per non danneggiarla
rapidamente
consentendo il passaggio alla
spiaggia
frequentata dai naturisti dal nuovo ponticello in legno ed a sud al
limite dell’area verde consentita alla balneazione ed inoltre di
rendere facilmente accessibile il sentiero perpendicolare che da
l
Camping
Classe
arriva
alla spiaggia anche alle carrozzine dei disabili.
Non
avendo ricevuto, questa volta, alcuna risposta da entrambi ho
nuovamente inviato una nuova Pec il giorno 27
all’Ufficio per la Biodiversità di Punta Marina ed il giorno 11
giugno il video preso dal gruppo Facebook “Lido di
Dante”all’indirizzo : https://www.mondonaturista.it/DunaDaProteggere.mp4
Sino
ad oggi non ho ricevuto dai mihttps://www.mondonaturista.it/DunaDaProteggere.mp4ttenti alcuna risposta.
Perché
questa volta non mi danno una risposta?
Chiedo
con la presente un vostro intervento se ritenete il mio suggerimento
meritevole in favore della natura.
Cordiali
saluti
Fidenzio
Laghi
ex
presidente Associazione Nudista Emiliano Romagnola sino al 2001
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Il
Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella cerimonia tenuta
al Quirinale per lo scambio degli auguri di Natale 2019 alle alte
cariche dello Stato ha ampiamente sottolineato il dovere di
rispettare e garantire la libertà ed i diritti degli altri, delle
minoranze.
Certamente
anche per la minoranza naturista!
Clicca
per ascoltare le parole di Mattarella.
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Interrogazione Parlamentare
Lunedì
02 dicembre 2019
l’Onorevole
modenese Stefania
Ascari del
Movimento 5 Stelle, assieme ad altri sette onorevoli del suo stesso
gruppo, ha presentato alla Camera dei Deputati l’interrogazione
orale ai Ministri competenti, che qui
allego, in difesa della
minoranza naturista .
Chi
scrive assieme al presidente Giampietro Tentori presidente
dell’A.N.Ita. (Associazione Naturista Italiana) e consigliere
Fe.Na.It. (Federazione Naturista Italiana) hanno incontrato l’on.
Stefania Ascari, che
ringrazio, sabato 02
novembre a Bologna, per
informarla delle
procedure in atto verso
il naturismo in seguito alle depenalizzazioni approvate nel 2016 che
riteniamo ingiuste verso chi pratica la filosofia naturista.
Ricordo
brevemente che le sentenze emesse da oltre quattro decenni, dai
magistrati a tutti i livelli chiamati a rispondere da chi riteneva il
naturismo illegale, hanno archiviato, ho scritto che l’atto osceno
è un atto legato al sesso e l’atto indecente (art.726) non si
riferisce al nudo se praticato in aree note. . La sentenza della
Cassazione n.1765 del 2000 così scrive.
” la
nudità dei genitali può assumere un diverso rilievo penale in
funzione del contesto oggettivo e soggettivo in cui è concretamente
inserita: così può configurare un atto osceno, quando esprime,
anche psicologicamente, un istinto sessuale; ma può semplicemente
costituire un atto contrario alla pubblica decenza, quando è mero
esercizio della funzione fisiologica dell'urinare; o addirittura
sfugge a qualsiasi rilevanza penale se è inserita in un contesto
pedagogico o didattico (es.durante una lezione di anatomia o di
educazione sessuale) ovvero in particolari contesti settoriali (per
es. di tipo naturista o salutista)
e
la n.
3557 del 2000
,
dice
che
“
non
può essere considerato indecente la nudità integrale di un nudista
in una spiaggia riservata o da essi solitamente frequentata.
Ritengo,
inoltre, che il fatto di “
stare
nudi”
non
abbia rilevanza penale anche perché Il codice penale punisce “
l’atto
indecente o l’atto osceno” e
non lo
”
stato”:
s
tare
nudi o vestiti non importa ma quello che importa è l’atto
indecente.
Il
nudista normalmente si limita a camminare o nuotate e questo non è
un” atto
indecente
”
!
Bene
sarebbe emanare al più presto una legge ben chiara che dia la
possibilità di stare nudi o vestiti in una parte pubblica del
territorio comunale per consentire la civile libertà di esistere per
la minoranza naturista al pari delle altre minoranze anche in Italia
come nel resto dell’Europa e beneficiare pure dei vantaggi che
porta il turismo naturista.
Ricordo
che pernoi il
Naturismo è un
modo di vivere in armonia con la natura, caratterizzato dalla pratica
della nudità in comune, allo scopo di favorire il rispetto di se
stessi, degli altri e dell'ambiente
.
Esso
porta un notevole
beneficio anche ad
una vera educazione verso i giovani che trovano i genitori e la
scuola troppo assente per la loro educazione: giovani che oggi già a
nove-dieci anni navigano nel web riempiendo gli occhi e la mente col
nudo dei film pornografici e poi dopo poco fare esperienze
normalmente negative mettendo in pratica le cose viste senza che
qualcuno avesse loro insegnato che il nudo non è sempre uguale a
sesso ma che si può star nudi anche per difendere la salute psico
-fisica e sociale.
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Nuova
proposta di legge nazionale sul naturismo
Articolo,
anche unico, che ritengo sia da inserire in una eventuale proposta di
legge parlamentare sul " Riconoscimento della pratica
naturista ":
-
“ Per Naturismo s’intende un modo di vivere in armonia
con la natura, caratterizzato dalla pratica fondamentale della nudità
in comune, allo scopo di favorire il rispetto di sé stessi,
degl’altri e dell’ambiente”.
All'entrata
in vigore della presente legge tutte le spiagge marine, lacustri e
fluviali, di proprietà pubblica
sono considerate fruibili dai cittadini con abbigliamento
facoltativo: integralmente
nudi o totalmente
vestiti
(clothing optional) .
Le
spiagge con presenza naturista devono, però, essere distanti almeno 100 metri dai luoghi di
culto o scuole con alunni di età inferiore ad anni 14
Successivamente
all'entrata in vigore della presente legge le Amministrazioni
comunali, a loro discrezione, possono riservare sino ad un massimo
dell'80% della lunghezza di dette aree per la loro larghezza pubblica
disponibile, alle varie categorie di cittadini naturisti o non
naturisti.
Le
amministrazioni comunali possono, inoltre, destinare l’utilizzo ai
naturisti o ad altre categorie di persone, boschi ed altri ambienti
naturali per attività motorie od altro nel rispetto di tutti.
Le
aree conosciute da anni come notoriamente frequentate dai naturisti
continueranno ad essere naturiste e potranno essere sostituite con
altre di superficie non inferiore in certi casi di provato interesse
generale."
L’articolo
726 del codice penale “Atti contrari alla pubblica decenza” non
si riferisce, ovviamente , alla sana nudità pubblica ove è
legalmente accettata dalla presente legge essendo essa uno “stato”
un “essere” e non un”atto indecenta”.
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Quando una legge chiara per i naturisti?
Una legge chiara necessita perché i naturisti rischiano sempre di
trovare qualcuno che li denuncia anche se si trovano a praticare la
nudità integrale in zone note da molti decenni. I giudici a tutti i
livelli in questi casi li hanno sempre assolti perché il fatto
non sussiste o non costituisce reato od hanno subito archiviato le
segnalazioni della Forza pubblica.
Penso che la Forza pubblica sia poco informata sulla questione
naturista ed in qualche caso procede con una segnalazione senza
tener conto delle sentenze emesse dalai magistratura: non escludo che
ci sia anche il fatto di voler fare un favore ad amici tanto il
naturista paga sempre anche se ha ragione.
L’ultima sentenza di assoluzione è stata emessa lo scorso gennaio 2019
con la motivazione depositata il 29 marzo dal Giudice di Pace di Cecina
dopo ben quattro udienze. Avevano fatto ricorso alla segnalazione della
polizia e della Guardia costiera, per violazione all’art.726, due dei
cinque sorpresi integralmente nudi: il fatto era avvenuto nel luglio
2017 sulla notissima spiaggia di Marina di Bibbona (LI).
Occorre chiarezza ma i nostri politici non rispondono alle richieste ed
i media non spiegano la discriminazione verso i naturisti e parlano di
nudo solo abbinato al sesso e non fanno differenze fra noi e chi si
pone nudo per commettere atti osceni.
Ritengo inoltre che il semplice “stare nudi” non sia reato perché l’art
726 del codice penale condanna gli ”atti contrari alla pubblica
decenza” : quindi condanna gli “atti” e non lo “stato” di nudità.
L’atto del naturista è normalmente quello di camminare o nuotare e
questo atto non è indecente.
06 maggio 2019 |
* 2 0 1 8 *
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Appello al Sottosegretario alla Giustizia
Jacopo Morrone
Il 24 novembre
2018 ho
inviato un post all'account Facebook del Sottosegretario alla Giustizia
Jacopo Morrone che è residente 10Km da casa mia ma che non
mi ha mai risposto: questo il testo pubblicato:
“Ritengo sia violenza
anche i processi inutili contro i naturisti (l'ultimo a Cecina - LI-
lo scorso martedì con tre udienze) che da 40 anni vengono denunciati
e poi archiviata la loro posizione o prosciolti dopo il dibattimento
in tribunale o davanti al Giudice di Pace. Vengono assolti quando la
nudità del naturista è praticata in un'area nota al pubblico: in 10
casi i comuni hanno concesso un tratto di spiaggia e non credo che
l'avrebbero fatfo se il naturismo lo ritenevano un reato. Non costa
nulla fare chiarezza da parte del Ministero della Giustizia e si
ottengono risparmi per i cttadini con la mancanza di processi inutili
ed una valorizzazione del turismo naturista con creazione di posti di
lavoro: in Francia, ad esempio, oltre due milioni sono i turisti
naturisti (oltre il 2%) che trascorrono una vacanza. Mi farebbe
piacere che Lei Sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone se ne
occupasse”.
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Raccolta
delle mie proposte e suggerimenti pubblicati dal blog
"Ravennanotizie.it" per la spiaggia naturista della Bassona (Ravenna)
col fine di valorizzarne il turismo assieme al rispetto di tutte le
minoranze.
Clicca per gli anni 2017 e 2018
Clicca per gli anni dal 2008 al 2016
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Vedi video con foto dello scorso aprile in un giorno di bassa marea |
Anche
in questo anno 2018 è stato annunciato che, come anno scorso.
si
terrà il “Festival Naturista “ organizzato da alcune persone non
legate alla Fenait nel Camping Classe di Lido di Dante; località
frequentata dal maggior numero di naturisti in Italia.
Questo evento
naturista, al contrario dei grandi numeri dichiarati
dagli organizzatori,
ritengo che anno scorso abbia portato solo
una cinquantina di
naturisti.
Il
quotidiano il Rtesto del Carlino “ di Ravenna il 18 febbraio ne
ha
dato notizia con questo
articolo:
Successivamente
“il Resto del Carlino” del 5 aprile ha
così scritto:
Io
ho poi inviato al quotidiano un mio intervento
sulla questione
pubblicato
il 07 aprile:
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Proposta per solarium naturista nella città di Ravenna
(leggi mail inviata al sindaco Michele de Pascale)
Proposta valorizzazione Bassona Naturista
Ho inviato la mia proposta al sito web di Ravenna Turism: "Ravenna il turismo che vorrei"
pubblicata alla pagina: http://www.ravenna.ilturismochevorrei.it/2017/09/19/turisti-naturisti-a-lido-di-dante/
C'è stalking alla Bassona, o no?
Oggi
10 luglio 2017 dico sul mio sito web che, nella spiaggia della Bassona a Lido di
Dante Ravenna, ci sono a mio parere, un po' di cose che non vanno per
il verso giusto .
Le associazioni esistenti sulla carta “ANER” ed “Amici
della Bassona” nulla fanno per l'interesse del naturismo
praticamente da tanti anni o da sempre e continuano in questa strada..
L'ANER ha addirittura dato
a certe persone lo striscione dell'associazione che ha favorito degli
abusi in spiaggia per alcuni anni e le due associazioni non fanno
neppure il minimo invitando alcuni loro aderenti a stazionare nella
parte dell'inizio storico della spiaggia a nord (1986) per
contrastare dei. ritengo, veri abusi che favoriscono lo stato di
sardine in scatola per i naturisti ed altro.
Gli “Amici della
Bassona” si limitano a segnalare certi comportamenti sporchi nel
loro sito web “ http://www.amicidellabassona.it/
Io sono l'unico che mi pongo e resto all'inizio storico
dell'area naturista rimasta per circa 350mt dagl'oltre 2000mt che era
quando ho lasciato la mia presidenza all'ANER. Chi è nuovo e si pone
nudo vicino a me viene subito invitato a spostarsi e se non accetta
l'invito viene ripetuto sino a quando poi decide di spostarsi. Io
sono soggetto a. ritengo, comportamenti stalking da parte di alcune
persone che spesso sono riuscite certamente con l'aiuto di un loro
mandante a far venire più volte la Forza pubblica contro di me ma
che sino ad ora non ha portato seguito con sanzioni (l'ultima volta
lo scorso 17 giugno).https://www.mondonaturista.it/PSBassonaap17.jpg
Ho messo un video su Youtube che parla
della questione della spiaggia della Bassona alla pagina
https://www.youtube.com/watch?v=C6cILgnSUdE
.
Aggiornamento :
Per
quanto riguarda l'intervento della Polizia di Stato nei miei confronti
avvenuto lo scorso 17 giugno non ho ricevuto (anche questa volta)
alcuna notifica dal Prefetto nel termine stabilito di 90 giorni dalla
legge.
Vedi foto
di quel giorno in spiaggia col mio ombrellone sulla destra e lo
striscione dell'ANER che aiuta a ridimensionare l'inizio strorico dei
naturisti favorendo la situazione scatola sardine.
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PROPOSTA NATURISTA PER IL 2017
*******
Foto da me
modificata contenente, a nord: il bar in
legno con wc ma, senza area riservata per lettini ed ombrelloni ed una
divisione simbolica con arelle fra l'area naturista libera
(clothing optional) e quella tradizionale tessile segnalata con
cartelli. A questo va
aggiunto, più a sud, il bagnino di salvataggio, la possibilità di poter
passeggiare sulla sola battigia sino alla Foce del Bevano e la pulizia
quotidiana della spiaggia.
Quanto ho detto è necessario per
avviare una vera
valorizzazione del turismo naturista
a livello europeo e creare nuovi
posti di lavoro.
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Qui sotto foto unite del tratto al punto 3 con dune praticamente inesistenti e pini alle spalle tutti secchtt
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Il NATURISMO è
un modo di vivere in armonia con la natura, caratterizzato dalla
pratica della nudità in comune, con lo scopo di favorire il rispetto di
sè stessi, del prossimo e dell'ambiente.
|
lL NATURISMO è
libertà, alimentazione e medicina naturale, attività fisica, ecc. e
difende la nostra salute fisica, mentale e sociale.
|
NATURISMO: cos'è
?
**
LE RAGIONI TERAPEUTICHE DEL NATURISMO
**
I BAMBINI, IL SENSO DI VERGOGNA E GLI ABUSI IL NUDO DEL NATURISTA
E' LEGALE?
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DIALOGO TRA AMICHE SUL NATURISMO
di Gloria
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Galileo Galilei
(Pisa, 15 febbraio 1564 – Arcetri, 8 gennaio 1642) è stato un fisico, astronomo, filosofo e matematico italiano, considerato il padre della scienza moderna.
Egli fu anche uno dei primi precursori del nudismo e
lasciò scritto che il male maggiore al mondo è quello di andare vestiti:
«Ch'el sommo ben sarebbe andare ignudo».
|
NATURISMO E RELIGIONE
ll
NATURISMO è perfettamente in linea coi dettami della religione
Cattolica e condivide gli stessi principi fondamentali.
Se
Dio ci ha creato nudi noi non
dobbiamo vergognarci di mostrare l'intero corpo umano che Dio non si è
vergognato
di creare. Altrimenti, ritengo, noi offendiamo il nostro Creatore!
San Giovanni Paolo II
(Karol Józef Wojtyła -1920-2005-)
Dal libro “Amore e responsabilità” del 1960:
“ Poiché è creato da Dio, il corpo umano può rimanere nudo e spogliato,
eppure
preserva intatti il suo splendore e la sua bellezza.
La nudità come tale non dev’essere equiparata all’impudicizia.
C’è impudicizia soltanto quando la nudità svolge un ruolo negativo
rispetto al valore della persona.
Il corpo umano non è una fonte di vergogna.
L’impudicizia, così come il pudore e la modestia, è una caratteristica
dell’interiorità di una persona. “
*******************
Anni
fa Padre Nicola Giandomenico, uno
dei più noti francescani di Assisi per molto tempo loro portavoce,
dichiarò :
<<Lo
scandalo, l'offesa alla morale dipende solo dal rapporto con gli altri.
Si può stare anche vestiti totalmente e scandalizzare le persone che
sono intorno a noi così come si può anche stare nudi e non
scandalizzare.
E'
il rapporto con gli altri e con l'ambiente che fanno lo scandalo
>>.
Spogliarsi
è nella maggior parte dei casi un atto innocente e, quindi, non è
contro alla religione Cattolica: lo fece Gesù battezzandosi nudo
nel fiume Giordano e lo fece pubblicamente San Francesco d'Assisi
(patrono d'Italia) per un atto di umiltà e poi rivolto ai presenti
disse:
<<Quando
mi vedete sul punto di spirare ponetemi nudo come mi avete visto ieri
sulla nuda terra>>.
Spirò
nella notte fra il 3 ed il 4 ottobre del 1226 e, circondato dai suoi
frati, Francesco fu deposto nudo sulla nuda terra.
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Storico
articolo su "Famiglia
Cristiana"
Con grande
soddisfazione come naturista e cattolico, ieri 12 agosto 2010, ho
letto su Famiglia Cristiana on line l'articolo di Luigi Lorenzetti
intitolato
"Naturismo e nudismo vincono i tabù?".
Spero che con
questa importante voce a favore dell'idea naturista si arrivi, pure in
Italia, alla fine della persecuzione nei confronti dei naturisti ed
abbiano il giusto rispetto che una società civile deve porre al
primo posto.
Luigi Lorenzetti è
nato a Egna (BZ) il 15 aprile 1931, è sacerdote dehoniano, laureato in
teologia, con specializzazione in teologia morale, alla Pontificia
Università S. Tommaso d'Aquino di Roma, è stato presidente
dell'Associazione teologica italiana per lo studio della morale (Atism),
insegna teologia morale allo Studio teologico S. Antonio di Bologna e
all' Istituto superiore delle scienze di Trento, dirige la Rivista di
Teologia Morale e partecipa al comitato di direzione di Famiglia Oggi e
collabora a diverse riviste teologiche e a Famiglia Cristiana con la
rubrica "Il teologo".
Per
approfondire clicca:
Naturismo e
Cattolicesimo - Omelia del
Santo Padre Giovanni Paolo II -
-
Un
teologo naturista - Famiglia
Cristiana - Pensieri
- Una verità
- Curiosità-.
|

Per conoscere e praticare il naturismo
consiglio Lido di Dante (RA). E' la spiaggia più frequentata
d'Italia inserita in una riserva naturale che
Legambiente pone ai primi posti.
Filmato del 1989
(anno d'apertura del primo ettaro dell'area naturista del Camping
Classe e della spiaggia nord della Bassona al 4° anno).
Foto della Bassona naturista dell' ottobre 09
Un
esempio da Fuerteventura per Lido di Dante
GRAN CANARIA:
NATURISMO IN INVERNO
|
Clicca per
vedere il filmato della protesta a Montecitorio
Oppure clicca
qui
(©copyright (vietato il download)
|
1986 - 2016
Quest'anno
la spiaggia libera della Bassona nord compie:
30 anni
di
presenza naturista con parere favorevole dato da varie autorità
(approfondimento)
|
1986
Anno
d' inizio della pratica naturista
nella
spiaggia libera della Bassona nord .
Fu dato un parere favorevole al naturismo dalle autorità locali.
(approfondimento)
|  |
Pineta,
dune e spiaggia della Bassona Nord nel 1989
( per vedere queste bellezze
di Lido di Dante - RA- clicca qui o qui ) |
Pianta
della Laguna del Mort a Jesolo (VE)
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NEWS
Per info visita anche il blog
dell'associazione: "
http://esserenudo.net " |
N
E W S N E W
S N E W
S N E W S |
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Convegno sul
naturismo alla Camera
E' stato annunciato
pubblicamente in alcuni forum naturisti che lunedì 8 maggio 2017, si
terra' presso la Biblioteca della Camera dei Deputati a Roma, un
convegno sul Naturismo grazie alla collaborazione con gli Onorevoli
Gessica Rostellato e Luigi Lacquaniti. Gli obiettivi del convegno
sono principalmente due: - far passare l'idea che il Naturismo,
oltre che uno stile di vita, e' un'opportunità turistica e -
risolvere il problema delle sanzioni ai naturisti.
Sabato scorso, 1 aprile
17, a Ravenna era presente il Ministro della giustizia Andrea Orlando
per una manifestazione a sostegno della sua candidatura a segretario
del PD. Ho approfittato di questo evento ed alla fine sono
riuscito a scambiare velocemente qualche parola ed a consegnargli
personalmente una lettera contenente le mie opinioni in materia
. Spero che sia stata utile
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Naturismo
discriminato
Il
15 gennaio 2016 il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto
legge sulle depenalizzazioni di alcuni reati e, fra questi il reato
di “Atti contrari alla pubblica decenza” (art.726 del cp).
Il
decreto è poi entrato in vigore il 06 febbraio 2017.
Siccome
che la depenalizzazione comporta una sanzione capestro che va da un
minimo di 5000€ ad un massimo di 10000€ al naturista a cui viene
contestato il reato suddetto per errore, disinformazione o, (non da
escludere), per discriminazione antina turista, chi scrive ha chiesto
ad alcuni amici, che hanno fatto da tramite , che sarebbe stato
necessario intervenire presso il ministro della Giustizia Orlando con
una interrogazione per fare la necessaria chiarezza.
L'interrogazione
che ritenevo necessaria è poi stata presentata dall'on Luigi
Lacquaniti il 16 marzo 2016.
E
denunce verso i naturisti la scorsa estate ce ne sono state.
Nella
motivazione della sentenza della Cassazione n. 1765 / 2000 è
scritto: “la nudità dei genitali può assumere un
diverso rilievo penale in funzione del contesto oggettivo e
soggettivo in cui è concretamente inserita: così può
configurare un atto osceno, quando esprime, anche psicologicamente,
un istinto sessuale; ma può semplicemente costituire un atto
contrario alla pubblica decenza, quando è mero esercizio della
funzione fisiologica dell'urinare; o addirittura sfugge a
qualsiasi rilevanza penale se è inserita in un contesto pedagogico o
didattico (es. durante una lezione di anatomia o di educazione
sessuale) ovvero in particolari contesti settoriali (per es. di tipo
naturista o salutista)”.
Oggi,
guardando i fatti,
dopo le depenalizzazioni dei reati di “atti osceni in luogo
pubblico “ ed “ atti contrari alla pubblica decenza” nei fatti si cerca
di condannare tutti a 5000€ di sanzione che si possono
ridurre a 3333 se viene pagata entro 5 giorni.
Non
mi pare giusto questo
fatto e mi pare che sia contro la nostra Costituzione
Al
Ministro Orlando era
stato chiesto con l'interrogazione di mettere un po' di chiarezza ma
ancora non l'ha fatto.
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Informazione antidiscriminazione
naturista
Fra poco
inizierà la nuova stagione turistica naturista ed in tanti andranno
anche nei campeggi italiani che concedono spazi al nostro modo di
vivere.
Alcuni campeggi sono club e sono convinto
che per essi, per legge, è obbligatorio che l'accesso sia riservato ai
soli soci mentre per i campeggi che hanno licenza pubblica possono
accedere tutti.
Se qualche campeggio volesse limitare
l'accesso all'area naturista solo a chi ha una determinata tessera va
contro la legge e sarebbe il caso di difendere il diritto di accesso
chiamando la forza pubblica ed eventualmente denunciare il gestore
perchè vuole limitare un diritto riconosciuto dalla legge.
Le associazioni naturiste dovrebbero non
essere complici e vigilare per quanto detto sopra ed intervenire per
far rispettare i diritti dei naturisti anche senza tessera o singoli e
la legge italiana.
06.03.2017
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OTTIMA NOTIZIA
Informo con piacere che dal prossimo maggio
2017
dovrebbe, in parte, aprire un nuovo campeggio naturista in Toscana
vicino al golfo di Baratti, alla spiaggia "Nido dell'Aquila"a San
Vincenzo (Livorno) ed alla piccola spiggia autorizzata di
Piombino"La Buca rossa".
Per ampie informazioni cliccate il link del campeggio http://www.bnaturalglamping.it
. |
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Non si fa così !
Molte volte esprimo il mio
pensiero sul forum naturista “ExtraVillage”
ma quando critico il
comportamento di chi, ritengo,
non fa quanto si dovrebbe fare
raramente qualcuno risponde.
Nel caso dello scorso 26
dicembre 2016 solo Andrea vi ha detto qualcosa.
Di seguito riporto del
mio post :

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WWF Naturisti e Bassona
Anche
il WWF di Ravenna pare che non ci voglia troppo bene .
A
nome di questa nota associazione naturalistica Leonardo Senni del WWFdi
Ravenna ha inviato un messaggio al Resto del Carlino che ha
pubblicato mercoledì 16 novembre (clicca per
leggerlo).
Io ho voluto dare ad esso una risposta (clicca)
che il Carlino ha pubblicato il giorno 19 novembre 2016 |
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Incontro ANER in comune per
la Bassona
Dopo il mio incontro del
giorno 19 ottobre, di cui parlo nell'articolo precedente a questo, in
Comune a Ravenna è seguito un secondo incontro sulla
valorizzazione del naturismo alla Bassona con l'associazione ANER
guidata dal suo presidente Jean Pascal Marcacci.
Ne
ha dato notizia il
“Corriere di Romagna “ nella cronaca di Ravenna il giorno 28
ottobre e, l'intero comunicato di Marcacci il sito Internet
degli“Amici della Bassona”.
Questo
il comunicato ANER:
-
Giovedi
20 alle 18 una nostra delegazione formata da Presidente, Vice, un
consigliere e tre soci/e è stato ricevuta a palazzo Merlato dal Sindaco
De Pascale, coadiuvato dall’Assessore al turismo Costantini e
da una tecnica del comune, l’arch. Mara Roncuzzi. La
sintesi dell’incontro molto cordiale è la seguente.
Il comune si impegnerà per dare una definizione all’area naturista già
dal prossimo anno 2017.
Gli ostacoli sono molti, ma primo fra tutti è la Forestale che oppone i
soliti dinieghi praticamente ad ogni soluzione prospetta dal Sindaco.
La forestale rivendica la sua assoluta
giurisdizione fino al muro del camping Ramazzotti. il Sindaco proverà a chiedere al ministro Martina
competente una deroga per realizzare una spiaggia naturista attrezzata
nel primo tratto. Se il ministro dicesse si, scavalcando la forestale
di Ravenna, potremmo avere i famosi servizi gestiti da chi vincerà
l’appalto pubblico per la spiaggia naturista attrezzata (lettini,bar,
bagni, docce, salvataggio).
Se le cose come prevedibile andranno per le lunghe l’ANER ha chiesto in
ogni caso l’ordinanza di riserva al naturismo della prima area a
partire dal PENNELLO di scogli a mare a nord dello stradello di accesso
prospiciente il campeggio Classe. L’assessore e il Sindaco si sono
impegnati in ogni caso a ripristinare sul sito e sulle pubblicazioni
del comune l’informazione della presenza di un’area naturista a Lido di
Dante in quanto conosciuta internazionalmente. Il sindaco in concreto
ha confermato l’esistenza di una vocazione naturista del Lido di Dante.
In previsione della istituzione di una spiaggia naturista attrezzata il
sindaco ci sprona ad una gestione diretta della spiaggia, alla quale
abbiamo contrapposto il vincolo statutario che ci impedisce attività
commerciali e quindi auspica la formazione di una nostra cooperativa.
Quanto agli sviluppi immediati il Sindaco ci invita a partecipare alle
assemblee future a Lido di Dante, anche per convincere il comitato del
paese che sembra essere contrario ad alcune delle iniziative
prospettate a favore del naturismo.
Il
Presidente ANER – Jean Pascal Marcacci
.
Io
non condividendo, in
particolar modo la soluzione stabilimento balneare sulla spiaggia con
lettini ho inviato le mie
ragioni tramite una mail l
all'assessore al turismo Costantini ed
alla segretaria Architetto Roncuzzi ed ad alcuni media che hanno
pubblicato.
Questo
il testo da me
inviato:
-
Dopo aver letto
quanto dichiarato dal presidente Marcacci dell'Associazione Naturista
Emiliani Romagnola esprimo alcune mie e, non solo mie, opinioni sulla
questione valorizzazione del naturismo alla Bassona; opinioni che ho
reso noto con e-mail all'assssore Costantini ed all'arch. Mara
Roncuzzi.
Dopo
il mio incontro in
Comune dello scorso 19 ottobre sul tema Naturismo è seguito un
secondo incontro con l'ANER guidata dal suo presidente Marcacci.
L'inizio
della zona
naturista proposta a nord, all'altezza del pennello di protezione a
mare o 50mt più a sud come avevo proposto io non cambia nulla per il
primo anno mentre invece mi trova fortemente in disaccordo uno
stabilimento balneare vero e proprio (tipo Bagno Classe subito a
nord) con lettini in spiaggia che non sarebbe intonato con
l'ambiente, non serve (basta una piccola struttura non invasiva) e ci
porterebbe solo tanti nemici che non consentiranno sicuramente alcuna
proroga al parco dal Ministro Mattina.
Per
un naturista ed un
naturalista sarebbe un pugno negl'occhi vedere nel punto indicato uno
stabilimento balneare con lettini tutti in fila come soldati
distanziati regolarmente di circa 3mt fra loro. Mentre invece una
struttura in legno inferiore ai 30 mq posta subito di fronte al
campeggio Ramazzotti nel punto più a sud sulla spiaggia davanti ad
esso, a mio parere migliorerebbe la vista attuale nascondendo la
recinzione fatta di teli ombreggianti di plastica.
Dico
inoltre che dietro
alla spiaggia, nel lato destro del sentiero proveniente dalla pineta,
che va in direzione sud sino alla fine dell'area attualmente
consentita alla balneazione sino al 15 luglio (se avvenuta la
nidificazione del Fratino), c'è la duna principale che necessita di
un intervento, Essa dovrebbe proteggere la pineta ed il paese dalle
mareggiate ed è stata rafforzata coi sacconi di sabbia che risultano
ora poco efficaci in caso di una normale mareggiata.
Questa
duna poco tempo
fa era percorsa anche dai mezzi della Forestale e sempre da
tantissimi naturisti che si recano in spiaggia. Non sarebbe giusto
per importanti motivi vietare il passaggio su questa duna e
ricostruirla in modo efficace per il suo scopo naturale? In passato
alcune ordinanze naturiste di Mercatali prevedevano pure una ammenda
per chi le calpestava
Per
entrare in spiaggia
dopo il sentiero che proviene dalla pineta all'altezza del Camping
Classe si dovrebbe poter accedere solo da un secondo sentiero più a
sud di soli 400 mt che sono già collegati da un largo stradello
parallelo alla duna principale da vietare.
Cordiali
saluti
Fidenzio
Laghi ex
presidente ANER
29.10.2016
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Per
la valorizzazione della Bassona dal 2017
Nelle
elezioni amministrative di Ravenna tenutesi il 5 giugno e poi nel
ballottaggio svoltosi il giorno 19 giugno 2016 Michele de Pascale,
per il Centrosinistra, è stato eletto sindaco di Ravenna.
Come
altri candidati nella campagna elettorale ha promesso che si occuperà
con favore per la valorizzazione del turismo naturista a Lido di
Dante.
Ho
inviato i miei auguri e la richiesta di un incontro per esprimergli
le mie idee in proposito.
Sempre
nel mese di giugno 2016 sulla spiaggia di Lido di Dante abbiamo
avuto un ampio ripascimento della spiaggia da parte della Regione (
compresa tutta la zona da noi naturisti frequentata sino al 15
luglio) per una larghezza di circa 50 mt dai circa 15-20mt
precedenti..
L'incontro
in comune a Ravenna per la valorizzazione del turismo naturista l'ho
concretizzato il giorno 19 ottobre 2016 incontrando l'Assessore al
Turismo Giacomo Costantini e l'Architetto Mara Roncuzzi che segue con
Costantini il tema della valorizzazione del naturismo su delega del
sindaco.
La
mia proposta per la valorizzazione della Bassona
Cono
l'assessore al turismo di Ravenna Giacomo Costantini e l'Arch. Mara
Roncuzzi abbiamo approfondito molto il tema naturismo partendo dalla
sua nascita: negl'anni 70, sino ad oggi esponendo la mia idea per la
valorizzazione del turismo naturista a Lido di Dante con relativo
beneficio economico ed occupazionale che vede, in prospettiva, tutta
la spiaggia della località aperta ai bagnanti clothing optional
(abbigliamento facoltativo) ad iniziare dalla foce dei Fiumi Uniti
sino alla foce del torrente Bevano con, almeno, il diritto di
passeggiare sulla battigia nell'ultimo tratto a sud se necessario
tutelare le dune per la nidificazione del Fratino.
Come
primo passo, per giungere a questo obiettivo, ritengo necessario che
l'inizio storico (1986) dell'attuale spiaggia clothing optional che è
a destra dello sbocco dello stradello pinetale che parte dal Camping
Classe sia spostato (a nord) di un ulteriore tratto di circa 100 mt
(attualmente poco frequentato dai bagnanti in costume) ed avvicinarsi
al pennello di protezione della spiaggia per dare la possibilità di
poter accedere direttamente alla zona clothing optional dal Camping
Ramazzotti dove, nella sua parte più a sud la gestione potrebbe
creare alcuni servizi importanti per i frequentatori della spiaggia
dotando questa parte del camping di un bar ristorante, toilette e non
solo questi. Se il gestore del Ramazzotti non fosse disponibile nel
tratto confinante a questa area a sud od a est si dovrebbe costruire,
per il ristoro ed i servizi igienici, una piccola struttura in legno,
anche rimovibile a fine stagione, con una superficie non superiore a
30 mq.
Per
quanto riguarda il Camping Classe io ritengo giusto e rispettoso nei
riguardi dell'ospiti che a lato del cancello che immette al sentiero
che porta alla spiaggia venga data informazione che la spiaggia
antistante è clothing optional per consentire a coloro che non
vogliono vedere persone nude di non accedervi ed entrare in spiaggia
tradizionale per una via posta più a nord. Un altro cartello
informativo che segnala che il sentiero in questione porta all'area
clothing optional andrebbe posto dal Comune sulla spiaggia alla fine
dello stradello pinetale ed un altro prima della sbarra posta
all'inizio nord della pineta Ramazzotti ed in prossimità dello
stradello un pulsante che se premuto blocca con una luce l'eventuale
passaggio dei naturisti, se in nudità, provengono dal Camping Classe
o dalla spiaggia diretti al campeggio, prima di attraversare
l'incrocio fra lo stradello e la strada principale della pineta.
Certamente
se fosse realizzato quanto ho detto la presenza turistica che
attualmente è formata, in particolare, dai pendolari, coi servizi
dati dai privati comprensivi di bagnino di salvataggio e pulizia
della spiaggia data dall'amministrazione comunale e, senza
dimenticare di rendere possibile l'accesso alla spiaggia da parte dei
disabili, si potrebbe avere una forte presenza di ospiti stanziali
che per quanto riguarda i naturisti la stagione balneare parte da
aprile ed arriva ad ottobre inoltrato.
Direttamente
sulla spiaggia, a mio parere oltre a quanto ho detto, non va posto
nulla ad eccezione della torretta del bagnino di salvataggio e
qualche cestino per i rifiuti.
Il
turista naturista europeo per trascorrere una vacanza a Lido di Dante
in forma stabile deve poter usufruire di alcuni servizi minimi e se
c'è la possibilità di poter contare su un servizio di ristoro
adiacente alla spiaggia in cui può accedevi in nudità gli sarà
molto gradito come pure la possibilità di poter avere la spiaggia
vicino al campeggio il più possibile per non trasportare a lungo il
passeggino od il peso dei giochi per i propri figli e se, anziani con
problemi di salute, o in carrozzina la possibilità di accedervi
facilmente. Tutto questo sommato alla vicinanza (a partire da
Ravenna) di numerose città d'arte e di storia raggiungibili in una
giornata e tante altre attrazioni porterebbe ad un grosso afflusso
turistico in poco tempo.
Se,
invece, come qualcuno vorrebbe l'amministrazione comunale
ripristinasse un'area riservata ai naturisti (com'era sino al 2006
con una ordinanza che oggi ritengo come tale non più legale ma che
andrebbe sostituita da una delibera) che sposti più a sud l'attuale
inizio, non avremmo alcuna valorizzazione del turismo e resterà
riservato, com'è ora in prevalenza ai pendolari. Difficilmente il
turista naturista stanziale e straniero potrà scegliere Lido di
Dante se solo dall'ingresso della pineta Ramazzotti dovrà percorrere
come minimo, se è il primo, un tratto di seicento metri in
particolar modo se deve trasportare i giochi per i bimbi ed il
passeggino o venire in carrozzella se handicappato o con problemi
motori importanti. Se si decidesse in questo modo mi pare che , come
si è visto anche quest'anno farebbe solo un favore a qualcuno che
non ci vuole bene e cerca di fare in modo che chi preferisce tenere
il costume possa stare in prima fila subito davanti al sentiero che
attraversa la pineta partendo dal Camping Classe:dove al suo interno,
ad agosto, si vieta la nudità nell'area che dovrebbe essere
naturista, Non c'è bisogno di altro spazio per i bagnanti
tradizionali e rispettiamo anche quelli naturisti senza ammassarli: i
bagnanti tradizionali sino al Bagno Classe posto circa 400 metri a
nord sono quasi sempre in pochissimi a differenza dei naturisti che
addirittura sino al 15 luglio possono contare su un tratto di
spiaggia inferiore ai 400 metri (vedasi un esempio di presenza
avvicinandosi alla spiaggia della Bassona in Internet nella mappa di
Google Maps).
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Incontro
con i candidati a sindaco di Ravenna
Il
prossimo 5 giugno 2016 a Ravenna si svolgeranno le elezioni
amministrative per eleggere il nuovo consiglio comunale.
Il
sindaco uscente Fabrizio Matteucci in carica per due mandati dal
2006, nemico dei naturisti come più volte ho affermato, finalmente
se ne va e speriamo che il nostro futuro sia migliore ed essere
civilmente accettati dalla nuova amministrazione che sarà presto
eletta anche per l'interesse dell'economia locale legata al turismo
di cui Ravenna ha certamente bisogno.
Domenica
8 maggio alla libreria Feltrinelli di Ravenna si è svolto un
incontro in cui erano presenti quattro candidati su cinque alla
carica di sindaco e tutti si sono detti favorevoli a sostenere il
naturismo a Lido di Dante.
L'incontro
è stato organizzato dall'ANER ed il presidente Jean Pascal Marcacci
nella sua lunga introduzione ha detto molte inesattezze volendo pure
far passare,se ho ben capito, addirittura di aver scritto il testo
della proposta di legge regionale sul naturismo approvata il 31
luglio 2006.
Chi
desidera vedere ed ascoltare integralmente l'incontro può
cliccare,(dipende dal broxer utilizzato) ai link:
http://www.mondonaturista.it/sindacoravennam16.webm
e
http://www.mondonaturista.it/sindaco16.mp4
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Riporto un mio chiarimento pubblicato da
"il Resto del Carlino"di Ravenna
il 20.01.2016

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Depenalizzazione
reati: grave preoccupazione
Venerdì
scorso: 15
gennaio 2016 il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge
sulle depenalizzazioni di alcuni reati e, fra questi il reato di
“Atti contrari alla pubblica decenza” (art.726 del cp).
La
Repubblica .it lo
riporta alla pagina : http://www.repubblica.it/politica/2016/01/15/news/giustizia_via_libera_dal_cdm_al_decreto_sulle_depenalizzazioni-131314760/?refresh_ce
Se
diventerà legge entro
60 giorni il naturista che come tale non commette alcun reato se
praticato in un certo modo (stando alle numerose sentenze
d'assoluzione da parte della stragrande maggioranza dei giudici:
compresi i membri della Cassazione per ben due volte nel 2000 ed,
anche di molte archiviazioni) rischi molto.
E'
capitato comunque,a mio
parere, che ci siano state molte denunce da parte della Forza
pubblica che ritenevano il nudo del naturista una violazione dell'art
726 del cp perchè convinti che stare in nudità in pubblico fosse
sempre reato ma anche denunce (sempre a mio parere) per una personale
avversione verso la minoranza naturista o per fare un favore a
qualcuno dal momento che l'articolo di legge non era ben chiaro. Se
il naturista non accettava l'ammenda decisa dal GIP attorno ai 1000€
e faceva ricorso veniva assolto in giudizio dal giudice di pace
(tranne rari casi in cui veniva condannato ad una ammenda dai 258€
a 2582€) e se la cavava con le spese personali e l'onorario del suo
avvocato. Ora con il nuovo decreto si rischia una ammenda minima di
5000€ e se fa ricorso ( forse al Tar od al Giudice di pace ora non
so la procedura ) e non so neppure quanto verrà a costare se vince o se
perde: certamente tanto.
Io
sono dell'opinione che
per avere più possibilità di essere ascoltati la FENAIT dovrebbe
chiedere subito un incontro urgente al Ministro della giustizia
Orlando perche potrebbe fare una modifica al decreto legge e chiarire
bene e chiaramente il comportamento lecito del naturista anche
successivamente con una circolare.
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Risposta
del consiglio comunale per il bagnino di salvataggio
Dopo circa 4
mesi di gestazione il
consiglio comunale di Ravenna giovedì 11 giugno 2015 ha risposto
all'interrogazione sulla richiesta del bagnino di salvataggio alla
Bassona presentata dal consigliere di minoranza Maurizio Bucci di
Forza Italia e da me proposta.
La risposta è
venuta dall'assessore al
turismo Massimo Camiliani e la giudico ridicola; fra l'altro
l'assessore afferma che il bagnino di salvataggio non sarebbe
necessario perchè la spiaggia avrebbe poche presenze mentre in
realtà ol tratto naturista lungo 400 metri è strapieno al contrario
della parte tessile che è frequentata da pochissimi bagnanti.
Giudicate
voi stessi cliccando a questo link che vi mostra la parte
dell'interrogazione sul bagnino tratta dall'intero video della
riunione del consiglio comunale pubblicato sul sito Internet del
comune di Ravenna
Alcune
foto recenti della Bassona



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Bagnino
di salvataggio alla Bassona
Essendo dell'opinione che non occorre
che la spiaggia
della Bassona (Lido di Dante - Ravenna) abbia una ordinanza a favore
dei naturisti per dotarla del bagnino di salvataggio e, se il sindaco
non ha rinnovato l'ordinanza del suo predecessore che riservava
un'area ai naturisti con il falso pretesto della mancanza dei servizi
igienici, il bagnino di salvataggio, per una maggiore sicurezza dei
bagnanti: naturisti o tessili,- si poteva mantenere.
Io sospetto che il il sindaco non ci voglia molto bene? Penso che
dovrebbe essere un dovere civile e morale dotare la spiaggia di
almeno un bagnino di salvataggio. Ad esempio nella molto più
piccola spiaggia libera di Rimini ce ne sono due o tre per
prevenire drammi che in passato nella spiaggia della Bassona per poco
non sono avvenuti.
Ritenendo,
quindi,
essenziale la presenza del bagnino di salvataggio sulla spiaggia
della Bassona all'inizio dello scorso mese di febbraio 2015 ho
rinnovato pubblicamente la mia richiesta ripresa dalla
maggior parte dei media locali e contemporaneamente al consigliere
comunale Maurizio Bucci di F. I. chiedendo un suo aiuto (come ha dato
più volte in passato) mediante una interrogazione da presentare in
Consiglio comunale.
Da: Ravennanotizie.it
Bagnino di
salvataggio in Bassona, interrogazione di Maurizio Bucci (FI)
Giovedì 26 Febbraio 2015
Il Vice Capogruppo di Forza Italia in
consiglio comunale, Maurizio
Bucci, ha presentato una interrogazione con la richiesta di
ripristinare il servizio di salvataggio
sulla spiaggia della
Bassona a Lido di Dante. Ne riportiamo il testo integrale.
Premesso che
lo scorso luglio, nella vicina spiaggia
di Lido Adriano soltanto
il puntuale intervento di un bagnino di salvataggio ha scongiurato il
possibile annegamento di una giovane bagnante
dopo l’accaduto,
a quanto risulta, l’Amministrazione sarebbe stata sollecitata a
considerare la possibilità di porre un bagnino anche sulla spiaggia
libera di Lido di Dante, frequentata da migliaia di persone alle
quali è opportuno e doveroso fornire un servizio tanto importante,
anche alla luce del ritorno economico per l’indotto turistico
fornito alla nostra Città.
considerato
che
sino al 2006 la figura del bagnino di salvataggio era prevista nella
spiaggia libera e soltanto con l’insediamento del Sindaco
Matteucci, il servizio è stato sospeso, nonostante lo stesso abbia,
in più occasioni, affermato pubblicamente di non essere contrario al
naturismo.
Visto che
sembrerebbe che
l’ordinanza a favore dei naturisti non verrà nuovamente emessa
adducendo quale giustificazione la “solita” mancanza di servizi
igienici
SI CHIEDE AL SIG. SINDACO ED ALLA GIUNTA
1)
se intendano farsi carico di provvedere ad istituire la figura del
bagnino di salvataggio sulla spiaggia libera (Bassona) di Lido di
Dante, a carico dell’Amminstrazione oppure con il relativo onere
diviso tra i vari stabilimenti di Lido di Dante che, di fatto,
vengono a beneficiare, tra l’altro, dell’indotto economico legato
alla pratica del naturismo.
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Avendo
letto in giro fra i media informazioni errate e per dare chiare
informazioni sostenute con atti pubblici a chi è interessato ad averle
pubblico il testo che segue
Naturisti:
rischio estinzione
ed un po' di storia della
Bassona
Nel 2012 i
naturisti, che
frequentavano la spiaggia detta della Bassona a Lido di Dante (RA),,
che a nord è antistante al Camping Classe, hanno rischiato grosso;
addirittura l'estinzione.
I naturisti hanno
rischiato
l'estinzione (secondo la mia interpretazione) perchè dall'inizio
della primavera di quell'anno sono iniziate a fioccare molte decine
di denunce per violazione all'art. 726 del c.p. sino ad arrivare ad
una cifra che si calcola in una sessantina e più sino a metà
giugno.
Appena arrivati i
primi caldi a metà
marzo i naturisti stesi al sole hanno avuto la sorpresa di vedersi
apparire davanti gruppi numerosi di guardie forestali (anche sei) che
si avvicinavano a chi era nudo in spiaggia e stendevano un verbale di
denuncia per “atti osceni in luogo pubblico” (art.527cp) oppure,
la maggior parte, “atti contrari alla pubblica decenza”(art.726
cp). Denunce che sono continuate sino quasi a metà giugno.
Veramente una
sorpresa questo
comportamento della forestale che mai (a parte un caso che dissero
dovuto ad una inesperienza da parte di due guardie che fecero una
denuncia finita con l'assoluzione del naturista nel 2008) hanno
tenuto nella storia naturista della Bassona a partire dal 1977:anno
in cui io iniziai a frequentarla. A dare disposizione per intervenire
fu il Comandante della Forestale di Ravenna: il
primo
dirigente Gianpiero Andreatta, che a fine marzo dichiarò “Quest’anno
si è già partiti, si sanziona il naturismo. I controlli della
Forestale si muoveranno su un doppio binario: la tutela ambientale e
la stretta applicazione della legalità”. Il che significava
“salvaguardia dell’ambiente e contrasto all’eventuale pratica
naturista”
I
naturisti hanno
rischiato di sparire perchè le denunce verso loro erano continue e
le guardie forestali erano sempre presenti in spiaggia in massa (e
pensare che in passato la forestale si lamentava per mancanza di
uomini) e le reazioni dell'Associazione Naturista Emiliano Romagnola
ed altri si limitava solamente a qualche e-mail alle autorità ed una
piccola protesta ci fu solo il 16 giugno in piazza del Popolo a
Ravenna con 16 persone ed una piccola catena il 17 in spiaggia alla
Bassona che era piena di naturisti al sole (oltre un migliaio)
perchè era una bellissima giornata dopo tanti giorni di brutto
tempo. Quel giorno la forestale era presente in gran numero con a
capo il Dr. Nobili responsabile dell'Ufficio della biodiversità di
Punta Marina. Stando ad alcune voci, vista la presenza anche di
numerosi naturisti chiese, per intervenire, l'aiuto dei Carabinieri e
della Polizia che non fu accettato e la forestale si limitò, pare, a
fare solo alcune foto e riprese video.
Forse
il comandante
Andreatta pensava che se continuavano le denunce per tutta l'estate
di naturisti ne rimanevano ben
pochi perchè sono poco combattivi.
Ma
fortuna ha voluto che intervenisse la magistratura in tempi rapidi
(non da Italia) risolvendo il problema creatisi: la dr.ssa Monica
Gargiulo Procuratore della Repubblica di Ravenna in data 24
aprile 2012
chiese al Giudice di Pace per le indagini preliminari l'archiviazione
perchè "
trattasi
di luogo se pure non più riservato ai naturisti è comunque un
luogo normalmente e tradizionalmente frequentato da costoro "
a favore di uno dei primi naturisti denunciati a marzo. Il Giudice di
Pace dr.ssa Maria De Rosa il 26
maggio
dispone l'archiviazione perchè "trattasi
di luogo se pure non più riservato ai naturisti è comunque un
luogo normalmente e tradizionalmente frequentato da costoro ".
La
notizia delle archiviazioni con la pubblicazione degl'atti si è
avuta solo un mese dopo: il26 giugno.
A
questa archiviazione ne sono seguite altre 4 e la forestale ha smesso
di continuare con le denunce prendendo atto che sbagliava, mentre i
naturisti hanno tirato un bel respiro di sollievo.
Poi
a mettere una certa insicurezza è arrivato dalle ferie il
Procuratore capo dr, Roberto Mescolino che attorno al 05 luglio
dichiarò ad alcuni media di Ravenna che non è detto che in futuro
prendendo in mano i fascicoli delle denunce per atti contrari alla
pubblica decenza già fatte dal corpo forestale ai nudisti sulla
spiaggia di Lido di Dante i pubblici ministeri chiedano
l'archiviazione come accaduto con le prime esaminate. Non esiste
alcun «orientamento
univoco della procura circa la liceità del naturismo in una zona del
litorale ravennate”
Ed infatti non ci furono più archiviazioni ma rinvii a giudizio al
Giudice di Pace che poi assolse tutti (credo una trentina di
processi) negl'anni 2013-e 2014. Anche lo scorso gennaio 2015 si è
avuto notizia dalla stampa di due denunciati nel marzo 2012 per “atti
osceni” ed uno assolto dal giudice del tribunale di Ravenna perchè
non commise alcun atto osceno per il fatto che in realtà i due erano
stesi vicini ma ascoltavano solo musica (l'altro non ha accettato il
dibattimento ed ha subito l'ammenda condonata d'ufficio così come
fecero diversi naturisti denunciati in quella nera primavere del
2012..
Successivamente:
il 19 luglio, ci fu il drammatico incendio della Pineta Ramazzotti
posta alle spalle della spiaggia naturista che distrusse una vasta
area di oltre 60 ha. Il mio sospetto è che qui la forestale del
comandante Gianpiero Andreatta abbia avuto molte colpe perchè, se è
vero, quello che io sentii da alcune persone che il fumo
dell'incendio ben visibile dalla spiaggia si notò attorno alle
10-10.30 del mattino e l'intervento dei pompieri arrivò molto
tardi ed avrebbe avuto molti problemi per superare le sbarre ed
accedere in pineta sul luogo in cui si sviluppò. Inoltre pare che
la sorveglianza diretta della pineta da parte degli guardie forestali
per prevenire gli incendi fosse stata praticamente assente al
contrario del grande dispiego di uomini per denunciare i naturisti
nella passata primavera.
Poi
un sollievo da parte di molti arrivò il 17 settembre con la
partenza per Forlì del Comandante Gianpiero Andreatta che scambiò
la sede di Ravenna con il Comandante di Forlì dr. Giovanni
Naccarato che dal
16.03.1997 al 12.05.2002 fu Capo Ufficio Amministrazione Gestione
ex-Azienda di Stato per le Foreste Demaniali di Punta Marina Terme
(RA)
ed accettò nel 1997 la richiesta di porre in pineta Ramazzotti alle
spalle dell'area naturista due servizi igienici prefabbricati che
invece rifiutò Andreatta nel 2007 dicendo che non si poteva.
Qualche
mese in più è invece rimase al suo posto di Capo della Procura di
Ravenna Roberto Mescolini che mi pare gradisse rinviare a giudizio
i naturisti denunciati dalla forestale: rimase in carica sino al 30
maggio 2013 favorendo così (ritengo) i processi ai naturisti
rinviati a giudizio che iniziarono il successivo mese di giugno.
Certamente
sbaglierò ma, guardando i fatti accaduti menzionati ed altri, non mi
sento di escludere che fra alcune autorità ci fosse stato una
piccola manovra concordata antinaturista.
*******************
Storia
della Bassona naturista
Riassumo
in parte gli anni che dal 1977 hanno visto la mia presenza naturista
alla Bassona:
-
Io e mia moglie eravamo già naturisti e frequentavamo l'Istria;
all'inizio della primavera un compagno di lavoro che possedeva uno
dei circa 100 capanni, presenti nei pressi della foce del Bevano, mi
disse che alcuni avevano notato delle persone nude fra le dune poco a
nord della foce . Decidemmo, quindi, di andare a vedere se fosse
stato possibile praticare il naturismo in quella zona a noi
abbastanza vicina da casa. Camminando sopra la duna principiale più
alta e a circa 500 metri a nord della foce (2,5Km dal paese di Lido
di Dante) notammo tre coppie di naturisti nascosti in fra le dune
alle spalle della spiaggia. Io e mia moglie ci aggiungemmo a questi e
continuammo a frequentare quelle dune tutti i fine settimana
soleggiati. Arrivato il caldo dell'estate stare nascosti dentro alle
dune divenne insopportabile e una coppia dopo l'altra ci spostammo
subito davanti alla duna principale di fronte al mare che era
distante una cinquantina di metri. La passeggiata delle persone lungo
la battigia all'inizio non fatta da poche unità ma poi, col passare
del tempo, il numero aumentò notevolmente tanto che per alcuni anni
si faceva quasi fatica a vedere il mare dalla base della duna..Fra le
persone che componevano il corteo dei passeggiatori ogni tanto alcuni
lo abbandonavano e si aggiungevano a noi convincendosi al nudismo.
Alla fine degl'anni 70 arrivammo ad essere un bel numero che stimo
sulle 500 persone.
Le
autorità ed i frequentatori della foce hanno sempre accettato i
nudisti e la sorveglianza della pineta era sempre ben presente con
due guardie forestali e un volontario che si chiamava Nello che
alloggiava addirittura in un capanno della forestale in pineta.
I
problemi vennero verso il 1983-84 quando la presenza dei giovani che
si drogavano fecero in modo che col loro comportamento poco civile e
con numerosi furti portassero a retate da parte della forza pubblica
che coinvolsero pure dei naturisti. Che, per i motivi detti, si
ridussero drasticamente a poche decine. Allora io ed altri 6
naturisti il 2 marzo 1985 fondammo l'Associazione Nudista Emiliano
Romagnola (A:N:E:R:) per difendere più adeguatamente i nostri
diritti di minoranza che va accettata come tutte in un paese civile.
Io fui eletto presidente e rimasi in carica sino al 2001. Pensai che
vista la situazione esistente alla foce del Bevano sarebbe stato bene
spostarsi di circa 2 chilometri più a nord (subito a sud della parte
di spiaggia libera frequentata da alcuni ospiti del Camping Classe)
in una. spiaggia che allora era praticamente deserta e molto larga
con alle spalle la pineta Ramazzotti . Incontrai subito alcune
autorità locali iniziando dall'assessore comunale al patrimonio di
Ravenna Francesco Renda dal quale ottenni un parere favorevole e
poi, assieme a lui col sindaco Giordano Angelini (anch0esso
favorevole) che in futuro fu eletto deputato e firmò la prima
proposta di legge sul naturismo presentata da Sauro Turroni nel 1993,
In seguito incontrai Gabelli Mauro presidente del Comitato cittadino
di Lido di Dante che ci sostenne tanti anni e convinse l'allora
proprietaria del Camping Classe Luisa Montanari, nel 1989, a
concederci uno spazio riservato nella sua struttura.
Nella
primavera del 1986 in seguito ad una interrogazione presentata
dall'on. Stefano Servadei (consigliere regionale e più volte eletto
a Montecitorio) sull'utilizzo di alcune aree per i naturisti, ci fu
la risposta dall'assessore al turismo Giorgio Alessi a nome della
Giunta regionale emiliano romagnola che si disse favorevole nelle
aree richieste a Lido di Dante ed a Lido di Spina. A questo punto
invitai gli amici iscritti all'ANER e, poco più di una decina di
noi, iniziò la frequentazione naturista da quel tratto di spiaggia
più a nord della Bassona: ponemmo, per conoscenza, un lungo
striscione in spiaggia subito a sud dei frequentatori tessili con una
grande scritta “Area Naturista FKK e ad una distanza di circa 50
metri il gruppetto naturista iniziò la sua presenza. Un appoggio a
noi venne pure dai media locali : in particolare “il Resto del
Carlino” che più volte pubblicarono la nostre giuste ragioni
difendendoci da chi, a torto, riteneva il nudo-naturismo una cosa
sporca. La notizia si diffuse in tutta Italia e, non solo, e
crescemmo tantissimo arrivando ad essere la spiaggia più affollata
in Italia dai nudo-naturisti. Anche i carabinieri oltre che
rispettarci ci protessero da certi personaggi che non sempre si
comportavano bene intervenendo anche in borghese a fare opera di
persuasione e denunce. Solo nel1994 successe un fatto certamente a
noi ostile dopo che nel giornale della diocesi di Ravenna”Risveglio
2000” furono pubblicate lettere che parlavano male dei naturisti
della Bassona con affermazioni che mi risultavano non vere. Nei
giorni attorno alla Festa della liberazione del 25aprile due
carabinieri (gli stessi che avevo più volte visto controllare la
duna e proteggerci) iniziarono a prendere i nomi dei bagnanti
sorpresi nudi .Fui informato da conoscenti del fatto che subito
ritenni fosse uno scherzo . Ed invece no, successivamente li vidi
anch'io ed ovviamente nudo mi recai da loro e chiesi cosa stava
accadendo dopo 8 anni di pacifica accettazione della nostra presenza
che a mio parere e per decisione di molti Giudici in occasione di
pubblici processi ritenevano non reato il nudo integrale se praticato
in un certo modo e quando già negl'anni 70 il Pretore di Milano
Francesco Dettori (oggi Procuratore capo a Bergamo che si occupa del
noto caso di Yara Gambirasio) assolse un turista che girava nudo per
Milano?. Mi risposero solo di aver ricevuto l'ordine di identificare
i naturisti. Capii che qualcuno voleva darci battaglia e detti subito
i miei dati personali per aggiungermi agl'altri. Chiesi chiarimenti
ad alcune autorità e mi fu comunicato che certamente non sarebbero
più intervenuti sino al processo al quale solo io ed un amico
accettammo per difendere i nostri diritti a differenza degl'altri 40
denunciati che accettarono la condanna d'ufficio meno costosa e
ritenuta più anonima ma arrendevole
Il
processo a mio carico tenutosi assieme a quello del mio amico si
svolse il 20 novembre 1995 ed il Pretore di Ravenna Dr.ssa Donatella
Di Fiore ci assolse dal reato contestatoci di”Atti contrari alla
pubblica decenza”(art...726 C.P.) porche” il fatto non sussiste.
Ritornò quindi la normalità in spiaggia sentendoci più tranquilli.
Nell'aprile 1997 fu eletto nuovo Sindaco di Ravenna Vidmer Mercatali
a noi molto vicino: rimase in carica per 2 mandati sino al 2006
quando fu eletto Senatore della Repubblica. Egli accettò subito la
mia richiesta in qualità di presidente ANER di porre a carico
dell'Amministrazione, e col contributo nostro e di Lega Ambiente, un
servizio igienico ad uso prevalente dei naturisti alle spalle della
spiaggia che fu accettato anche (senza problemi) dalla Corpo
forestale. L'anno successivo di questo servizio non ne feci più
richiesta in particolare perchè c'erano molti costi e l'uso era di
pochissimi bagnanti. Comunque sino alla fine del mandato del sindaco
Mercatali abbiamo avuto da lui altri aiuti e partecipò pure, a
nostro favore, a programmi televisivi. Accettò pure di fare
un'ordinanza per riservarci una parte di spiaggia della Bassona che
chiesi nel 1999 dopo che il l'amministrazione comunale di Roma del
sindaco Francesco Rutelli approvò (primo in Italia) una delibera che
concedeva un tratto di spiaggia riservata ai naturisti L'area
riservata alla Bassona iniziò nell'estate del 2002 e fu rinnovata
sino al 2006. L' ordinanza iniziò solo dopo alcuni anni perché
-disse- voleva attendere la fine dell'iter della proposta di legge
presentata da Sauro Turroni (da me promossa) che sottoscritta da ben
106 deputati era stata affidata all' esame della commissione Affari
Sociali della Camera ed aveva come relatrice la ravennate on. Elsa
Signorino. La legislazione, purtroppo terminò nel 2001 senza che la
Pdl arrivasse in porto ; così Mercatali nel 2002 firmò l'ordinanza
naturista.
Nel
2001 fui sostituito alla presidenza dell'ANER dall'avv. Giovanni
Marcacci (tutt'ora, febbraio 2016, in carica) del quale ritengo, a
mio giudizio , non abbia fatto la minima attività necessaria per
affrontare i problemi derivati anche con l'elezione del sindaco di
Ravenna Fabrizio Matteucci nel 2006 che inventò la favola che la
legge regionale dell' Emilia Romagna intitolata “Valorizzazione del
turismo naturista” obbliga la presenza del servizio igienico (il
comma 2 dell'art.3 della legge n° 16 del 31 luglio 16 non parla di
servizio igienico ma semplicemente di servizi (in generale che
possono essere tanti come ad esempio servizio di salvataggio e di
pulizia della spiaggia) senza alcun obbligo di porli. Lui,diceva che
non poteva porli perchè la forestale del Comandante Andreatta
rispondeva che non poteva accettarli all'interno della riserva
naturale dove al contrario furono accettati nel 1997.
Matteucci,quindi non poteva rinnovare l'ordinanza del suo
predecessore ed il naturismo di cui si diceva non contrario non
poteva praticarsi alla Bassona.
Ovviamente
la parola di un sindaco che non si confrontava mai con nessuno e
pure alle assemblee cittadine (due volte all'anno) raccontava la sua
favola e poi scappava perchè diceva che aveva da celebrare un
matrimonio,veniva presa per buona da diversi media anche nazionali
che riportavano che il naturismo a Lido di Dante era vietato.
A
me pare chiaro (sentendo anche numerose sentenze emesse dalla
magistratura) che In base alla legge nazionale nelle aree pubbliche
il nudo è vietato se va contro all'art.726 o all'art.527 del codice
penale e non se un comune non rinnova o pone una ordinanza che
riserva un tratto a questa minoranza. Se il comune riserva un tratto
di proprietà pubblica ad una categoria le altre categorie possono
poter usufruisce di altri tratti. Se alla Bassona c'è o non c'è
un'area riservata con ordinanza non cambia nulla per la legge
nazionale. L'ordinanza, quando fu in vigore,non fu però molto
osservata: ed essa vietava pure la circolazione pedonale sulle dune
che le avrebbero protette dall'erosione e complicato la vita ai
guardoni.
Le
leggi regionali e le ordinanze sul naturismo aiutano semplicemente a
valorizzare questa forma di turismo che viene creduto ancora vietato
da tanti cittadini che vedono la nudità solo legata al sesso e non
ad esempio, al benessere psico fisico e sociale essendo Il
naturismo un modo di vivere in armonia con la natura, caratterizzato
dalla pratica della nudità in comune, allo scopo di favorire il
rispetto di se stessi, degli altri e dell'ambiente.
Ricordo
ancora per concludere che, a mio parere, se la Magistratura non fosse
intervenuta con archiviazioni ed assoluzioni a nostro favore e
celermente per la sessantina di naturisti denunciati dalla forestale
decisi dal comandante Andreatta e mai accaduto prima, nella primavera
del 2012, la trojka Matteucci , Andreatta, Mescolini con l'aiuto di
Ancisi e Minichini (esponenti di opposizione aderenti alla Lista per
Ravenna) avrebbero forse, già festeggiato la vittoria sui naturisti
e la sconfitta della convivenza civile nella località.
Fidenzio
Laghi
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Interrogazione
sul naturismo da parte del consigliere comunale di Ravenna Maurizio
Bucci del 18.09.2014
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Proposta ampliamento area naturista
All'attenzione
del Signor Sindaco, Giunta e Consiglieri del Comune di Ravenna
Dopo le archiviazioni e le sentenze assolutorie
ricevute dalla
totalità dei numerosi naturisti che si sono presentati al
dibattimento presso il Giudice di Pace di Ravenna perchè denunciati
(dopo circa 40 anni) dalla Forestale nella primavera del 2012 per il
presunto reato di “atti contrari alla pubblica decenza” per il
fatto di praticare il naturismo sulla spiaggia della Bassona, è
accaduto che la chiarezza del diritto civile ad esistere per la
minoranza naturista si sia rafforzato e molti sono tornati a
frequentare la spiaggia assieme a numerosi nuovi praticanti con
bambini.
Considerato l'alto numero di naturisti, come
pure sostiene
l'associazione Amici della Bassona, che frequentano la località e
quelli potenzialmente prevedibili che si aggiungeranno nei
prossimi anni, tutto l’arenile di Lido di Dante dalla foce dei
fiumi Uniti sino al tratto di spiaggia a sud oggi frequentato, e già
pieno, dai naturisti attuali (compresa l'area di circa 350 metri
occupata dai
quattro stabilimenti balneari) dovrebbe essere, non riservata ai
naturisti ma, come tantissime spiagge all'estero: clothing optional
(abbigliamento facoltativo) dove sia ufficiale che tutti possono
accedervi senza alcun obbligo: nudi o vestiti. Un piccolo
lido in cui la minoranza naturista possa avere la sua libertà di
esistere su oltre 8000 chilometri di spiagge italiane frequentate
esclusivamente dai
tessili.
Non credo che sia giusto e razionale ,in caso
contrario, cacciare per mancanza di spazio una minoranza che porta
benefici alla collettività !
Ravenna che è candidata a divenire
Capitale europea
della cultura 2019, non può che dire sì alla mia proposta per non fare
un
atto contrario alle altre civili città europee:Monaco di Baviera ad
esempio, per l'accoglienza
della minoranza naturista che porta pure tanti benefici economici.
In attesa di ricevere una vostra opinione sulla
mia proposta ed a disposizione per chiarimenti porgo
Distintii saluti
Fidenzio Laghi /ex presidente associazione ANER
16.09.2014
***********************************
Oggi 21 settembre 14 ill
Quotidiano Nazionale che raggruppa 3 note testate ha pubblicato questa
mia opinione:
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Riformare gli articoli 726 e
527 del codice penale
Testo della mail da me inviato ai deputati dell' Emilia Romagna
Egregi Onorevoli dell'Emilia Romagna
Sono un naturista: intendendo per naturismo un modo di vivere in
armonia con la natura, caratterizzato dalla pratica della nudità in
comune, allo scopo di favorire il rispetto di se stessi, degli altri e
dell'ambiente e dal 1985 ho dato molto del mio tempo per difendere i
diritti civili di questa minoranza che porta pure uno sviluppo
del
turismo ad esso collegato (vedi, ad esempio,migliaia di naturisti sulla
spiaggia di Lido di Dante RA) con creazione di posti di lavoro e
risparmi nelle spese sanitarie con la pratica naturista.
Mi rivolgo a voi perchè fra pochi mesi si dovrebbe
riformare pure il codice penale dopo quello civile.
Abbiamo nel codice penale un' articolo: il 726, che condanna gli "atti
contrari alla pubblica decenza" ed alcuni, ritengo, contrari
all'idea
naturista, ci denunciano per violazione a questo articolo che poi nei
fatti la
magistratura archivia od assolve come è successo a
Ravenna ad una
ventina di persone negl'ultimi due anni. La denuncia al naturista per
violazione all'art.726 toglie tempo alle forze dell'ordine, al
personale del tribunale ed ai magistrati pagati da Pantalone, tempo che
meglio sarebbe impiegarlo per altri scopi più utili ai cittadini.
Occorreva una legge chiara che io promossi presentata già nel
1993 dal
deputato Verde Sauro Turroni che fu poi ripresentata anche all'inizio
della legislatura iniziata nel 1996 raggiungendo 106
sottoscrittori di
quasi tutti i gruppi parlamentari. Fu discussa dalla Commissione Affari
Costituzionali con
relatrice la ravennate on Elsa Signorino ma finì la legislatura nel
2001 senza arrivare in aula.
Oggi alla Camera dei Deputati è presente un testo presentato dall'on.
Luigi lacquariti intitolato" "Disposizioni per il riconoscimento della
pratica del naturismo e lo sviluppo della capacità turistico-ricettiva
in Italia" (2171).Prevede l'abolizione dell'art 726 del cp ma io penso
non sia possibile questo passo.
Le persone denunciate per nudo-naturismo sono poi costrette, anche
vincendo la causa a pagare l'onorario del proprio avvocato e mi
pare
che non sia giusto perchè questa è già una condanna aggiuntiva
sicura
non appellabile e favorisce eventuali abusi.
Chi non ricorre ed affronta il giudizio in dibattimento deve pagare
almeno un 1/3 di ammenda che si aggira sui 900Euro dal Giudice di Pace,
addirittura più alta di una persona che fa un reato ritenuto più grave
come "atto osceno in luogo pubblico (art.527)" che essendo di
competenza del giudice ordinario l'imputato se la può cavare con una
ammenda di103 Euro (1/3 del massimo di 309 Euro.).
Non sarebbe giusto modificare questi articoli e considerare la
pratica
naturista lecita chiaramente (magari limitata ad alcune aree comunali)
come nel resto dell'Europa?”
Allego un documento
del 1979 con una risposta del Pretore di Ravenna sugli art 527 2 e
726.
Grazie e fiducioso di una chiara risposta da parte vostra
Porgo Distinti saluti
Fidenzio Laghi - ex
presidente associazione naturista ANER
14.09.2014 |
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Non
sarò mica perseguitato ?
(occupazione suolo
demaniale)
Il 30
luglio 2011
sono stato denunciato da 4 agenti della Polizia Municipale di Ravenna
mentre mi trovavo (come da tanti decenni) nell'area naturista della
Bassona: non perchè, come tanti, ero nudo (per questo ero già stato
denunciato ed assolto in passato) ma perchè oltre al mio ombrellone
avevo piantato due piccoli cartelli larghi neppure 70 cm (meno della
metà del raggio di un normale ombrellone) con delle scritte che
informavano sul naturismo e dell'area da loro frequentata.
Ebbene in una
giornata di altissima stagione quando i turisti affollavano tutto il
territorio ravennate e la richiesta per l'ordine pubblico era
certamente al massimo 6 agenti (2 pure la mattina per foto) della
Polizia Municipale si sono dedicati a me per ore denunciandomi alla
fine per una presunta, ritengo ridicola, occupazione di suolo
demaniale.
Mercoledì
28 maggio alle ore 10.30 il Giudice del Tribunale di Ravenna, in
seconda udienza, ha emesso a mio carico per la presunta
violazione dell'art.1161 del codice navale, sentenza d'assoluzione
perchè il fatto non costituisce reato (ero difeso dall'Avv.Giovanni
Principato del Foro di Forlì): la mia assoluzione oltre, naturalmente,
al mio avvocato è stata chiesta pure dal Pubblico Ministero (leggi
la sentenza a questo link).
A
me questa
denuncia pare ridicola considerando che se per i cartelli era
occupazione di suolo demaniale molto più lo doveva essere per il mio
ombrellone, per i numerosi ombrelloni vicini di sempre (e sempre
presenti in tutte le spiagge ) che occupavano, ogniuno, uno spazio
circa 150 volte superiore.
E poi nel 1979
ebbi un precedente per aver posto (come tanti) sulla spiaggia
poco a nord della Foce del Bevano una tenda canadese con veranda
venendo assolto dal Pretore di Ravenna perchè era da considerarsi di
carattere precario, rimovibile in qualsiasi momento e presente
assieme al suo proprietario.
Con tutto il da
farsi che hanno i giudici perdere tanto tempèo per cose simili mi
pare il colmo ed, a mio parere, avrebbero dovuto subito
archiviare la denuncia degli agenti della Municipale. Addirittura per
mancanza di tempo hanno reso pubblica la mia sentenza dopo circa 24
ore.
A mio giudizio vedo
solo un atto persecutorio verso la mia attività a favore del
naturismo che svolgo da decenni dal monento che per diversi anni
alcune autorità sono state fortemente contrarie alla pratica
naturista.
Con
questa assoluzione mi sto avvicinando a Berlusconi
ma, ho 11anni in meno e posso raggiungerlo: sette
proscioglimenti
per sette denunce collegate al naturismo.
Interrogazione
Lo
scorso 10 giugno 14 il consigliere Maurizio Bucci di Forza Italia ha
presentato all'Amministrazione comunale di Ravenna l'interrogazione sul
mio caso e sul naturismo che puoi leggere cliccando
qui .
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Approvata
il 15 aprile 2014 all’unanimità dalla Camera del Deputati una
mozione
di SEL per il rilancio del turismo che comprende pure
l'apertura al turismo naturista.
Dal
sito dell'On Luigi Lacquaniti riporto questo pdf:: - (clicca).
Camera dei
Deputati: filmato discussione mozione sul turismo del 15.04.14 |
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Approvata
in Veneto la legge sul naturismo
Mercoledì 29 gennaio il
Consiglio
regionale del Veneto ha approvato la legge intitolata”
Valorizzazione e riconoscimento del turismo naturista” con
solo 2 voti contrari..
Questo
il testo,
A mio parere, in alcuni punti, poteva essere scritto meglio per non
dare adito, possibilmente, ad interpretazioni di comodo ma mi auguro
che sia utile allo sviluppo del naturismo e della filosofia naturista
con l'apertura di spazi a noi destinati con gestione pubblica e
privata.
La mia
forte
critica va in particolare all'art.
2 - Delimitazione e segnalazione delle aree destinate al turismo
naturista - dove il comma 1 dice: Il turismo naturista è consentito
liberamente, purché in aree, spazi e infrastrutture, appositamente
destinati, delimitati e segnalati. Non vorrei che certi nemici sempre
pronti a scagliarsi contro di noi intendessero che è consentito il
naturismo per legge regionale solo nelle aree ufficialmente destinate
e non nelle altre aree libere. A parte il fatto che così non può
essere perchè la Costituzione italiana rispetta tutte le minoranze,
non si potrà certo discriminarne una e dire che nel Veneto il nudo
offende il comune senso del pudore ed in Romagna, ad esempio è,
invece, consentito?
Che
il nudo naturismo sia legale a Ravenna l'abbiamo visto anche
recentemente (informo che non tutte le persone denunciate accettano
poi un eventuale dibattimento in tribunale). Nella primavera 2012 la
Forestale si è accanita per la prima volta dagl'anni 70 contro i
naturisti denunciandone una sessantina. Sono subito seguite 5
archiviazioni, poi c'è stato un'invertimento di azione da parte di
alcuni PM dopo un intervento pubblico dell'allora Capo della
Procura, con successivi rinvii a giudizio per altri naturisti del
gruppo denunciati.
Lo
scorso 3 ottobre 2013 il giudice di pace Dr.ssa Marcella Ricci ha
assolto i 5 procedimenti a lei assegnati perchè il fatto non
sussiste (testo
di una sentenza copia con nette motivazioni).
Ritornando
alla legge Veneta ritengo che il lavoro svolto per giungere alla sua
approvazione sia solo un passo avanti perchè, se si vogliono
ottenere dei risultati, occorre un grande impegno diretto verso
numerosi enti pubblici locali, associazioni interessate, imprenditori
turistici e privati cittadini per poter sperare di raggiungere
l'obiettivo.
E,
non fare come in Emilia Romagna che una volta approvata la prima
legge regionale italiana sulla “Valorizzazione del turismo
naturista”nel luglio 2006 nessun lavoro è poi stato fatto da
alcuno: compresa l'ANER che l'aveva sostenuta per l'approvazione.
Addirittura non ha neppure adeguatamente risposto al sindaco di
Ravenna Matteucci (da poco eletto ) che si è dimostrato un nostro
vero nemico e primo sindaco ad essere tale dall'inizio della nostra
presenza nella parte nord della Bassona datata 1986.
Il
sindaco Matteucci per non rinnovarci l'ordinanza che da 5 anni ci
veniva concessa in riconoscimento della nostra libertà con la
possibilità di poter usufruire pure del servizio di salvataggio ha
dato una strumentale interpretazione
antinaturista dicendo che la legge obbligava i servizi igienici
mentre nel testo si parla solo di servizi in generale senza alcun
obbligo essendo scritto solo la parola “servizi” ed i servizi
possibili sono tanti.
Chiaro comportamento discriminante anche per
il fatto che avrebbe potuto interpretato il termine “servizi” con
“servizi di ristoro”!
Per la questione dei servizi
igienici
riprendo pure il moderatore A Fenice del forum “INudisti” che
molto spesso parla male della legge regionale Emiliano Romagnola per
la questione della parola “servizi” in “servizi igienici”
quando per capire la differenza occorre solo conoscere un poco la
lingua italiana. Ed a questa persona dico che mi farebbe e mi avrebbe
fatto piacere vedere da lui non solo dei commenti ma anche dei fatti
a favore dell'idea naturista e non scappare quando ci sono dei
problemi come nel 2012 fece a Lido di Dante, ed inoltre a non
adoperarsi fruttuosamente per la spiaggia di Cesano e , cosa ha fatto
come segretario ANER?
Feb 2014
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La persecuzione continua
Il 30 luglio 2011 sono stato denunciato da 4 agenti della Polizia
Municipale di Ravenna mentre mi trovavo (come da tanti decenni)
nell'area naturista della Bassona: non perchè ero nudo (per questo ero
già stato denunciato ed assolto in passato) ma perchè oltre al mio
ombrellone avevo piantato due piccoli cartelli larghi meno di 70 cm (la
metà di un normale ombrellone) con delle scritte che informavano
sull'idea naturista.
Ebbene sono stato denunciato per una presunta violazione all'art. 1161
del Codice Navale che punisce l'occupazione di suolo demaniale.
A me questa denuncia pare ridicola considerando che se per i cartelli
era occupazione di suolo demaniale molto più lo doveva essere per gli
ombrelloni che occupano maggior spazio.
A mio giudizio vedo solo un atto di persecuzione verso la mia attività
a favore del naturismo da decenni e che trova da alcuni anni alcune
autorità locali fortemente contrarie all'idea naturista utilizzando a
mio parere metodi fortemente scorretti.
Segue la mia versione dei fatti: -
Persecuzione o
cos'altro?
Frequento, come naturista, dal 1977 un noto tratto di spiaggia chiamato
della Bassona nel tratto che va da Lido di Dante (Ravenna) alla foce
del Bevano.
Dal
1986 con la finalità di fare informazione ai bagnanti e fare in modo
che chi è contrario alla nudità potesse (se lo desiderava) non
accedervi io (presidente ANER dal 1085 al 2001) quando ero presente
in spiaggia, mi posizionavo nel punto iniziale storico della
zona nord della Bassona frequentata dai naturisti e piantavo, oltre
al mio ombrellone,un paravento lungo circa 4 metri con scritte od
alcuni cartelli che appoggiavo su un palo di legno arrivato dal mare
o su alcuni tubi recuperati da vecchi ombrelloni con su scritto frasi
informative come " Fkk Area Naturista ", la
definizione del naturismo ed alcune notizie sulla questione legale
riguardante la pratica naturista sul pubblico suolo.
I
cartelli,
occupavano (ora mi limito al solo ombrellone con scritte) meno spazio
di un ombrellone essendo larghi circa 70 cm.
Il
30 luglio 2011
sulle ore 11 io ed alcuni amici naturisti notammo ad una distanza di
circa 50 metri che un agente della Polizia Municipale scattava delle
foto nella nostra direzione che, come sempre, da anni eravamo i
primi del numeroso gruppo di naturisti presenti in spiaggia. Poi
sulle 12 le foto sono terminate ed abbiamo pensato che fosse finito
lì e che un eventuale pensiero di denuncia per le nudità fosse
stato abbandonato.
Ma,
a sorpresa,
perchè non me lo sarei mai aspettato, verso le 14 quattro agenti
della Municipale sono arrivati vicino a me ed hanno iniziato a
togliere i miei due cartelli trattenendoli alla fine come corpo del
reato contestatomi.
Io
allora ho
cercato di spiegare che non c'era nulla contro la legge e che se
pensavano ad una eventuale occupazione di suolo del demanio non
poteva certamente esserlo per il fatto che questi due cartelli
rimovibili in qualsiasi momento occupavano assieme uno spazio di meno
della metà di un normale ombrellone e se la posa dell'ombrellone,
come noto, non viola la legge non la possono violare neppure i miei
cartelli con delle scritte che non sono neppure pubblicitarie (manca
il fine di lucro) ma informano, nel rispetto della Costituzione
italiana, su una idea: su uno stile di vita, e poi il sottoscritto
nel 1979 ad appena 2 Km più a sud fu denunciato per occupazione del
codice della navigazione (art 1161) per aver posto in spiaggia una
tenda canadese da campeggio con veranda e successivamente assolto dal
Pretore di Ravenna.
Ho
pure mostrato
aila Municipale una copia di questa sentenza ma non sono stato
ascoltato. Ho accettato su loro richiesta anche per parlare in modo
più tranquillo di spostarmi in altro luogo ma poco mi hanno
ascoltato ed impiegando tanto per la stesura del verbale: circa due
ore, per trovarmi poi quello che ritengo, una ridicola denuncia per
violazione all'art 1161 del Codice navale (occupazione
di suolo demaniale).
Mi
hanno, sinora,
rovinato psicologicamente questa ed altre giornate per una mia
sospetta messa in atto di una discriminazione per l'attività
naturista che svolgo da anni e che porterà pure ad un notevole danno
economico a me (anche se certamente sarò assolto in Tribunale) ed
alla collettività
Non
capisco,inoltre, perchè il Pubblico Ministero non abbia chiesto
l'archiviazione ed il Giudice per le indagini preliminari non lo
abbia deciso di sua iniziativa!
L'udienza in
Tribunale è prevista per giovedì 6 marzo 2014 ed io sarei
favorevole pure ad una sua ripresa filmata da poi mostrare
pubblicamente ritenendo che si sia messo in atto una ennesima e grave
ingiustizia italiana che non è la prima che mi colpisce
direttamente.
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Ancora
persecuzione?
Giovedì
prossimo 3 ottobre 2013 sono
stato convocato come teste per 3 procedimenti davanti al Giudice di
Pace di Ravenna che deve decidere sull'accusa di “atti contrari
alla pubblica decenza”(art.726 del cp) ed ho poi deciso di inviare ad
alcuni media la
lettera che segue pubblicata integralmente ieri: 28.09.13,da
Ravennanotizie.it. Il testo è il seguente:
“ Giovedì 3 ottobre sono
stato
chiamato a testimoniare in alcuni procedimenti penali che vedono
imputati alcuni naturisti che nella primavera dello scorso anno
furono denunciati sulla spiaggia della Bassona: da questa minoranza
notoriamente frequentata dal 1977. Le persone denunciate fanno parte
di un gruppo (mi risulta) di oltre 50 naturisti che la Forestale anno
scorso, in primavera, decise di denunciare in massa (a parte un caso,
poi assolto, si disse per errore da parte di 2 giovani guardie) dopo
35 anni dall'inizio della presenza naturista datata 1977.
Con la presente desidero chiedere
all'opinione pubblica solidarietà per, a mio parere, il mancato
rispetto verso la nostra minoranza che sarebbe dovuta alla pari di
tutte le minoranze come la Costituzione sancisce. Minoranza che
frequenta ora la spiaggia della Bassona su un tratto di circa 400
metri (circa 2000 metri dal 1986 - non allora frequentato dai tessili
- al 2009) e globalmente sui un totale nazionale di circa 2 o 3 Km su
complessivi 8000 Km di coste marine. E per alcuni, noi naturisti
rubiamo spazi ai tessili!
E ci sono persone che vorrebbero con
vari mezzi toglierci pure questo spazio rimasto con pretesti non
veritieri. Da quando, in particolare, il sindaco Matteucci successe
al sindaco Mercatali nel 2006. Ritengo che chi si limita a stare nudo
non compie, ovviamente, un atto sessuale e di conseguenza non può
essere denunciato per "atti osceni". Alcuni denunciano chi
sta nudo per "atti contrari alla pubblica decenza" (art 726
del c.p.) che, come hanno detto dagli anni 70 molte archiviazioni,
sondaggi d'opinione e la quasi totalità delle sentenze (Cassazione
compresa) il semplice nudo del naturista praticato in zona conosciuta
od appartata non è reato ed accettato dalla maggioranza degli
italiani. Il fatto poi di stare nudo non è per la lingua italiana un
"atto" e gli articoli del Codice penale si riferiscono agli
atti osceni o contrari alla pubblica decenza: è il comportamento che
conta non lo stare nudo o vestito. Ma purtroppo, come certe volte
accade, ci sono dei giudici che interpretano, a mio parere, la legge
in modo scorretto (e non solo per i naturisti) come è successo
addirittura in Cassazione dove abbiamo visto che nel 2000 ci sono
state due sentenze che dicevano che il nudo naturista in pubblico non
è reato e successivamente nel 2006 e nel 2012 hanno detto che, al
contrario, era reato.
Per quanto riguarda la
Bassona e
precisamente nella zona subito a nord della Foce del Bevano,
nell'agosto 1979, ci fu un intervento dei Carabinieri della Compagnia
di Cervia che poi segnalò 14 naturisti al Pretore di Ravenna che di
fronte ad una richiesta precisa dichiarò di "non doversi
promuovere l'azione penale" e seguì l'archiviazione per tutti i
naturisti (copia dei documenti alla pagina
http://www.amicidellabassona.it/wp-content/uploads/2013/09/1979_doc_pdf.pdf
). Successivamente la pratica naturista continuò tranquillamente con
l'OK delle autorità locali (Regione compresa) sino al 1994 quando in
seguito ad un'ignota richiesta furono emesse 42 denunce. Solo io ed
un amico accettammo il pubblico processo e fummo assolti dal Pretore
di Ravenna Donatella di Fiore nel 1995 perche "il fatto non
sussiste". Poi, ultima, ci fu una piena assoluzione del Giudice
di Pace nel 2008. A questi fatti sono seguite le archiviazioni di
anno scorso per i primi denunciati mentre gli altri denunciati,
chissà perchè, dovranno affrontare il processo. La legge è uguale
per tutti? A me non risulta!”.
Oggi è stata pubblicata, in
parte,
nella pagina delle lettere de”il Resto del Carlino “di Ravenna di
cui allego la scansione.
“
Il giudice di
pace
Marcella Ricci sentezia 4 volte che il Naturismo non è
reato:
Clicca per
visualizzare una copia di una di queste sentenze emessa lo scorso
3 ottobre 13 dal giudice Dr.ssa Marcella Ricci che assolve un naturista
al dibattimento:
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Vittoria in
Abruzzo:
Approvata la legge sul
naturismo
Ieri 30 luglio
2013 il Consiglio Regionale d'Abruzzo
ha approvato il progetto di legge regionale per la “Valorizzazione
del turismo naturista”
Sono
molto felice per questa vittoria del naturismo che ha fatto seguito
alla legge regionale simile a quella approvata dalla regione Emilia
Romagna nel 2006 che fu da me chiesta alla capogruppo dei Verdi
Daniela Guerra e da lei presentata al Consiglio Regionale.
Mi
congratulo con l'operato dell' ANAB (Associazione Naturista
Abruzzese) per il lavoro da essa svolto per arrivare a questo
risultato, lavoro che purtroppo non hanno svolto (come i fatti
dimostrano) le altre associazioni naturiste, ed ancor meno, da
sempre, la federazione Fenait, escludendo alcuni singoli come nel
Veneto dove a breve dovrebbe essere approvata la terza legge
regionale sulla Valorizzazione del Turismo Naturista.
Spero,
inoltre ,che tutti si rendano conto che i risultati positivi a favore
dell'idea naturista si possano ottenere oltre che dal lavoro da
svolgere nei fatti anche dal presentarsi a tutti i politici di tutti
i colori politici per ottenere decisioni bipartisan: ai diritti
civili per i naturisti possono esserci persone di ogni credo politico
e confessionale.
Clicca
per leggere
l'articolo de”Il Corriere d'Abruzzo”.
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Pari opportunità anche per noi naturisti
Lettera aperta al Ministro
Josefa Idem (inviata all'interessata ed alla stampa)
Mi
rivolgo a lei nella
sua qualità di Ministro delle Pari opportunità delle
Politiche giovanili e dello Sport ed in modo privilegiato come
residente del Comune di Ravenna dove in località Lido di Dante
dal 1986 (nord Bassona) è iniziata la presenza di una realtà
nudo-naturista, col parere favorevole delle autorità locali;
comunali e regionali, che hanno quasi del tutto sostituito la
presenza spontanea dei naturisti 2 km più a sud vicini alla
foce del Bevano..
Il
sottoscritto Fidenzio
Laghi allora presidente dell'Associazione naturista ANER (carica
tenuta sino alla primavera 2001) dopo i pareri favorevoli dell'allora
sindaco di Ravenna Giordano Angelini (secondo firmatario delle
Proposta di legge sul naturismo presentata alla Camera dei Deputati,
la prima volta dal Verde Sauro Turroni nel novembre 1993), del
Comitato cittadino di Lido di Dante presieduto da Mauro Gabelli e dal
Presidente della Giunta regionale Giorgio Alessi decisi a nome
dell'associazione di iniziare nei fatti la presenza naturista in
questa zona più a nord iniziando dalla perpendicolare del
sentiero che inizia dal Camping Classe ed attraversa la pineta sino
al mare perchè la spiaggia dai pressi della foce del Bevano
era praticamente deserta e ci consentiva di allontanarci dalla
presenza divenuta insopportabile dei tossicodipendenti.
Abbiamo
vissuto tranquilli
in spiaggia e tutta la pubblica opinione ne era al corrente e sempre,
negl'anni, tenuta al corrente dai numerosi articoli dei media e dalla
TV locale e nazionale come RAI2.
Nel
luglio 1986 eravamo
una ventina (compresa mia moglie e le mie 2 figlie di 6 e 4 anni) e
poi siamo subito cresciuti arrivando sino al 1993, con la tutela
della forza pubblica a circa, 500 persone divenendo la spiaggia più
frequentata dai naturisti in Italia.
A
sorpresa nel ponte del
25 aprile 1994 la Forza pubblica che ci aveva anche per lungo tempo
tutelati è intervenuta e inoltrato 42 denunce per il presunto
reato di “Atti contrari alla pubblica decenza”(art.726
del cp). Dopo questi 2 giorni non si sono più ripetute denunce
ed il 20 novembre del 1995 solo io ed un amico accettammo di fare
ricorso al dibattimento e con una udienza unificata il Pretore
Donatella di Fiore ci assolse perchè il nostro nudo naturista
non era reato.
La
pace sulle denunce
verso i naturisti è durata (a parte una denuncia nel 2007da
parte di 2 guardie forestali che si disse per errore essendo essi
giovani e poi seguita da una assoluzione da parte del Giudice di Pace
di Ravenna) praticamente sino alla primavera di anno scorso quando in
massa con l'impiego che mi risulta di almeno 6 guardie forestali per
azione il corpo ha deciso ufficialmente per la prima volta dagl'anni
70 di denunciare il nudo del naturista. Le azioni antinaturiste sono
poi terminate a metà del mese di giugno dello scorso anno
quando si è saputo che a fine maggio il Giudice di Pace
Dott.sa Maria De Rosa aveva accettato di archiviare 5 richieste
d'archiviazione proposte dal Pm Dott.sa Monica Gargiulo.
A
questo punto sembrava
ormai chiaro che i procedimenti del ravennate ad iniziare dal mio del
1995 aggiunti alle numerosissime altre sentenze assolutorie a tutti i
livelli (compresa cassazione), archiviazioni in altre località
e statistiche che dicono che il nudo del naturista è accettato
dal “Comune senso del pudore”, Ma non è stato
così. Arrivato dalle ferie nel mese di luglio 2012 il
Procuratore capo Roberto Mescolini ha subito dichiarato che non c'è
alcun “orientamento univoco" della procura ravennate circa
“la liceità del naturismo in una zona del litorale
ravennate", vale a dire Lido di Dante. Una precisazione per
certi aspetti clamorosa che per incanto non sono più state
richieste archiviazioni per denunce a comportamenti simili ai
precedenti e quest'anno il Giudice di Pace Dott.sa Marcella Ricci
dallo scorso 16 maggio si trova a dover giudicare numerosissimi
procedimenti verso i naturisti, Nella prima udienza svoltasi lo
scorso 16 maggio a poi deciso di rinviare al 14 gennaio 2014.
Io
sospetto che noi
naturisti siamo vittime di persecuzioni da parte di chi vuole
comunque condannarci (una prima condanna è il solo
denunciarci) e che il motto”La legge è uguale per tutti”
presente nelle aule di giustizia non sempre corrisponda al vero. Noi
naturisti, per esempio, abbiamo visto più volte che lo stesso
comportamento del naturista non equivale sempre allo stesso giudizio
dei magistrati e che una minoranza di questi certe volte decide a mio
avviso in modo strano.
La
persecuzione in atto da
alcuni verso la minoranza naturista deve essere fermata in un paese
civile che fa parte di una comunità europea che nei suoi
trattati dice di tutelare, fra le altre cose, tutte le minoranze;
tutte le convinzioni personali che in altri stati membri come la
Germania consente la pratica naturista pure nei centri cittadini ed a
Monaco di Baviera , ad esempio, all'interno dei giardini inglesi alle
spalle del parlamento regionale.
Inoltre
occorrerebbe avere
in mente che la
filosofia naturista è rispetto del prossimo e della
natura che equivale a meno reati, che è cura e
prevenzione della salute psico-fisica che equivale a meno spese
mediche. E, nella grave crisi economica attuale la libertà di
esistere per i naturisti equivale ad un aumento del turismo con una
maggiore presenza in Italia del turismo naturista e più
entrate economiche.
In
attesa di una Sua risposta porgo
Rispettosi
Ossequi
Fidenzio
Laghi/ex presidente ANER //membro "Amici della Bassona"
26.05.13
|
 |
Non c'è giustizia per i
naturisti!
Leggo
l'articolo che segue su ROMAGNA
noi del 27 marzo
2013:
- RAVENNA - Sembrava
una questione definitivamente archiviata. E non solo in senso
figurato ma anche di fatto visto che i primi cinque naturisti
denunciati l’anno scorso dalla Forestale alla Bassona per “atti
contrari alla pubblica decenza”, si erano visti chiudere il
fascicolo a loro favore così come chiesto dalla procura. Nei giorni
scorsi radicale cambiamento di rotta: la stessa procura ha disposto
il rinvio a giudizio per altri cinque naturisti denunciati nel
medesimo periodo. Processi al via a metà maggio quando davanti al
giudice di Pace Marcella Ricci comparirà una coppietta gay sorpresa
a prendere la
tintarella integrale.
Per loro, così
come per gli altri tre casi finiti alla sbarra, la motivazione
addotta dai pm è la medesima: “Per avere compiuto in luogo
pubblico - si legge nella citazione a giudizio -, nella fattispecie
nella riserva naturale statale duna costiera e foce torrente del
Bevano, atti contrari alla pubblica decenza”, articolo 726 del
codice penale. Il che significa che la persona in questione era stata
sorpresa “su telo mare completamente nuda con gli organi genitali
ben in vista”.
Di segno
diametralmente opposto
era stata l’interpretazione fornita dalla magistratura a fine
giugno 2012 quando sia il pm Monica Gargiulo che il giudice di Pace
per le indagini preliminari, Maria De Rosa, avevano rilevato che la
Bassona, pur non essendo più un luogo riservato ai naturisti, per
tradizione consolidata era frequentato da loro. Come dire che non
c’era nessun reato a togliersi il costume su quel tratto di
arenile. Quel primo decreto faceva riferimento a un verbale elevato
alle 11.40 del 25 marzo a un 55enne lughese pizzicato in spiaggia
senza costume. Il 2 maggio successivo il pm Gargiulo titolare del
fascicolo così aveva motivato la sua richiesta di chiusura
definitiva del caso: “Trattasi di luogo, se pure non più riservato
ai naturisti, che è comunque normalmente o tradizionalmente
frequentato da costoro”. Richiesta esaminata e condivisa poche
settimane dopo dal giudice De Rosa. E tutto archiviato con tanto di
copia depositata in cancelleria. Analoghe richieste di archiviazione
erano state avanzate anche da altri pm. Naturale la soddisfazione
dell’avvocato bolognese Jean Pascal Marcacci, oltre che difensore
di gran parte dei naturisti denunciati, anche presidente dell’Aner,
l’associazione regionale dei naturisti. Una soddisfazione fissata
pure in una missiva inviata agli associati proprio in quei giorni.
“Respinti ormai definitivamente gli attacchi della Forestale. Chi
si è affidato alla difesa del sottoscritto - vi si leggeva - ha
avuto la propria posizione archiviata dalla magistratura di Ravenna”
la quale in buona sostanza “ha dichiarato la perfetta liceità
della pratica naturista a Lido di Dante. Non avevamo dubbi”.
A stretto
giro di posta,
ecco che anche il procuratore capo Roberto Mescolini si era
pronunciato sulla questione precisando in una nota che non esisteva
nessun “orientamento univoco” da parte della magistratura “circa
la liceità del naturismo in una zona del litorale ravennate”.
Frenando su quella che ormai sembrava essersi consolidata come la
svolta nella legalità del naturismo alla Bassona, Mescolini aveva
anche aggiunto che “tali notizie al di fuori del loro individuale,
occasionale contesto, devono considerarsi destituite di fondamento”.
“I processi
ai naturisti della Bassona
sembravano ormai scongiurati - ha ora commentato l’avvocato
Marcacci -. I rinvii a giudizio coincidenti con l’inizio
dell’estate inevitabilmente alimenteranno nuove incertezze su quel
tratto di spiaggia”. Oltre che nuove polemiche, aggiungiamo noi.
Andrea Colom
IL MIO COMMENTO
Si spara ancora sui naturisti?
Fra le
minoranze che possono gridare all'ingiustizia della Giustizia ci siamo
certamente noi nudo-naturisti ed il motivo si può vedere
chiaramente.
L’articolo
726 del c.p. punisce gli“Atti contrari alla pubblica decenza” ritenendo
tali gli atti contrari al comune senso del pudore.
La semplice
nudità del naturista praticata per un motivo ben preciso che è quello
legato ad una filosofia di vita che vuole il rispetto
del
prossimo, di se stessi degli animali, della propria salute
psico-fisica
ecc., comprendendo pure la nudità integrale in aree pubbliche
ma appartate o conosciute merita di essere rispettata in base
anche
all'articolo 21 e 32 della Costituzione..
Tra l'altro mi risulta che
la nudità non sia neppure un”atto” come dice l'art.726 ma uno “stato” e
che quindi non dovrebbe rientrare in questo articolo
.E se si
dovesse condannare chi mostra in nudità una parte del nostro corpo per
il solo motivo che potrebbe compiere anche un atto sessuale si
dovrebbe condannare pure il fatto di mostrare la bocca e dovremmo
circolare con il burqa.
Comunque già dagl'anni settanta ho letto che a Milano il turista
messicano Fernando Perez sorpreso nudo a passeggiare
per
la città in una notte d'agosto fu assolto dal pretore Francesco
Dettori con la motivazione che il nudo sta diventando un fatto
di
costume e che non è più raro osservare su spiagge più o meno appartate
persone nude o seminude senza che gli astanti reagiscono negativamente
ecc. ecc.
Nel corso degl'anni poi sino ad oggi, per la nudità naturista, nella
maggioranza dei casi in Italia ci sono state assoluzioni
(come la mia nel 95 a Ravenna emessa dal Pretore Donatella di
Fiore) od archiviate ed in altri casi alcune rare condanne.
Nell'anno 2000 ci sono state due sentenze assolutorie della Cassazione
che dicevano che il nudo del naturista non era reato
se praticato in zone conosciute, note od appartate od
addirittura questo nudo era estraneo a questo reato.
Poi nel 2006 e 2012 la Cassazione motiva due sentenze affermando che il
nudo è lecito solo nei campeggi riservati ai naturisti.
A Ravenna anno scorso il PM Gargiulo ha chiesto al Giudice De Rosa di
archiviare 5 procedimenti ed il Giudice ha accolto
la
richiesta, mentre, al contrario, sempre a Ravenna, il Giudice di Pace
Marcella Ricci non ha accettato d'archiviare, e prossimamente si
dovranno giudicare, 5 naturisti facenti sempre parte dei gruppo di
anno
scorso della Bassona.Perchè la legge non è, come è scritto a caratteri
cubitali anche nelle aule di Giustizia,
“Uguale per tutti”?
Chi viene giudicato per lo stesso presunto reato non dovrebbe avere lo
stesso giudizio?”
L'articolo
726 del c.p. dovrebbe, mi pare, essere ormai facile da interpretare,
guardando i numerosi precedenti e l'Europa, ed invece mi
fa sospettare
che alcuni Magistrati decidano come vogliono: in un senso o nell'
altro.è sempre lecito e non si guarda no
neppure le conseguenze
negative per l'intera collettività.Non aveva ragione Padre Nicola
Giandomenico, uno dei più noti francescani di Assisi, morto alcuni
anni
fa, per molto tempo loro portavoce che dichiarò :
“Lo scandalo, l'offesa alla morale dipende solo dal rapporto con gli
altri. Si può stare anche vestiti totalmente e
scandalizzare le persone che sono intorno a noi così come si può anche
stare nudi e non scandalizzare.
E' il rapporto con gli altri e con l'ambiente che fanno lo scandalo “.
Fidenzio Laghi
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Disegno
di Legge sul Naturismo in Sicilia
(assegnato il 20.03.13)
Il 20 marzo scorso nell'aula della Regione
Sicilia è stato presentato
un Disegno di legge d'iniziativa parlamentare che ha come
finalità la
possibilità di poter disporre delle condizioni per praticare
il
naturismo nel rispetto dei diritti civili che ogni minoranza deve avere
dalla collettività.
Il Disegno di legge è stato presentato dall'On. Edmondo Tamajo.
Questa la relazione ed il testo: dal sito della regione Sicilia
- Onorevoli colleghi,
l' Italia è l'unico stato dell'Europa a non possedere una legge che riconosca e tuteli il naturismo. Nel 1974, durante il 14° Congresso Naturista Mondiale, il naturismo viene definito come un modo di vivere in armonia con la natura, caratterizzato dalla pratica della nudità in comune, allo scopo di favorire il rispetto di se stessi, degli altri e dell'ambiente'. Il naturismo è un modo sano, naturale, educativo e familiare di vivere la propria libertà con rispetto verso altri modus vivendi e non ha nulla a che vedere con comportamenti legati alla sessualità o al voyeurismo ma anzi se ne distanzia. Esso è un movimento che si propone di promuovere un contatto diretto con la natura privo di artificiosità e convenzioni sociali, partendo dal rispetto verso le persone, per arrivare al rispetto degli animali e dell'ambiente attraverso uno stile di vita che vede la nudità come logica conseguenza del proprio modo di essere interiore. Un naturista ha una vita sana, si alimenta con prodotti naturali, pratica attività sportiva all'aria aperta e il suo stare nudo ha una componente sociale, che infatti realizza sia in spazi privati sia in spazi pubblici.
Tale legge nasce dall'esigenza di tutelare e regolamentare tale pratica in virtù del fatto che non vi è alcuna norma in merito. In Europa le strutture estive per i naturisti, villaggi e campeggi, sono concentrati in Francia, Spagna e Croazia. In questi tre stati il naturismo contribuisce in maniera significativa all'incremento del PIL. L'Italia presenta soltanto otto strutture naturiste di media-piccola recettività e solo una si affaccia sul mare, nonostante l'Italia presenti un clima favorevole per la diffusione del naturismo e in particolare la Sicilia dove le temperature elevate permettono di vivere le spiagge per lunghi periodi durante l'anno. Le statistiche italiane affermano che i naturisti in Italia sono cinquecento mila, i quali si trovano costretti a scegliere strutture naturiste estere per le loro vacanze. In termini economici ciò significa che milioni di euro ogni anno vengono spesi fuori dall'Italia. Alla luce di quanto detto la Sicilia, visto il clima più favorevole rispetto agli stati di cui sopra, potrebbe diventare polo attrattivo turistico naturista di tutta l'Europa. La creazione di strutture idonee al naturismo, oltre a rappresentare un superamento dei pregiudizi che ha sempre accompagnato questo tema, può rappresentare un potenziale sviluppo economico per la Sicilia, regione da sempre a vocazione turistica.
---O---
DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA PARLAMENTARE
Art. 1. Finalità e principi generali
1. La Regione siciliana, entro i limiti posti dallo Statuto e nel rispetto dei principi generali della Costituzione della Repubblica, riconosce e promuove nel proprio territorio le condizioni necessarie per garantire la possibilità di praticare il turismo naturista, riconoscendolo come stile di vita sano, naturale, educativo e familiare con grandi potenzialità di sviluppo economico.
Art. 2. Competenze della Regione
1. La Regione, per perseguire le finalità di cui all'articolo 1, favorisce l'individuazione delle aree da destinare alla pratica del naturismo e la realizzazione d'infrastrutture pubbliche e private destinate al medesimo scopo, anche con la concessione di contributi attraverso le vigenti leggi d'incentivazione del settore turistico e in ottemperanza alla legge regionale n. 10 del 15 settembre 2005.
Art. 3. Aree pubbliche destinate al naturismo
1. I comuni possono destinare spiagge marine, lacustri o fluviali, boschi ed altri ambienti naturali di proprietà del demanio o di enti pubblici alla pratica del naturismo.
2. Nelle aree pubbliche destinate al naturismo dovranno essere costruite semplici infrastrutture a servizi che siano scarsamente visibili, non inquinanti, senza impatto ambientale, rispettose dell'ambiente e degli eventuali vincoli esistenti.
3. La gestione di tali aree può essere concessa a privati, ad associazioni o ad organizzazioni che ne garantiscano il buon funzionamento e la fruizione applicando le tariffe previste dalle rispettive normative.
4. Nel caso di cui al comma 3, la concessione individua il canone dovuto dai soggetti gestori e l'obbligo di attrezzare l'area in modo da garantirne il buon funzionamento e la fruizione.
5. Il comune controlla l'attività svolta, il regolare allestimento delle infrastrutture e, in caso di riscontro negativo, revocano la concessione o la licenza.
6. Nell'attuazione della presente legge, i comuni disciplinano e regolamentano la pratica del naturismo, tenendo conto anche dei profili connessi alla tutela ambientale e alla sicurezza dell'individuo.
Art. 4. Aree private destinate al naturismo
1. I privati che intendano aprire strutture destinate al naturismo, quali campeggi, alberghi, piscine, saune o altro, ad esclusione delle zone di demanio marittimo, si attengono, per l'utilizzo delle aree e per la realizzazione di manufatti, a quanto previsto dalle altre leggi vigenti che disciplinano il settore turistico.
Art. 5. Vigilanza delle strutture
1. E' compito dei gestori delle strutture, siano esse aree pubbliche o private, vigilare sulla loro corretta fruizione, utilizzando tutti i mezzi che la legge mette loro a disposizione per evitare che comportamenti osceni possano turbare il quieto vivere dei naturisti.
2. L'inosservanza della disposizione di cui all'art. 1, è sanzionata secondo le norme previste dalla legge.
Art. 6. Delimitazione e segnalazione delle aree
1. Le aree destinate alla pratica naturista sono opportunamente delimitate e segnalate mediante cartelli o analoghi strumenti che assicurino un'adeguata identificazione che le distingua, al fine di evitare ogni promiscuità, da spazi frequentati dai cittadini che non praticano il naturismo.
2. Le strutture di cui all'articolo 4, comma 1, inoltre, garantiscono i terzi estranei alle strutture medesime rispetto alla visibilità dall'esterno dei luoghi di pratica naturista.
Art. 7. Norma finale
1. La presente legge sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale della Regione siciliana.
2. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione.
Ed ora il mio commento:
- Ho letto con piacere sulla stampa e su alcuni
forum naturisti della presentazione di un disegno di legge in
Sicilia con lo scopo di favorire l'idea naturista ed il turismo ad esso
collegato che porta occupazione molto importante in questo grave
momento di difficoltà.
Chi scrive nel 2004 fu promotore della legge intitolata "Valorizzazione
del turismo naturista" che presentata dalla Verde Daniela Guerra fu
approvata in Emilia Romagna nel luglio 2006. Una legge simile a quella
che fu presentata senza successo precedentemente e successivamente
nella Regione Lazio, nelle Marche ed in Piemonte.
Lo scopo che mi portò a portare avanti questo testo fu per diversi
motivi: nel 1993 fui promotore della proposta di legge nazionale
portata avanti dal Verde Sauro Turroni che nella legislatura terminata
nel 2001 riuscì (unica pdl sul naturismo nella storia) ad aver iniziato
l'esame della Commissione Affari Sociali senza completare l'iter per
fine legislatura con ben 106 deputati sottoscrittori di tutti i Gruppi
parlamentari. In seguito sono state presentate solo Proposte di legge
di singoli gruppi che così non potevano trovare un numero adeguato di
consensi o chiedere l'abolizione dell'articolo 726 che è impossibile ed
esiste in tutta Europa ( senza articolo non si potrebbe, ad esempio
condannare per violazione all'art. 726 chi urina davanti a chi si beve
una birra al bar).
Per favorire la legge nazionale con lo scopo primario di regolamentare
la pratica del naturismo che in Italia trova interpretazioni
discordanti sulla sua liceità pensai di passare da una legge regionale
sulla valorizzazione del turismo naturista che poteva aiutare lo
sviluppo di questa nicchia con un riconoscimento ufficiale di
tale turismo anche solo locale.
La legge una volta approvata nel 2006 doveva essere portata a
conoscenza delle amministrazioni comunali da parte dell'Associazione
Naturista Emiliano Romagnola per dare le dovute informazioni sulla
forte presenza di naturisti in Europa e molti pure in Italia. Ma per
convincere i comuni normalmente disinformati a dare aree ai naturisti
l'associazione non si è mossa. (da quando ho lasciato io nel 2001 è
entrata in un grande letargo senza fine. La nuova legge regionale non
era nata per Ravenna che già ci riconosceva ufficialmente E poi il
nuovo sindaco di Ravenna subentrato ai suoi predecessori che dal 1986
ci hanno sempre sostenuti sino al 2006 ha inventato che lui non poteva
concedere l'ordinanza che riservava un'area di 500 metri ai naturisti,
concessa dai predecessori per 5 anni, perchè la legge regionale diceva
che era obbligato a mettere i sevizi igienici e che la forestale che
gestisce il parco alle spalle della spiaggia non dava alcuna
autorizzazione. Un chiaro falso pretesto con l'ANER in silenzio perchè
il comma 2 dell'articolo 3 della legge regionale non parla di servizi
igienici ma di servizi in generale che non sono neppure elencati ed i
sindaci non sono stati obbligati dalla legge a dare comunque uno
spazio.
Informo che il fatto di stare nudi dipende dal codice penale ed i
sindaci non possono autorizzare alcuna modifica del codice penale.
Per quanto riguarda la Forestale il no per i gabinetti è staio
senz'altro inventato perchè la stessa nel 1997 ci concesse, con altro
comandante, lo spazio per porre due servizi igienici e ritengo che la
decisione avversa sia stata data semplicemente per il fatto che questa
autorità ed il nuovo sindaco erano antinaturisti. Il Comandante della
forestale poi, anno scorso, in primavera ci innondò di denunce (mai
successo in passato) per "atti contrari alla Pubblica decenza" che
finirono dopo una sentenza di archiviazione della magistratura di
Ravenna e non per merito di qualche terzo..
Le persecuzioni verso i naturisti hanno avuto modo di svilupparsi anche
per merito dell'associazione ANER che ha sempre dormito od avuto
reazioni ridicole con la presenza di rari sostenitori e fuori tempo. od
ignorato il probema naturista o diffuso notizie errate alla stampa..
Ed ancora nelle file naturiste fra i pochi (meno di una decina che
intervengono nei vari forunm naturisti) quelli che sono più ascoltati
dicono cose che spesso non corrispondono al vero ed al massimo
difendono i diritti dei naturisti inviando nelle grandi occasioni, una
semplice mail che a me pare troppo poco. |
RISTRUTTURAZIONE
PINETA CON CACCIATA NATURISTI ?
Dal sito http://amicidellabassona.wordpress.com
della nuova associazione "AMICI DELLA BASSONA" di cui
faccio parte segue poi la seguente risposta
Egr. Gruppo Consigliare
PROPOSTA PER LA SPIAGGIA NATURISTI DELLA BASSONA,
LIDO DI DANTE (RA)
Siamo il gruppo di NATURISTI “AMICI DELLA BASSONA” ormai
noti per la raccolta di firme (1.963 firme), inviate al Ministro Dott.
MARIO CATANIA, contro il comportamento della Forestale che comminava
multe a chi stava semplicemente nudo.
A tale iniziativa ne sono poi seguite altre, a
sostegno del nudismo alla BASSONA e, successivamente all’incendio della
pineta, a sostegno della ricostruzione della stessa, mantenendo
fruibile la spiaggia. Siamo stati i primi e per parecchio tempo gli
unici, a realizzare una raccolta fondi per la ricostruzione della
pineta; fondi che sono stati in parte versati sul conto corrente del
Comune e parte sono in attesa di destinazione, visto che il Sindaco (ed
ora tutto il Consiglio Comunale) avrebbe ormai deciso per la chiusura
di quasi tutta la spiaggia frequentata dai naturisti, cosa, secondo lui
(e secondo il Consiglio) necessaria per i lavori di ricostruzione,
senza tenere in nessuna considerazione i messaggi arrivati al sito
contrari a tale atto (quasi gli unici).
Ad una attenta lettura del Vostro documento, ci sembra
innanzitutto che siate diventati tutti tecnici in ricostruzioni di
pinete tanta è la precisione delle indicazioni fatte (cerchiamo
magari di costituire una commissione tecnica seria!), poi di
evidenziare un perfetto allineamento alle posizioni del Sindaco, senza
nessun rilievo critico. Prendiamo atto che quantomeno è stata eliminata
la parte relativa al turismo “EQUIVOCO”; presente nel documento
precedente, ma se è vero che spiaggia e pineta sono un “unicum” dal
punto di vista naturalistico, non lo sono dal punto di vista della
fruizione; la cosiddetta pressione antropica non ha mai recato nessun
danno ne alle dune ne alla spiaggia, semidistrutte invece entrambe
dalle mareggiate, il “fratino” lo abbiamo già protetto con sacrificio.
Vi preoccupate di salvaguardare l’economia dei campeggi,
e tutte le altre aziende di Lido di Dante? Ci spiace dirlo ma anche Voi
come il Sindaco state sfruttando l’incendio per fare una guerra ai
naturisti, il vostro documento e’ il frutto principalmente delle
posizioni dei consiglieri Ancisi e Minichini, gongolanti per il
risultato ottenuto, con l’aiuto (insperato per loro) della consigliera
Savorelli (che bella alleanza politica!!). Vi dovete rendere conto che
se ci cacciate “con l’acqua sporca (che nelle vostre intenzioni saremmo
noi) buttate via anche il bambino (che, cercate di capirlo una volta
per tutte, è l’economia della località Lido di Dante)”.
Senza i nudisti più di metà dei negozi, ristoranti,
agenzie ecc. saranno costretti a chiudere definitivamente. Sappiamo
tutti che il nudismo porta qualche migliaio di persone, mentre il
turismo naturalista DA SOLO ne porta qualche decina (o immaginate
schiere di pullman con centinaia di alunni, persino delle materne, e di
persone che si affollano a vedere la pineta accompagnate da studenti
“ciceroni” che si mettono in fila a decine per svolgere tale compito).
Tenete presente che la presenza dei nudisti si è già dimezzata con le
multe della forestale e l’attuale riduzione della spiaggia fruibile e
che tale situazione ha già messo in difficoltà parecchi esercizi della
zona.
QUINDI SAPPIATE QUALE SARA’ IL RISULTATO DELLE VOSTRE
SCELTE.
Avete deciso che il futuro di Lido di Dante sarà per
un turismo naturalistico, immaginiamo congrande felicità degli
operatori del luogo, per nulla consultati. E pensare che con
capacità di dialogo e confronto, senza mal di pancia moralistici, la
soluzione è così semplice ed evidente a tutt,i ed in parte presente
nelle nostre precedenti proposte. Basterebbe infatti:
-Prima di tutto, rinforzare sto benedetto ARGINE
RETRODUNALE (cerchiamo di sbrigarci, il mare è già entrato nella pineta
e in paese, se succede ancora addio ricostruzione della pineta e povero
lido di dante), magari con gabbie di pietrame coperte da sabbia che
così dura un po’ di più.
-E’ necessario indirizzare chi accede alla spiaggia in
modo che non disturbi la pineta, allargando e migliorando lo stradello
di accesso proveniente dal Camping Classe.
-Tra lo stradello lungomare di accesso alla spiaggia
(almeno quella rimasta dopo la riduzione) e la pineta, bisogna
decidersi a realizzare una delimitazione che (come dite voi) non sia
impattante ma nemmeno attraversabile e valicabile.
-Anche le dune vengano ricostruite e protette
ripristinando e rinforzando la siepe retrodunale, creando 5 o 6
passaggi delimitati di accesso alla spiaggia (in numero sufficiente
perché vengano utilizzati e non ignorati) e posizionando, tutti i
cartelli del caso per il rispetto delle dune stesse.
Sia comunque chiaro che percorreremo tutte le vie
possibili, anche a livello legale, perché la spiaggia rimanga fruibile.
DISTINTAMENTE “AMICI DELLA BASSONA”
Sabato 24 novembre a Ravenna si è tenuto un convegno organizzato dalla forestale
avente come tema la conservazione della Pineta.nel quale il Dr Nobili
Responsabile della Biodiversità di Punta Marina ha parlato del
problema della delimitazione della spiaggia della Bassona..
E' seguita nei giorni successvi la
seguente
lettera degli"Amici della Bassona inviata agli interessati: Gruppi
consiliari, Comitato cittadino, Confesercenti ed a tutti i
media.di Ravenna:
- 29 Novembre 2012
LETTERA APERTA AL SIG.
SINDACO E AL DOTT. NOBILI DELLA GUARDIA FORESTALE
Il Convegno del 24 Novembre ha trattato in modo scientifico e
approfondito la situazione
della “PINETA RAMAZZOTTI” a Lido di Dante, ma ci pare che tutto questo
abbia avuto poco o
nulla seguito nelle decisioni finali su come ricostruire la Pineta
Alcuni quotidiani hanno dato conto del convegno senza peraltro fare il
minimo cenno sui
contenuti riportando pedissequamente la posizione del sindaco, che tra
l’altro ha parlato solo 5
minuti per ringraziare e salutare relatori i convenuti.
Il problema della delimitazione della spiaggia è stato illustrato dal
dott. Giovanni Nobili
Capo Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Punta Marina che a
quanto pare ha deciso per tutti
cercando di mediare tra le varie posizioni.
Le conclusioni sono le seguenti, tenuto conto che la parte della
spiaggia piu’ vicino a Lido di
Dante è frequentata da non nudisti:
Cambio
di dirigenti nel Corpo Forestale della Provincia di Ravenna
I vertici del Corpo Forestale dello Stato nella scorsa primavera, dopo
oltre sei anni trascorsi a Ravenna, hanno deciso che il Primo Dirigente
tFSP Dottor Gianpiero Andreatta, attualmente Comandante Provinciale di
Ravenna (resposabile, in quel periodo, delle denunce indiscriminate
verso i naturisti poi archiviate dal GIP), in data 17 settembre,
cedesse il Comando al Primo Dirigente Dottor Giovanni Naccarato,
attualmente Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di
Forlì – Cesena.
Il sottoscritto, assieme ad altri due esponenti della nuova
associazione naturista "Amici della Bassona" costituitasi il 16
settembre 12, ieri pomeriggio, 9 ottobre, ha
voluto incontrato il nuovo Comandante della provincia di Ravenna Dr.
Giovanni Naccarato.
Lo scopo dell'incontro era quello di portare il benvenuto degli "Amici
della Bassona" ed in particolare per me che già avevo avuto rapporti di
reciproco rispetto dalla metà degl'anni 90 sino alla fine della mia
presidenza all'ANER nel 2001 per il fatto che allora aveva
un'importante incarico nella forestale presso l'Ufficio di Punta Marina
(Ravenna) ed inoltre di parlargli delle problematiche attuali che
vedono, da parte di alcuni: Sindaco e duo Ancisi-Minichini ad esempio,
la presenza naturista come una grave calaminità .
Col Dr. Naccarato noi naturisti siamo sempre stati in ottimi rapporti e
nel 1997 fu favorevole alla posa temporanea di due servizi igienici
nella pineta alle spalle della spiaggia e nel 99 ci concesse pure
l'utilizzo di uno spazio nella pineta conmprensivo del capanno della
forestale per potter organizzare l'allora tradizionale pranzo dei
naturisti del giorno di ferragosto. Abbiamo espresso le nostre opinioni
e proposte costruttive sulle problematiche che riguardano la questione
naturista per un futuro che sia, come è stato in passato, di reciproco
rispetto e senza discriminazioni verso la minoranza naturista.
Il Comandante Naccarato ha dimostrato
un'ampia apertura che sono sicuro verrà certamente confermata dai fatti.
Fidenzio
SPIAGGIA A DISPOSIZIONE DEI NUDISTI (ma non solo) nel 2012 prima del 15
Luglio
(delimitazione a protezione della nidificazione del Fratino )
mt. 1.000
SPIAGGIA A DISPOSIZIONE DEI NUDISTI (ma non solo) nel 2012 dopo il 15
Luglio
(delimitazione spostata dopo il termine della nidificazione)
mt. 1.400
SPIAGGIA A DISPOSIZIONE DEI NUDISTI (ma non solo) in caso di attuazione
del piano
(si veda la piantina allegata)
mt. 400
Pur ammettendo che tale delimitazione è ben maggiore di quella
auspicata dal Sig. Sindaco,
il tratto di arenile a disposizione verrebbe più che dimezzato rispetto
all’attuale.
Stimando che per ogni 100 mt di spiaggia possano essere presenti di
100-150 persone, la
presenza finale sui suddetti 400 mt. Sarebbe di 400-600 persone,
peraltro piuttosto “compresse”:
Turisti Nudisti presenti prima di ogni delimitazioni 2000 - 3000
Turisti presenti dopo la delimitazione fino al 15 Luglio 1000 - 1500
Turisti presenti dopo la delimitazione dopo il 15 Luglio 1400 - 2100
Turisti presenti in caso di attuazione del piano Nobili 400 - 600
La crisi di presenze era già stata avvertita dalle varie attività di
Lido di Dante fin dalle prime
delimitazione. Successivamente, durante il periodi delle multe il calo
di presenze è stato drastico,
con una modesta ripresa dell’economia alla fine delle multe, anche se
non ai livelli precedenti.
Con l’attuazione di questo piano, che speriamo vivamente che non
avvenga, Lido di Dante
riceve la mazzata definitiva. Molte attività si preparino pure a
chiudere.
Aggiungiamo alcune considerazioni che peraltro erano già state da noi
indicate in precedenti
comunicati:
La protezione della flora e della fauna, in particolare del famoso
Frattino ci pareva già
ampiamente realizzata con le delimitazioni intervenute nel 2011-2012.
Non abbiamo sentito, da nessuno dei partecipanti, motivazioni
ecologiche che giustifichino
una ulteriore drastica riduzione come quella della “proposta Nobili”.
Abbiamo, a più riprese, suggerito come separare, in modo semplice e
ragionevole, il flusso
dei turisti della spiaggia da quello della pineta e su come meglio
proteggere le dune.
Concludiamo pertanto chiedendo che le delimitazioni proposte vengano
riviste e
vengano mantenute quelle attualmente esistenti, già molto ridotte
DISTINTAMENTE
“AMICI DELLA BASSONA”
P.S. RITENIAMO INOLTRE VERGOGNOSO CHE L’ARGINE RETRODULANE, NEL PUNTO
IN CUI
LA MAREGGIATA HA INVASO LA PINETA, SIA ANCORA COM’ERA PRIMA
La mappa proposta da Nobili
il Dr. Nobili (Responsabile della
Biodiversità di Punta Marina della Forestale) per rinnovare le nostre
proposte sulla prospettata chiusura di parte della spiaggia che non ci
trova d'accordo e vorremmo fosse lasciata almeno com'era quest'anno
sino al 15 luglio.
L'incontro con Nobili è andato abbastanza bene, lui e'
abbastanza disponibile, ma certo non ci dara' tutto quello che chiediamo
Vorrebbe un documento firmato da tutti i coinvolti, Comitato cittadino,
Noi, Aner, Confesercenti, ecc.
Vedremo se si arriverà a questo documento comune che potrebbe essere
molto importante per l'interes
Cambio
di dirigenti nel Corpo Forestale della Provincia di Ravenna
I vertici del Corpo Forestale dello Stato nella scorsa primavera, dopo
oltre sei anni trascorsi a Ravenna, hanno deciso che il Primo Dirigente
tFSP Dottor Gianpiero Andreatta, attualmente Comandante Provinciale di
Ravenna (resposabile, in quel periodo, delle denunce indiscriminate
verso i naturisti poi archiviate dal GIP), in data 17 settembre,
cedesse il Comando al Primo Dirigente Dottor Giovanni Naccarato,
attualmente Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di
Forlì – Cesena.
Il sottoscritto, assieme ad altri due esponenti della nuova
associazione naturista "Amici della Bassona" costituitasi il 16
settembre 12, ieri pomeriggio, 9 ottobre, ha
voluto incontrato il nuovo Comandante della provincia di Ravenna Dr.
Giovanni Naccarato.
Lo scopo dell'incontro era quello di portare il benvenuto degli "Amici
della Bassona" ed in particolare per me che già avevo avuto rapporti di
reciproco rispetto dalla metà degl'anni 90 sino alla fine della mia
presidenza all'ANER nel 2001 per il fatto che allora aveva
un'importante incarico nella forestale presso l'Ufficio di Punta Marina
(Ravenna) ed inoltre di parlargli delle problematiche attuali che
vedono, da parte di alcuni: Sindaco e duo Ancisi-Minichini ad esempio,
la presenza naturista come una grave calaminità .
Col Dr. Naccarato noi naturisti siamo sempre stati in ottimi rapporti e
nel 1997 fu favorevole alla posa temporanea di due servizi igienici
nella pineta alle spalle della spiaggia e nel 99 ci concesse pure
l'utilizzo di uno spazio nella pineta conmprensivo del capanno della
forestale per potter organizzare l'allora tradizionale pranzo dei
naturisti del giorno di ferragosto. Abbiamo espresso le nostre opinioni
e proposte costruttive sulle problematiche che riguardano la questione
naturista per un futuro che sia, come è stato in passato, di reciproco
rispetto e senza discriminazioni verso la minoranza naturista.
Il Comandante Naccarato ha dimostrato
un'ampia apertura che sono sicuro verrà certamente confermata dai fatti.
Fidenzio
Informo che pure all'inizio del mese
di dicembre 2012 per un ulteriore
scambio di opinioni una delegazione dell'associazione 2Amici
della
Bassona" ha incontrato il Dr. Nobili (Responsabile della Biodiversità
di Punta Marina della Forestale) per rinnovare le nostre proposte sulla
prospettata chiusura di parte della spiaggia che non ci trova d'accordo
e vorremmo fosse lasciata almeno com'era in questi ultimi 3anni sino al
15 luglio.
L'incontro con Nobili è stato fruttuoso: e' abbastanza disponibile, non
è certo che ci dara' tutto quello che chiediamo ma abbiamo buone
speranze.
Vorrebbe un documento firmato da tutti i coinvolti, Comitato cittadino,
Noi, Aner, Confesercenti, eccetera.
Vedremo se si arriverà a questo documento comune che potrebbe essere
molto importante per l'interesse di tutti. |
 |
Cambio
di dirigenti nel Corpo Forestale della Provincia di Ravenna
I vertici del Corpo Forestale dello Stato nella scorsa primavera, dopo
oltre sei anni trascorsi a Ravenna, hanno deciso che il Primo Dirigente
tFSP Dottor Gianpiero Andreatta, attualmente Comandante Provinciale di
Ravenna (resposabile, in quel periodo, delle denunce indiscriminate
verso i naturisti poi archiviate dal GIP), in data 17 settembre,
cedesse il Comando al Primo Dirigente Dottor Giovanni Naccarato,
attualmente Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di
Forlì – Cesena.
Il sottoscritto, assieme ad altri due esponenti della nuova
associazione naturista "Amici della Bassona" costituitasi il 16
settembre 12, ieri pomeriggio, 9 ottobre, ha
voluto incontrato il nuovo Comandante della provincia di Ravenna Dr.
Giovanni Naccarato.
Lo scopo dell'incontro era quello di portare il benvenuto degli "Amici
della Bassona" ed in particolare per me che già avevo avuto rapporti di
reciproco rispetto dalla metà degl'anni 90 sino alla fine della mia
presidenza all'ANER nel 2001 per il fatto che allora aveva
un'importante incarico nella forestale presso l'Ufficio di Punta Marina
(Ravenna) ed inoltre di parlargli delle problematiche attuali che
vedono, da parte di alcuni: Sindaco e duo Ancisi-Minichini ad esempio,
la presenza naturista come una grave calaminità .
Col Dr. Naccarato noi naturisti siamo sempre stati in ottimi rapporti e
nel 1997 fu favorevole alla posa temporanea di due servizi igienici
nella pineta alle spalle della spiaggia e nel 99 ci concesse pure
l'utilizzo di uno spazio nella pineta conmprensivo del capanno della
forestale per potter organizzare l'allora tradizionale pranzo dei
naturisti del giorno di ferragosto. Abbiamo espresso le nostre opinioni
e proposte costruttive sulle problematiche che riguardano la questione
naturista per un futuro che sia, come è stato in passato, di reciproco
rispetto e senza discriminazioni verso la minoranza naturista.
Il Comandante Naccarato ha dimostrato
un'ampia apertura che sono sicuro verrà certamente confermata dai fatti.
Fidenzio |
Animali nello
zoo o successo?
Dal blog di Alessandro Nagni (AlePina) del
Comitato Direttivo ANER riporto queststa notizia:" L'ANER in giornata
19/05/2012 si è incontrata con il Consigliere Regionale Franco
Grillini, già noto per la proposta di legge sulla Depenalizzazione
della pratica del naturismo e disciplina delle strutture
turistico-ricreative riservate ai naturisti, del 28 Aprile 2006.
Incontro positivo, attraverso il quale si è fatto un riassunto della
situazione sulla spiaggia del Lido di Dante.
Il Presidente Avv. J.P. Marcacci preparerà una relazione completa dei
fatti accaduti finora a discapito dei naturisti, commercianti e turisti
stranieri colpiti dalle iniziative della Forestale....".
---------------------------------
Da un sito della Regione Emilia Romagna alla pagina "Tutti i comunicati stampa" del
19/06/2012 12:50
TURISMO. GRILLINI (IDV)
FAVORIRE TURISMO NATURISTA, NO A DIVIETI ALLA ‘BASSONA’
(RA). MELUCCI: TROVEREMO LA SOLUZIONE
Franco
Grillini dell’Idv, insieme alla collega Liana Barbati,
è sceso in campo a favore del turismo naturista, che, nel corso degli
anni, si è sviluppato e radicato nella spiaggia ‘Bassona’ del Lido di
Dante (Ra).
Grillini ha rivolto un’interrogazione a risposta immediata
all’assessore regionale al turismo, Maurizio Melucci,
denunciando il fatto che l’attuale amministrazione comunale ravennate
non ha autorizzato la destinazione di quest’area alla pratica del
naturismo, adducendo, come motivo ostativo all’autorizzazione, la
mancanza di servizi igienici, la cui realizzazione sarebbe tuttavia
preclusa dal carattere demaniale della spiaggia ‘Bassona’ e dalla
relativa normativa vincolistica (falso, dico io, Fidenzio Laghi, perche
la legge regionale sulla" Valorizzazione della pratica naturista" non
vieta nulla: clicca per
leggere la legge) .
L’esponente dell’Idv, citando la manifestazione organizzata a Ravenna
sabato scorso, 16 giugno, da praticanti del turismo naturista “contro
l’ostilità della nuova amministrazione comunale” nei loro confronti, ha
stigmatizzato anche le “operazioni di polizia” messe in atto alla
‘Bassona’ “per infastidire o ostacolare chi pratica questo turismo”.
Grillini ha ricordato che la L.r. 16/2006 (Valorizzazione del turismo
naturista) riconosce, valorizza e tutela questo tipo di turismo e che
il Consiglio comunale di Ravenna, contrariamente all’atteggiamento
“ingiustificatamente e illegittimamente restrittivo”
dell’amministrazione locale, ha approvato, il 30 novembre 2010, un
ordine del giorno in cui si invitavano sindaco e giunta a collocare
nella zona della ‘Bassona’ un’oasi di turismo naturista o a valutare
opportunità per dare risposta a un filone turistico fondamentale per
l’eterogeneità dell’offerta ravennate.
LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE MAURIZIO MELUCCI
La Regione, in accordo con il Comune di Ravenna,
ritiene necessario - ha replicato Melucci - prendere in considerazione
un nuovo confronto con gli enti preposti per dare una risposta positiva
al problema e per giungere a una soluzione che garantisca i servizi
come previsto dalla legge regionale, nel rispetto ambientale della
zona. Altro obiettivo quello di completare l’iter legislativo
previsto dalla l.r. 16, con l’emanazione del regolamento che definisca
le caratteristiche tecniche delle aree dedicate a questo turismo.
Melucci ha poi spiegato che l’area in questione è Riserva naturale
dello Stato, è parte della Rete natura 2000 e ha come organismo di
gestione il Corpo forestale dello Stato.
Negli anni dal 2000 al 2006 - ha aggiunto - il sindaco di Ravenna emise
un’ordinanza per regolare la pratica del naturismo sulla spiaggia del
Lido di Dante, ma, successivamente, l’ordinanza non fu più emanata per
mancanza dei requisiti previsti proprio dalla L.r. 16, che individua
infatti spazi ben precisi, tempi e modalità della pratica legale del
naturismo.
In seguito all’emanazione di questa legge, ha detto ancora Melucci, il
Corpo forestale dello Stato-Ufficio territoriale per la biodiversità di
Punta Marina (Ra) espresse parere negativo rispetto all’installazione
di servizi igienici sulla spiaggia o nell’immediato retroduna con
motivazioni di tipo ambientale.
Per questo motivo, dall’estate 2007 l’area non è stata più adibita a
questa pratica, per l’impossibilità di “costruire” i servizi previsti
dalla norma. Di conseguenza, fin dall’anno 2008, furono collocati agli
ingressi principali della riserva cartelli, in diverse lingue, per
vietare il turismo naturista nell’area e per precisare le pene a cui
sarebbe stato sottoposto chi avesse contravvenuto agli articoli del
codice penale citati (art. 527: atti osceni; art. 726: atti contrari
alla pubblica decenza).
La mancanza delle necessarie autorizzazioni ambientali hanno quindi
reso impossibile la realizzazione di un’area destinata al turismo
naturista alla spiaggia della ‘Bassona’ nonostante la “chiara volontà”
della Regione, con la legge 16, e del comune di Ravenna in tal senso.
LA REPLICA DI GRILLINI: L’ASSESSORE HA
DETTO COSE POSITIVE
L’assessore ha detto cose positive - ha replicato
Grillini - ma serve anche una legge nazionale sul naturismo, che, pur
essendo una pratica comune ai paesi del Mediterraneo, solleva problemi
proprio in Italia. L’esponente dell’Idv ha anche ricordato che questo
tipo di turismo è assolutamente rispettoso dell’ambiente e che il Corpo
forestale dello Stato dovrebbe essere “più tollerante” e non ricorrere
a un “vecchio rottame” come l’art. 726 del c.p. “che dovrebbe essere
cancellato”. Di qui, l’appello alla Regione di non trascurare alcun
settore turistico e in particolare quello naturista. (AC).
-----------------------------------------------------------------------
Segue la delibera della
Giunta della Regione Emilia Romagna datata 16 luglio 2012 avente per
oggetto:
"DEFINIZIONE DELLE
CARATTERISTICHE TECNICHE DELLE RECINZIONI DELLE AREE DESTINATE
ALLA PRATICA DEL NATURISMO" (clicca per
vederla).
Quanto
ottenuto da Grillini e dall'ANER mi pare ridicolo e peggiorato di molto
la situazione esistente precedentemente perchè i naturisti
a
differenza di prima della delibera che non obbligava nessuna recinzione
ora devono essere chiusi in un recinto che esclude i 5 metri
della
battigia con una recinzione alta s sino a 1.50 metri dando la
possibilità ai chi passeggia di fianco di ammirare gli eventuali
animali presenti nello zoo. |
kkkkkkkkkkkkk
|
 |
Lettera ai media sulla Rigenerazione
della Pineta Ramazzotti
In
seguito alle varie proposte avanzate da varie autorità locali, ed in
particolare il Sindaco di Ravenna Matteucci che mi sembrano per lo più
pretestuose, su come procedere per la rigenerazione della Pineta
Ramazzotti in gran parte distrutta dall'incendio dello scorso 19 luglio
12 ho inviato una lettera ai media locali per esprimere la mia opinione
in proposito e porre domande.
Solo la " VOCE di Romagna" nella pagina delle "lettere &commenti"
ha ieri, 29 agosto 12, pubblicato una parte della mia lettera
escludendo molte altre da me ritenute fondamentali per esprimere
adeguatamente il mio pensiero.
Seguono i links:
lettera
originale e lettera
pubblicata da "LA VOCE"

|
Attendere prima di condannare
Per gli incendi accaduti
negl'ultimi mesi nella Pineta di Classe ed alla Bassona a Lido di Dante
alcune personalità e politici pensano, a mio parere, un po' troppo alla
eventualità che sia stata provocata dai naturisti. Ho, per questo
motivo inviato una lettera a "LA VOCE di Romagna" che oggi: 21 luglio
12, a pubblicato interamente col titolo" Non scaricare la colpa sui
nudisti"-
Questo il
testo:
" Egr.
Direttore come essere umano e naturista sono fortemente
addolorato per il grave danno avvenuto in seguito ad un ennesimo
incendio che ha distrutto un'ampia parte della Pineta Ramazzoti di Lido
di Dante che ha fatto seguito a meno di un mese a quello accaduto nella
zona sud della pineta confinante con Lido di Classe.
Mi risulta che non siano ancora state definite con certezza quali siano
le cause dell'incendio anche se ci sono indizi che fanno ritenere il
fatto come colposo.
Se effettivamente la causa fosse dolosa ritengo che sino ad una
condanna definitiva della Magistrtatura non si possa colpevolerizzare
nessuno e tutti i cittadini di questo mondo potrebbero essere
colpevoli: dal Sottoscritto sino ad Andreatta.
Non si può e giudico, a mio giudizio, grave quanto ha affermato il comandante della
Forestale dell’Emilia-Romagna, Giuseppe Giove, lo scorso 11
luglio alla presentazione del nuovo Piano regionale di prevenzione agli
incendi boschivi, Stando a quanto riportato dai media l'ultimo incendio
doloso nel ravennate
potrebbe essere
il frutto delle polemiche sulla spiaggia dei nudisti e
aggiunge "è una strana
coincidenza che nei lidi ravennati (Lido di Classe, ndr) sia andata a
fuoco la pineta, proprio in un periodo di polemiche”, riguardo la
presenza dei naturisti...."
Questo infausto giudizio, fatto seguito al comportamento, a mio
parere scorretto, della forestale Ravennate con le numerose denunce ad
oltranza per cacciare i naturisti dalla Bassona potrebbe aver scateneto
l'ira di qualcuno (non certamente naturista ma frequentatore dell'area
naturista) e spinto a commettere un atto incivile contro tutta la
collettività.
Ma per i motivi più disparati tutti possono essere tutti colpevoli: a
partire da chi è un tessile fondamentalista, o nessuno ! ".
|

|
Antistorica e anticostituzionale
sentenza della Cassazione
sentenza del 18.7.12 emessa dalla
sezione III
Con la sentenza n° 28990 del 18 luglio 2012 la sezione III della
Cassazione ha dato un verdetto in linea con la morale in parte presente
negl'anni 60.
Non si è accorta dei cambiamenti avvenuti nella società negl'ultimi
cinquant'anni dimostrati anche dalle numerose sentenze ed archiviazioni
a favore del naturismo emanate sino ad oggi: Cassazione compresa per
ben due volte nell'anno 2000 che motivavano: la n° 1765 il nudo
"addirittura sfugge a qualsiasi rilevanza penale se è inserita in un
contesto pedagogico o didattico (es. durante una lezione di anatomia o
di educazione sessuale) ovvero in particolari contesti settoriali (per
es. di tipo naturista o salutista) e la n°3557 "E' evidente che non può
considerarsi indecente, ad esempio, la nudità integrale di un modello o
di un artista in un'opera teatrale o cinematografica, ovvero in un
contesto scientifico o didattico, o anche di un naturista in una
spiaggia riservata ai nudisti o da essi solitamente frequentata.
La Cassazione con la sentenza 28990/2012 afferma che sono ammessi i
bagnanti senza costume solo "nella particolare situazione di campi di
nudisti, riservata a soggetti consenzienti, ma non in luoghi pubblici o
esposti al pubblico" e contraddice totalmente quanto affermato nelle
numerosissime sentenze emesse, non solo dalla Cassazione nell'anno 2000
ma nella quasi totalità delle sentenze emesse dagl'anni 70-
Non è, per caso, che la maggioranza dei giudici della III sezione della
Suprema Corte oggi abbiano espresso un loro giudizio personale e non il
cosiddetto "senso comune del pudore"?
Ebbene anche se contraria alla libertà Costituzionale della minoranza
naturista questa sentenza non farà giurisprudenza ma aumenterà la
mancata certezza del diritto di cui noi naturisti siamo vittime. A
parità di situazioni in cui il nudo del naturista fosse denunciato
potrà poi avere la sua posizione archiviata oppure condannato ad una
multa dal Giudice di Pace od assolto oppure essere condannato od
assolto dalla Cassazione: e questo non mi pare giusto in un Paese
civile!
A mio parere i naturisti dovrebbero rispondere chiedendo una chiara
legge sul naturismo presentata da parlamentari facenti parte di tutti i
gruppi parlamentari attraverso una pubblica manifestazione in Piazza
Montecitorio o se sufficiente una circolare interpretativa dell'art.
726 del codice penale da parte del Ministro Paola Severino.
Questa volta i naturisti, i forum o le associazioni si muoveranno? |
|
Un plauso alla Procura della
Repubblica: la giustizia trionfa!
26.06.12
Da alcune settimane alle voci che riferivano delle avvenute
archiviazioni da parte Giudice di Pace alle richieste in
tal senso
arrivate dalla Procura della Repubblica di Ravenna ai primi naturisti
denunciati per la presunta violazione dell'art. 726 del c.p. oggi è
seguita la pubblicazione da parte di Alessandro Nagni (CD ANER) di
copia dell'originale della richiesta della Procura della Repubblica,
firmata dal sostituto Dott.ssa Monica Gargiulo, al Giudice di Pace
dell'archiviazione per un naturista denunciato lo scorso marzo con la
motivazione: " trattasi di
luogo se pure non più riservato ai naturisti è comunque un luogo
normalmente e tradizionalmente frequentato da costoro " del
Decreto di archiviazione emesso emesso dal Giudice di Paceper le
indagini preliminari Dott.ssa Maria De Rosa con la motivando "posto
che il luogo era da sempre riservato ai nudisti ".
La persecuzione verso i naturisti ha
trovato l'alt
dalla Magistratura nel tempo record di solo due mesi e speriamo
che
certe persone accettittino in futuro il libero vivere civile nel
rispetto delle leggi che per quanto riguarda i naturisti per alcuni non
bastavano neppure a chiarimento le numerose sentenze per fatti simili
emanate da numerosi giudici a vari livelli : e pure localmente e che la
voglia di persucuzione antidemocratica abbia finalmente termine.
A questi link le copie della Magistrature:
Ufficio del
Giudice di Pace di Ravenna -Procura della Repubblica: parte
1 - parte 2
Un brutto segnale dalla
Bassona
10.6.12
Oggi ho trascorso la giornata sulla
spiaggia della Bassona poco frequentata dai naturisti.
Appena arrivato: sulle 11.30, ho posato lo zaino vicino ad amici
sistemati più a nord ed ho fatto una passeggiata vestito verso sud per
vedere se incontravo persone conosciute e se c'eano naturisti in
completa nudità. Pochissime le persone nude e sparse. Ho parlato del
problema delle denunce con alcuni conoscenti e mentre parlavo con una
persona completamente nuda con la sua compagna sono apparse due Guardie
forestali che dopo poco si sono dirette verso la persona che parlava
con me che non si è rivestita mentre si rivestiva la sua compagna.
Hanno chiesto i documenti al naturista nudo e mentre lui li cercava fra
le sue cose io ho detto le mie opinioni alle due Guardie che secondo me
stavano commettendo un abuso, che si comportavano in modo scorretto per
il fatto che il loro superiore ben sapeva che il nudo naturismo non è
reato stando alle numerose sentenze assolutorie (mia compresa) ed
altro. Mentre le guardie procedevano nella stesura del, ritengo,
verbale, si sono avvicinate una ventina di persone in costume ad
assistere al fatto.
A
questo punto ho invitato i presenti a mettersi completamente nudi
perchè solo con risposte di questo tipo si poteva fare in modo che la
persecuzione nei nostri confronti terminasse: facendo lavorare tutto il
giorno le Guardie forestali per i verbali che invitevamo a scrivere in
modo corretto con le nostre dichiarazioni. Creando una situazione che
avrebbe dato molto lavoro pure alla Procura della Repubblica e forse da
questa un'indagine per accertare che nel comportamento della Forestale
non esistessero gli estremi di un abuso di atti d'ufficio. Ho inoltre
informato che il rischio per noi era minimo e si poteva, nel peggiore
dei casi, rischiare di pagarte una piccola ammenda o per chi voleva
difendere maggiormente i suoi diritti andare al processo che, si
poteva, ritengo, fare tutti assieme in un unico dibattimento.
Ebbene dopo molte insistenze ci siamo spogliati solo in tre dando una
ulteriore prova che pochissimi sono veramente interessati a continuare
la nudità integrale alla Bassona ed i comportamenti della forestale
trovano facile successo.
Visto che la forza non c'era per una azione comune ci siamo di nuovo
rivestiti mentre le Guardie continuavano con la scrittura del loro
verbale .
Poi c'è stata una piccola discussione fra alcuni naturisti appena
aggiuntasi e nudi e le Guardie forestali con la conclusione che queste
se ne sono andate senza dare alcuna copia del verbale (sarebbe
obbligatorio) alla persona sorpresa nuda. .
Segnalo che sul campo continua ancora l'assenza dell'ANER! |
Una speranza
per il ritorno alla normalità alla BASSONA
Un amico naturista molto presente in spiaggia che a
titolo personale si da veramente molto da fare per la nostra idea ci
lascia sperare in positivo con un ripensamento della forestale dopo
l'assemblea di Lido di Dante dello scorso 5 maggio 12:
" Cronaca breve di una splendida giornata di sole e
mare (sabato 12 maggio) alla nostra beneamata Bassona.
Eravamo ,sabato 12 , circa un
migliaio di nudi naturisti di ambo i sessi (anche il Carlino
Ravenna scrive questo in due belle paginate a nostro sostegno). La
"polizia "Forestale ha fatto una comparizione sulle 10 di mattina, ha
messo un lieve allarme nei pressi dove girovagano,poi se ne sono
andati. Nessuna denuncia come succede da una settimana. Ogni tanto si
intravedono ad occhieggiare dietro i cespugli. I nudi son ben evidenti
e loro rinculano. Venerdi una simpatica signora di Brescia decana della
Bassona gli è andata incontro e gli ha detto."Voi dovete andare oltre
a controllare l'uccellino di
mare(il fratino)che agli uccelli di spiaggia ci pensiamo noi."
Siamo, stati assieme ad un
sole dolcemente ventato a 30°fino alle ore 18.Le bandiere basse
dell'ANER non garrivano all'incrocio dei venti,un "ente inutile" come
l'OMNI ,unici e notati assenti tra gli indomiti e coraggiosi mille
naturisti".
|
Nuova e gravissima
persecuzione antinaturista alla Bassona
Ho avuto notizia che dal Week end 23-24 marzo
2012 sono iniziate, da parte delle guardie forestali comandate dal
Comandante provinciale della forestale di Ravenna Gianpiero
Andreatta, numerose denunce contro i nudo-naturisti che ufficialmente
frequentano la spiaggia della Bassona per la presunta violazione
dell'art. 726 del c.p.(Atti contrari alla pubblica decenza).
Ritengo una chiara persecuzione
perchè è avvenuta dopo che nel 1986 i naturisti iniziarono a
frequentare la spiaggia nord della Bassona prospiciente il Camping
Classe e dopo il parere favorevole delle autorità locali: compresa la
Giunta regionale dell'Emilia Romagna. Ed inoltre dopo la sentenza
assolutoria " perche il fatto non sussiste" emessa nel novembre 1995
dal pretore di Ravenna Dr.ssa Donatella di Fiore nei confronti del
sottoscritto e di un amico che erano stati denunciati assieme ad altri
40 naturisti che accettarono di pagare un'ammenda.
Le denunce avvennero dopo ben 8 anni
che si praticava il nudo-naturismo e dopo che i Carabinieri ci avevano
tutelati per anni. Una seconda sentenza assolutoria è avvenuta da parte
del Giudice di Pace di Ravenna appena 4 anni fa (maggio 2008) in
seguito alla denuncia da parte di 2 guardie forestali ad un naturista
che prendeva il sole nudo alla Bassona in compagnia della moglie (lei
non denunciata). Ed inoltre c'è stata l'archiviazione ad una denuncia
per "Atti contrari alla Pubblica decenza" a me destinata per essermi
posto nudo prima dello spazio dell'area riservata ai naturisti
dall'ordinanza comunale nel giugno 2004.
Aggiungo ancora che a livello
nazionale raramente abbiamo avuto sentenze a noi contrarie mentre le
assoluzioni sono state numerosissime a partire già dalla fine degl'anni
70 (
www.termecastrocaro.it/legge-nudo.htm ) e pure le statistiche hanno
confermato a larga maggioranza che gli italiani accettano il nudo
naturismo.
Ebbene dopo questi fatti non è
chiara la persecuzione del Comandante Andreatta della forestale?
Non è che Andreatta essendo favorito
dalla legge che non accetta la rivalsa verso la forza pubblica ne
approfitti sapendo che certamente vincerà sempre anche se il Giudice da
ragione ai naturisti che ricorreranno (forse pochi o nessuno per vari
motivi: economici compresi) e le spese giudiziarie saranno comunque a
carico dell'imputato e della collettività intera?
Come dobbiamo fare per difendere una
volta per tutte anche i nostri diritti costituzionali e siano
rispettati gli art.21 e 32 della Costituzione?
Il Presidente dell'ANER
(associazione da anni pseudonaturista) Marcacci anche in seguito
a questo grave persecuzione continua a non prendere iniziative
adeguate. Per esempio sul quotidiano "La Voce di
Ravenna" dello scorso 27 marzo dichiara al giornalista che
chiederà un incontro al Presidente della Provincia che c'entra ben poco
al momento e non ha chiesto, invece, un incontro al Comandante
Andreatta che ha inviato le sue guardie per un chiarimento e poi al
Prefetto di Ravenna che credo non abbia ancora ascoltato la nostra
voce. E poi come, mi pare, sempre accade quando Marcacci parla ai
giornalisti non mancano le bufale: nell'articolo citato dice anche che
a fine anni 70 a Ravenna ci sono state sentenze che sancirono la
leicità del nudo naturismo mentre mi risulta che la prima sentenza per
un nudo naturista sia stata la mia nel
1995.
Fidenzio
03-04-2012
Aggiungo alcuni articoli pubblicati
dai media:
RomagnaNOI
del 25 marzo 12 ***La voce di
Ravenna del 26 marzo 12 *** La Voce di
Ravenna del 30 marzo 12 *** il Resto del
Carlino del 31 marzo 12 con importante commento giuridico del
Vicecaporedattori Carlo Raggi
Altra
importante risposta di Carlo Raggi con intervento della Procura
Oggi 29 aprile 2012 cosa
penso?
Ho letto il post inviato ad alcuni
forum da Alessandro Nagni (Alepina) lo scorso 27 aprile per conto del
vicepresidente ANER (chissà perchè non lo invia personalmente?) che, mi
pare di capire, il Prefetto di Ravenna non ha, dopo tanto tempo,
incontrato la delegazione composta da alcuni commercianti e dallo
stesso vicepresidente Aner che lo scorso 5 aprile incontrarono il
vicario del Prefetto: il Prefetto era assente per ferie. E si invitano
nuovamente i naturisti ad inviare delle mail in Prefettura per
richiedere ancora un incontro con il Prefetto ed il Dr. Nobili della
forestale responsabile dell'Ufficio della Biodiversità di Punta Marina.
Lo scorso mese di ottobre Alepina, io ed un altro naturista molto
attivo in passato, incontrammo il Dr Nobili dopo alcuni articoli non
chiari apparsi sulla stampa locale per chiedere come stavano
esattamente le cose. In poche parole il Dr. Nobili ci disse che avrebbe
gradito un riconoscimento ufficiale da parte dell'amministrazione
comunale per non rischiare denuncie da parte della forestale per il
nostro stato di nudità. A mio parere, lo scorso inverno, occorreva
organizzare incontri con varie autorità pubbliche sia direttamente e
sia con tavole rotonde ed altre forme ed iniziative per informare la
pubblica opinione sul diritto al rispetto della minoranza naturista. Lo
avevo detto pure ad Alepina ma non è stato fatto nulla e ci siamo
trovati a fine aprile con l'arrivo delle denunce da parte della
Forestale. Personalmente non posso prendere iniziative di una certa
importanza per il fatto che le mie condizioni fisiche di grave sordità
non me lo consentono ma avrei volentieri aiutato al massimo chi avesse
avuto voglia di fare.
Non escludo che la decisione d'intervenire con le denunce ai naturisti
sia stata decisa già anno scorso da parte del comandante provinciale
della forestale Andreatta, dal sindaco di Ravenna e dal Prefetto. Il
dr. Nobili potrebbe aver declinato la responsabilità di chiedere alle
sue guardie d'intervenire e di conseguenza il dr. Andreatta abbia preso
la scorretta iniziativa. il Prefetto Corda in carica dal gennaio dello
scorso anno che non è mai stato incontrato dall'ANER (dico ANER perche
avrebbe avuto il maggior ascolto) con lo scopo di dargli delle precise
informazioni sulla massiccia presenza naturista a Lido di Dante ed in
generale sulle nostre problematiche, ha certamente ascoltato altre
campane ed aderito alle richieste antinaturiste.
Mi pare chiaro, a questo punto, la decisione di cacciare definitamene i
naturisti visto che non reagiscono adeguatamente in loro difesa. I
nostri avversari lo sanno certamente che il naturismo non è reato e si
attaccano a delle false ragioni, ed oltre alle sentenze a livello
nazionale, lo sanno che localmente ci sono state ben due importanti
sentenze assolutorie: la mia assieme ad un amico nel 1995 e la seconda
dell'08 maggio 08 in seguito ad una denuncia per "Atti contrari alla
pubblica decenza" per un naturista sorpreso nudo dalle Guardie
Forestali nel 2007 con il dr Andreatta allora Responsabile dell'Ufficio
della Biodiversità di Punta Marina. Ed inoltre l'archiviazione ad una
denuncia per "Atti contrari alla Pubblica decenza" a me destinata per
essermi posto nudo prima dello spazio dell'area riservata ai naturisti
dall'ordinanza comunale nel giugno 2004.
Attendere anni che fra le persone denunciate qualcuno abbia deciso di
accettare il dibattimento e poi assolto non serve a nulla ed abbiamo
chiuso il naturismo a Lido di Dante e forse pure in altre località.
Già si sa che le sentenze sono a noi favorevoli e chi denuncia gioca
sul fatto che noi non abbiamo dimostrato di saperci difendere e sul
fatto che tanto se un Andreatta perde al processo così come la
forestale perse nel 2008 difficilmente pagherà qualcosa.
A questo punto, a mio avviso, resta solo una cosa da fare:
organizzare una riunione fra i naturisti interessati e da subito
decidere di non accettare discriminazioni nei nostri confronti, quindi
essendo il nudo non contrario alla legge si sta nudi in gruppo
all'inizio della spiaggia notoriamente naturista dal 1986 ed altri
amici vestiti vicino a chi è nudo pronti a filmare e fotografare nel
caso ci siano interventi per denunce da parte della forza pubblica. Se
ciò avvenisse potremo poi mostrare ai madia ed eventualmente ai
magistrati che abbiamo subito un abuso per il fatto che le sentenze
dicono che il nostro nudo non è reato e le denuncie sono avvenute anche
dopo che noi abbiamo informato la forza pubblica anche con documenti
che mostrano chiaramente le nostre affermazioni.
Se fossimo denunciati e questo non vuol dire, come a me è successo, che
ci sia un seguito giudiziario, il gruppo nudo-tessile per la difesa dei
nostri diritti ripeterà nuovamente la sua presenza in spiaggia nei
successivi fine settimana.
In alternativa solo un miracolo potrà salvare i naturisti a Lido di
Dante e nel resto dell'Italia.
|
Grave persecuzione della Municipale di
Ravenna
Da tanti anni con la finalità di fare informazione
ai bagnanti e fare in modo che chi è contrario alla nudità possa non
accedervi io, quando sono presente in spiaggia, mi posiziono nel
punto iniziale storico dell'area nord della Bassona (Ravenna)
frequentata dai naturisti da tantissimi anni e pianto, oltre al mio
ombrellone, alcuni cartelli che appoggio su un palo di legno arrivato
dal mare o su alcuni tubi da piccolo ombrellone con alcune
scritte informative come " Fkk Area Naturista ", la definizione
del naturismo ed alcuni notizie sulla questione legale della pratica
naturista sul pubblico suolo.
I cartelli, quindi, occupano meno
spazio di un ombrellone essendo larghi meno di 70 cm e non mi sarei
aspettato, visti pure i precedenti locali, di subire una
contestazione da 4 agenti della Polizia Municipale per una presunta
occupazione di suolo del demanio marittimo in base all'art.1161 del
Codice della Navigazione ed immediato sequestro dei cartelli come corpo
del reato.
Considerati,a questo punto i
precedenti locali:
- nel luglio 2009 fu eseguita
una simile procedura sempre dalla Polizia Municipale con il sequestro
dello striscione informativo dell'Associazione Naturista Emiliano
Romagnola (ANER) contestando lo stesso articolo del Codice della
Navigazione ed il Giudice di Ravenna successivamente riconsegnò lo
striscione;
- nel luglio del 1979 io stesso fui
denunciato per lo stesso art.1161 del c.n. , sempre sulla spiaggia
naturista della Bassona dalla Forestale per aver posto una tenda da
campeggio in spiaggia (come in tanti facevamo) e fui assolto dal
Pretore perchè la tenda non era da considerarsi violazione per il
fatto che il divieto interessa solo interventi in grado di apportare un
significativo mutamento dello stato dei luoghi.
Ed inoltre comportandosi in questo
modo la Polizia Municipale mi ha tolto il diritto di esprimere la mie
idee violando l'articolo 21 della Costituzione che, tra l'altro,
recita:"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio
pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione".
Devo, quindi, dedurre che nei miei
confronti, avendo pure mostrato copia della mia sentenza sulla tenda,
informato sul recente sequestro dello striscione ANER ed altri
precedenti, sabato 30 luglio 2011, sia stata messa in atto una
persecuzione perchè chi ha inviato i quattro agenti della
Municipale che hanno perso 4 ore ( dalle 11 alle 15 del
pomeriggio) senza fare veramente una cosa utile ai cittadini ed a loro
spese, non doveva comportarsi in questo modo e mi pare fuori da ogni
logica civile denunciarmi per violazione all'art. 1161 per i miei
cartelli che tengono meno spazio di un ombrellone o di uno sdraio
perchè altrimenti dovrebbero sequestrare tutti gli ombrelloni, gli
sdrai ed i lettini.
Sospetto ampiamente che nella
realtà qualcuno abbia voluto darmi una lezione per la mia attività
naturista e procurare un grosso danno alla convivenza civile, alla mia
morale ed economico (casse pubbliche comprese) che avrò anche
vincendo la causa in tribunale.
Fidenzio
|
Un bagnino per i naturisti
della Bassona
Constatato che l'ANER, con gli
ultimi comportamenti che abbiamo visto è senza più speranza di guarire
ed è praticamente morta, in data 22 giugno 2011 ho inviato una mail
(clicca) all'Assessore al Turismo di Ravenna Andrea Corsini
per chiedergli di porre un bagnino di salvataggio sulla spiaggia della
Bassona. Non avendo ricevuto risposta ho inviato copia della mail a
tutti i consiglieri comunali (clicca per
visionarlo).
Sino ad oggi: 04
luglio 11, continua la latitanza dell'Assessore Corsini mentre
dai consiglieri comunali ho ricevuto tre risposte dal Gruppo "il Popolo
della Libertà" ed una dal Gruppo "Movimento cinque stelle". Mi sono
state chieste informazioni che mi hanno dato una ulteriore prova della
mancanza di una sia pur minima attività informativa da parte dell'ANER
e del suo presidente Marcacci.
Staremo a vedere se
ci saranno sviluppi positivi in seguito anche ai drammatici
avvenimenti di Lido di Classe e Marina di Ravenno di quest'ultima
settimana con tre morti annegati.
|
Basta Marcacci, vattene
veramente!
Io sono dell'opinione che il
presidente dell'ANER Marcacci quando parla pubblicamente di naturismo
(in passato rare volte) dica solo sciocchezze e notizie non vere o
fuorvianti: all'inizio di questo mese ha dichiarato che compreremo la
Bassona, precedentemente che se il sindaco non ci voleva noi saremmo
andati in Croazia, prima ancora saremmo andati al Lido di Volano, ecc.
ecc. ed oggi, l'ultima. che abbandoniamo la Bassona per andare a Jesolo
VE) od in altre località.
Invece di organizzare
un po' d'iniziative per portare avanti il nostro diritto ad avere uno
spazio riconosciuto anche a Ravenna che frequentiamo già numerosissimi
da circa 40 anni, Marcacci invece di difendere i naturisti: compito che
un presidente di una associazione naturista dovrebbe avere, lui dice
che scappa da Lido di Dante ma, poi non lo fa fisicamente
(comportamento che ritengo non serio).
A mio giudizio le sue
sciocchezze e notizie non vere o fuorvianti sparate ultimamente
sono state riprese da molti media che ne sono golosi. Fra questi il
quotidiano "La Repubblica" ritenuto da molti la "bocca della verità" è
uscito con un titolo e sottotitolo esageratamente bugiardo:
"La Bassona
vietata ai nudisti
addio alla spiaggia simbolo
Giro di vite della giunta della città
bizantina: "Cacciati ingiustamente, non davamo fastidio. È stata nostra
per quarant'anni, è diventata famosa anche in Germania e in Olanda"
firmato da JENNER MELETTI
Bugiardo perchè la
Giunta comunale di Ravenna non ha deciso proprio nulla: fra l'altro
c'erano pure le elezioni in vista ed appena 6 mesi fa il Consiglio
comunale di Ravenna aveva votato un Ordine del Giorno favorevole al
naturismo ed approvato all'unanimità.
Nello stesso giorno
dell'uscita di "La Repubblica" la grande "balla della spiaggia vietata"
è stata ripresa pure dal TG2 della Rai.
Non è del tutto
vero che sulla spiaggia possiamo camminare nudi ma non
sostare per non incorrere in una multa da 50 Euro: è vero solo
per un tratto di 1000 metri immediatamente a nord della foce del Bevano
già da anno scorso perchè giustamente la forestale lo aveva deciso per
favorire la nidificazione di alcune specie di uccelli. Restano ancora
1500 metri di spiaggia libera della Bassona che noi naturisti
frequentiamo comodamente per un tratto di 1000 metri.
Ma quale spiaggia
fricchettona la Bassona negl'anni 60 e 70 se quando sono andato io la
prima volta con mia moglie nel 77 eravamo tre coppie che ci
nascondevamo fra le ampie dune in una tratto di spiaggia isolato a
circa 1000metri a nord del Bevano?
Ma quale pulizia può
aver fatto il presidente il 5 giugno scorso in una spiaggia già
pulita perchè una persona a nome del campeggio (credo) lo fa
quasi quotidianamente e, con solo 7 persone presenti in spiaggia quel
giorno a causa del brutto tempo e poi offerto ai presenti 1.000
portacenere di carta e buste per l'immondizia?
Non è vero che la
legge regionale n°26 del 2006 (basta leggerla è di soli 5 articoli)
dica che le zone per naturisti debbono essere recintate e avere i bagni
a disposizione. La legge, in breve, da solo alcune indicazioni per i
comuni che vogliono valorizzare il turismo naturista e, non obbliga
nulla a chi concede un'area. Non obbliga i servizi igienici od altro
perchè la legge dice di dotarli di servizi in generale che possono
essere tanti e nella gamma dei servizi è compreso il bagnino di
salvataggio, l'aeroporto, eccetera.
Mi fermo qui e credo che a Marcacci
non interessi e non sia stato mai veramente interessati ai problemi dei
naturisti ma abbia guardato ad altro senza, sinora, riuscirci.
--------------------------------------
Linco alcuni articoli: dal blob RomagnaNoi , dai
quotidiani " il Fatto "
, " La Nuova Venezia"
" il Resto del Carlino " e " la Repubblica " e
dal " TG2 Rai ".

Inaugurata la spiaggia
naturista del Mort a Jesolo (VE).
Domenica 05 giugno
2011 con oltre un migliaio di presenze è stata inaugurata
ufficialmente un tratto di circa 400 metri della Laguna del Mort con la
presenza di Alessandro Perazzolo, che ha sdoganato la spiaggia assieme
al sindaco Francesco Calzavara. all’assessore al Demanio Alberto
Carli, al presidente Anaa-Treviso Daniele Bertapelle e Alex
Danieli e Maurizio Manfredi.
l'ufficializzazione
della spiaggia della Laguna del Mort ai naturisti ha avuto un' ampia
eco nei media: stampa, Internet e TV ne hanno parlato ampiamente.
Linco alcuni articoli
apparsi sulla stampa: mortdeliberanuova.htm
, GazzettinoMortnat.htm
e assaltoMort.htm
e nel programma "Caterpillar" di Radio Rai 2.
***********
In data 9
giugno 2011 è stata emanata e resa pubblica una Ordinanza del Comune di
Jesolo per l'esercizio della pratica naturista al Mort.
Alla delibera della
Giunta Comunale del 31 maggio 2011 che aveva deciso di provvedere
alla individuazione e delimitazione di un tratto di spiaggia libera da
destinare alla pratica del naturismo dando mandato al Dirigente
dell’U.O.Demanio Marittimo di predisporre gli atti necessari e
conseguenti, ha fatto seguito un' ordinanza.
|
Altra
ridicola uscita di Marcacci
Sul quotidiano "LA VOCE "
nella pagina di Ravenna" (leggi articolo) lo scorso 10 maggio 2011 il presidente dell'ANER
risponde ad una intervista con una grande sciocchezza e fatti non
veri.
Grande sciocchezza è
dire: "Compreremo la Bassona" e, non corrisponde al vero affermare che
l'Associazione era l'unica a presidiare la spiaggia quando in realtà
nessun iscritto faceva qualcosa di utile e raramente Marcacci ed il suo
vice Gianni Veggi si vedevano in spiaggia. La pulizia della spiaggia,
poi, ed è noto a tutti i frequentatori, la fa una singola persona
che mi risulta venga a nome del campeggio Classe.
Inoltre Marcacci ha
detto che a breve incontreremo il nuovo Prefetto: è in carica
dall'inizio di gennaio e non mi risulta che Marcacci abbia mai chiesto
d'incontrarlo per informarlo direttamente sulla presenza di
migliaia di naturisti e sulle loro problematiche: l'incontro
andava fatto subito subito!
|
A Marina di
Camerota (SA) ufficializzata una spiaggia per i naturisti
La Giunta
comunale della perla del Cilento, in data 21 aprile 11 ha
deliberato un atto avente come oggetto: Istituzione tratto arenile da destinare
all'esercizio della pratica naturista.
Un grande
grazie a chi si è adoperato per giungere a questo risultato ed in
particolare a Francesco de Gennaro dell'UNI Campania.
Allegato
il testo della delibera: pag.1, pag.2, pag.3, pag.4, pag.5
e
l'articolo di Julie
News
|
Negativa intervista al
Carlino di Marcacci (ANER)
Ieri, 13 aprile
2011, su"il Resto del Carlino" di Ravenna è apparso un articolo, che
allego. intitolato "Le forze politiche ravennati non hanno
voluto i nudisti in lista ".
A mio parere
l'intervista data al Carlino dal presidente dell'Associazione Naturista
Emiliano Romagnola (ANER) Marcacci la considero negativa per la causa
naturista.
Prima di tutto ritengo che il presidente di una associazione naturista
non dovrebbe pubblicamente schierarsi al fianco di nessuna forza
politica perchè il naturismo non è contro a nessuna corrente politica e
se una di esse l'avesse accettato come candidato per le comunali del
prossimo mese si sarebbe fatto dei nemici che poi avrebbero
maggiormente ostacolato la civile idea naturista.
Come si fa a dire che non è possibile frequentare la spiaggia in queste
condizioni senza servizi, senza nemmeno docce, quando per i servizi non
è chiaro quali intendesse perchè i servizi possono essere
numerosissimi: dal bagnino di salvataggio, ai bidoni per i rifiuti, ma
anche la fermata del tram e lo stabilimento balneare; posso credere che
forse pensava a quest'ultimo (non in modo naturista) quando parlava
soprattutto di docce. Sorprendentemente negativa pure la risposta alla
domanda del giornalista che chiede come risponderemo se anche
quest'anno il sindaco non emetterà l'ordinanza pro naturismo perchè
Marcacci risponde che ci sposteremo altrove e magari in Croazia od al
Lido di Volano quando sappiamo che difficilmente molti naturisti
possono fare i fine settimana all'estero o a Lido di Volano non
frequentato neppure dai locali perchè ritenuto sporco e non solo.
Eccetera ,eccetera.
Con l'ordinanza il Comune riconosce il naturismo che è molto
importante, oltre che al rispetto di tutte le minoranze, anche per i
vantaggi economici che porta al turismo ad esso collegato. Comunque, la
pratica naturista del nudo integrale come dicono, tranne rari casi,
tante sentenze a tutti i livelli, e perfettamente legale e non
occorrono autorizzazioni comunali per questo.
Ritengo sia meglio spendere alcune migliaia di euro per un bagnino di
salvataggio per la sicurezza dei naturisti e fare il possibile che
qualcuno di essi non crepi che darli, per esempio, a Paolo Crepet come
è stato fatto anno scorso.
Per concludere: - Perchè Marcacci dopo la sorprendente approvazione
all'unanimità dell'Ordine del Giorno a favore del naturismo a fine
novembre dello scorso anno non ha chiesto al Sindaco (da sempre
antinaturista) di passare ai fatti con l'approvazione di una delibera
naturista come ha fatto un anno fa il comune di San Vincenzo (LI)?
E perchè Marcacci dopo l'arrivo a gennaio del nuovo Prefetto non ha
chiesto d'incontrarlo per parlargli delle problematiche dei numerosi
naturisti che, a differenza di tante altre province, frequentano questo
territorio da decenni?
|
Bellissima primavera al
Mort
Dopo il successo di San
Vincenzo dello scorso anno con la delibera comunale concessa
dall'amministrazione maremmana, quest'anno è in arrivo un ulteriore
passo in avanti con la concessione di un tratto di spiaggia al
naturismo all'isola del Mort di Jesolo.
Comunicato
dell'ANAA-SFKK DELEGAZIONE DEL VENETO tratto dal forum 
Articolo intitolato
"Jesolo, spiaggia per naturisti ma solo nei weekend" tratto da "La
Nuova Venezia".
|
Risposta ad A Fenice
Oggi, 5 gennaio 2011, ho voluto
rispondere al più quotato moderatore del forum "INudisti" che sosteneva
in un post inviato al forum "Clubnaturismo" che le associazioni
naturiste fanno molto.
Ritenendo questa affermazione
una gran balla ho così risposto:
- Sono dell'opinione che A_Fenice sia un po' troppo fazioso verso le
associazioni e la Fenait arrivando anche a dite cose inesatte. Con lui
sono d'accordo nel ritenere importante il ruolo delle associazioni ed
io stesso nell'85 detti vita all'ANER per disporre di una maggiore
forza nel chiedere alcuni diritti per i naturisti. Da troppi anni le
associazioni non fanno quello che potrebbero fare con la sia pur
limitata forza che hanno e danno soldi ad una Fenait ed alla FNI che
non hanno mai deciso nulla e messo in atto azioni con lo scopo di
aiutare veramente l'idea naturista ed il suo diritto di esistere in
paesi come l'Italia. La Fenait e la FNI/INF a livello mondiale,
guardando ai fatti, sono federazioni che si limitano principalmente a
difendere gli interessi degli operatori turistici che si occupano dei
naturisti. un po' come la Confindustria per le aziende. Non difendono
invece, i diritti della minoranza naturista fuori dei centri di vacanza
e non diffondono adeguatamente l'idea naturista. Non mi risulta neppure
che abbiano fatto una piccola pressione verso il Parlamento Europeo
affinchè si adoperi per fare in modo che i naturisti europei siano
rispettati in tutti gli stati membri. La maggior parte delle entrate
degli iscritti va alla stampa della Guida internazionale dei centri
naturisti, ad alcuni incontri di naturisti con gare sportive per
promuovere. in particolare, i centri naturisti ed alla organizzazione
dei congressi biennali che in pratica è una festa tra amici gestori. La
Fenait e le associazioni non hanno neppure difeso il diritto di poter
continuare la pratica naturista nel Ticino accettando le offese del
Comune di Vizzola ed una ordinanza che appare illegale con un ricorso
al TAR che era l'unica via da percorrere. E la stessa cosa, è capitata
a Manerba sul Garda..
Io mi chiedo e chiedo: Come può un naturista iscriversi ad una
associazione che non fa quello che, con le forze che ha , potrebbe fare
e che la maggior parte del contributo associativo va a favore dei
gestori dei centri naturisti? Gli iscritti sono certamente meno di 30
anni fa (forse 3000) ma difficilmente si può sapere perchè manca
democrazia.
Fenice dice che il 99% delle cause in tribunale sono state sostenute
dagli avvocati delle associazioni, con minima partecipazione delle
spese da parte del tesserato. Il 99% di quante globalmente? Mi dica lui
dove sono avvenute sentenze che andavano nella direzione giusta e
difendevano l'interesse della totalità degli iscritti naturisti e
dell'idea naturista? Direi che, guardando tutto il passato, farà molta
fatica a trovarle?
Fenice dice pure che il 2010 è stato un anno fertile: Nido dell'Aquila
ha ottenuto grazie e Daniele Licarroti (ESNA-ANITA), e la spiaggia del
Mort (Autorizzazione dal 2011 grazie ai soci ANAA-SFKK sezione Veneto).
Qui Fenice associa ESNA ad ANITA che sono due associazioni autonome. In
un post al forum di Italia Naturista il presidente ESNA,scrisse al
presidente ANITA "Carissimo Presidente, Chiarimento necessario per far
capire la realtà dei fatti: La Delibera n. 83 del 24 Marzo 2010 della
Giunta Comunale di San Vincenzo (LI) è stata richiesta ed ottenuta da
me (Daniele Licarrotti), in qualità di Presidente E.S.N.A. Ente
Sviluppo Nido dell'Aquila. Sicuramente non è piovuta dal cielo ma è
arrivata dopo un lungo e faticoso anno di intenso lavoro svolto
esclusivamente da me. Non è mia intenzione creare polemiche, ma vi
garantisco che senza il mio impegno l'Autorizzazione Ufficiale non
sarebbe mai arrivata. Ad ognuno i suoi meriti, mi sembra il minimo...
inviato il 24/08/2010 18.14.42 da Daniele Licarrotti ". Per quanto
riguarda la spiaggia del Mort l'autorizzazione sarebbe per il 2011:
speriamo che si avveri ma per il momento non c'è. Io ne sarei
felicissimo anche perchè Cordom, in particolare, si è dato molto da
fare, purtroppo però si è dimesso dalla sua carica di responsabile del
Veneto dell'ANAA perchè , penso, per chi vuole fare per il naturismo è
difficile vivere nelle associazioni italiane.
Per ora mi fermo qui.
|
Potrebbe essere un
esempio
Riporto il fatto di cronaca che
segue perchè sono dell'avviso che, in certi casi, anche noi naturisti
potremmo seguirlo come esempio per non essere sempre soggetti a pagare
quando ingiustamente ci denunciano: ci potrebbero essere gli
estremi per rispondere con una denuncia per "calunnia" e richiesta
danni verso chi ci aveva denunciato per un reato inesistente.
lo scorso 28 dicembre molti
quotidiani e TV hanno riportato la notizia di una ragazza di 26 anni
che ha accettato 25000 Euro in via transattiva come risarcimento degli
ingenti danni morali e d’immagine subiti a seguito della denuncia fatta
da una signora per "Atti osceni in luogo pubblico" e del clamore
mediatico suscitato dalla notizia.
La ragazza in topless, lo scorso
agosto, era al sole su una affollata spiaggia libera laziale. Mentre
era intenta a spalmarsi la crema solare sul seno fu aspramente
redarguita da una mamma, vicina di ombrellone, in spiaggia con i suoi
due figli maschi di 12 e 14 anni. Secondo la donna, con il suo
comportamento Luisa (nome della ragazza) stava «turbando» l’integrità
morale degli adolescenti ma, Il GIP del tribunale di Velletri
archiviò subito il caso. La signora a questo punto venne a sua volta
denunciata per "calunnia".
Ora
Luisa accettando i 25000 Euro della transattiva si è impegnata a non
costituirsi parte civile nel procedimento penale pendente per calunnia
a carico della signora che la denunciò, falsamente, per atti osceni».
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Novità dalla penisola
Iberica
lo scorso mese di dicembre 2010
nella penisola iberica ci sono stati due fatti positivi a favore
del naturismo che hanno ulteriormente rafforzato i diritti dei
naturisti di quell'area geografica. Erano già molto estesi ma è sempre
meglio chiarire anche certi particolari che vorrebbero limitarli.
In Spagna
dal 1995, dopo l'approvazione
del codice
penale che eliminò gli
articoli
contrari alla nuova
Costituzione, in cui
"pubblico
scandalo " cessò
di esistere
come
crimine,
la nudità è
pienamente legale
su
qualsiasi
spiaggia,
fiume,
parco,
ecc
...
e
in
ogni
situazione. In alcuni casi, per alcuni, le autorità
locali potevano però emanare ordinanze di divieto.
Julian Santamaria nel marzo 2009 è
stato sorpreso nudo dagli agenti nel comune di Las Palmas (Isole
Canarie) e si è rifiutato di vestirsi.
Il giudice l'ha ora assolto
ed ha considerato illegale l'ordinanza comunale. Questa sentenza (link dell'originale)
è stata ritenuta in Spagna di grande importanza per la positiva
chiarezza in materia che ha così dato.
In Portogallo il Parlamento il 3
novembre 2010 ha approvato ed il 5 dicembre promulgata dal
Presidente, Anibal Cavaco Silva. la nuova legge n. 53/2010, sul
naturismo, che consente a spiagge, a piscine ed anche ad alberghi
e ristoranti di diventare resort naturisti autorizzati alla pratica del
nudismo.
La legge ha abrogato la precedente, datata 1994 e trasferisce a
Commissioni comunali gran parte della responsabilità.
Ricordo od informo che la prima legge portoghese sul naturismo fu
promulgata il 29 luglio 1988 (link-n°1 e link-n°2). Da questa nel 1993
preparai una bozza di proposta di legge che fu poi presentata dall'On.
Sauro Turroni e che unica nella nostra storia arrivò all'esame della
Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati nell'anno 2000
sottoscritta da ben 109 deputati di tutti i gruppi parlamentari.
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ORDINE DEL
GIORNO NATURISTA
Piacevole sorpresa a
Ravenna!
A sorpresa, martedì 30 novembre
2010, dopo 6 mesi dalla presentazione del primo testo avente come primo
firmatario il consigliere di minoranza Maurizio Bucci, è stato
approvato all'unanimità dal Consiglio comunale un nuovo O.D.G.
naturista che apre finalmente, alla Bassona, ad importanti
sviluppi per il naturismo sia turistici, sia di convivenza civile
fra tutte le persone.
Allego copia dell'O.D.G. approvato e l' esauriente articolo pubblicato
da "il Resto del Carlino" di Ravenna
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Pensiero per il mondo
naturista
Da "INudisti": il forum più
letto dai naturisti e nudisti italiani, riporto un post di Cordom.
Cordom è uno dei più conosciuti iscritti al forum non solo perchè
spesso interviene assieme a poche decine di altre persone fra le molte
migliaia di iscritti ma, in particolare, per il suo alto livello
d'intelligenza e per i sani esempi di vita che dovremmo tutti seguire.
Nella discussione "Lettera ad una
associazione" l' 08/11/2010 ha così scritto:
-
Vorrei esporre il mio piccolo pensiero,ovviamente limitato, ma con
spirito costruttivo per il mondo naturista.
Mi chiedo spesso come mai in questo movimento ci siano le associazioni
ed un mondo esterno molto più grande naturista non associato. Altre si
mi chiedo tante associazioni,che vuol dire ricchezza particolare,e poca
unità generale. Lo vedo come in varie iniziative associative manca la
componente unitaria di tutte le associazioni. Ognuna ,di solito va per
conto suo(esiste un direttivo generale,ma più sulla carta che
efficiente). Se da una parte si vede dinamicità e ricchezza di ogni
associazione,dall'altra mancanza di unità. La butto li:non sarebbe il
caso di ripensare in maniera costruttiva il ruolo delle
associazioni?Avere un'unica associazione aiuterebbe il movimento
naturista?,però allo stesso tempo non perdere le ricchezze
individuali?E poi:cambiare strategia cioè ha ancora senso le
associazioni cosi strutturate e abbastanza isolate e quasi in antitesi
con i naturisti non associati?Non si potrebbe parlare di un'unica
associazione,ovviamente decentrata,?Passare dal concetto associativo al
movimento dove esiste si un'organizzazione,ma elastica e dinamica.
L'associazione come formazione al naturismo,informazione naturista e
rete di servizi. Un'iscrizione di qualche euro solamente in modo che i
costi non allontanino molti. La rivista ridimensionata e via internet.
Primo obbiettivo creare un movimento di base solidale con i valori
naturisti e nudisti e pensare poi a fare iscrizioni. Fare formazione
che vuol dire sensibilizzare la gente che naturismo o nudismo vuol dire
partecipazione ad un mondo che ci appartiene. Associazione come punto
di riferimento,ma il movimento come attività:in pratica un unico
organismo con varie funzioni,ma,ripeto un unico organismo o movimento.
Penso che questo dualismo tra associazioni e non associati non ci porta
da nessuna parte e che una rivoluzione di idee,di strategia,di fini
dovrebbe essere attuata. Capire che l'indifferenza verso le
associazioni non aiuta nessuno come l'indifferenza delle associazioni
verso l'esterno non aiuta nessuno.
Il punto di arrivo non dovrà essere il numero degli iscritti,in un
secondo momento si,ma creare un movimento dove l'associazione è un
punto di servizio e che quindi tutti hanno il punto di riferimento.
Credo che in questo contesto dare una firma ad una associazione unica
sarebbe più facile perchè l'intento principale appunto
dell'associazione sarebbe formazione,informazione e rete servizi.
Spero veramente che un giorno tutto questo movimento naturista e
nudista si unisca in una nuova realtà. Dobbiamo avere il coraggio di
pensare in grande,ma anche il coraggio di ringiovanirci da vecchie
strutture,buone per ieri,ma non per oggi dove la maggioranza dei
naturisti vivono fuori dalle associazioni. Capire il perchè è un
dovere,il coraggio di cambiare diventa necessario per l'unità di tutto
il mondo naturista.
Ps. Chi pensa che sia contrario alle associazioni si sbaglia di grosso,
tutt'altro,proprio perchè sta a cuore il mondo naturista e associativo
personalmente vedo l'urgenza di un cambiamento e di un impegno da parte
di tutti associati e non per ,appunto,inventare o reiventare una nuova
realtà partendo da ciò che già abbiamo.
Condivido moltissimo questo
intervento e lo dichiaro pubblicamente sul mio sito. Non dal
forum "INudisti"perchè da esso mi sono ritirato per il fatto che i
pochi che rispondevano allora non avevano il minimo di
serietà che mi aspettavo.
Sono però molto dispiaciuto che
l'amico Cordom dall'08 /11/10 non abbia ricevuto ancora oggi:
08/01/11, una risposta da neppure un solo membro del forum.
Come siamo messi male !!!
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A Ravenna per il Premio
Guidarello 2910
Sabato 20 novembre
2010 a Ravenna presso il teatro Alighieri si è tenuta la cerimonia per
la consegna del premio Guidarello per "il giornalismo d'autore"
condotto da Bruno Vespa. Tra i premiati, nella nuova sezione: Turismo,
Licia Colò per, in particolare, il suo impegno televisivo con la
trasmissione" Alle falde del Kilimangiaro".
Io già dal primo
pomeriggio mi sono vestito da uomo sandwic ed ho passeggiato per il
centro cittadino per esprimere la mia approvazione verso la Colò ed il
mio disappunto verso il Sindaco Matteucci.
Portavo un cappello
con: sul davanti la scritta "Sì sì sì Licia Colò sì e nel retro "No no
no Sindaco Matteucci no". Indossavo poi sul corpo; davanti la scritta
"Meritatissimo il Guidarello a Licia Colò per il suo lavoro a favore
del turismo: compreso il settore naturista" e dietro la scritta
"Matteucci ha agito, a mio parere, anche in modo scorretto, contro il
turismo naturista nel suo comune che da decenni è presente con migliaia
di presenze".
Ho avuto l'occasione
d'incontrare Licia Colò con la quale mi sono congratulato e le ho
chiesto di parlare ancora dei naturisti ed anche Pippo Baudo al quale
ho chiesto di darci il suo aiuto.
Allego una foto con Licia Colò, le mie A e B
con il cartello sandwic e la foto pubblicata su "il Resto del Carlino".
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Passo indietro a Ravenna
Anche se lentamente nel
territorio italiano il naturismo è sempre più accettato anche da parte
delle autorità amministrative. Fa eccezione Ravenna da quando è
sindaco Fabrizio Matteucci andando, in questo modo, contro l'interesse
dei suoi cittadini ed al rispetto della minoranza naturista.
L'amministrazione comunale che guida non discute neppure gli ordini del
giorno sul naturismo presentati dalla minoranza di Fi e AN che vengono
da mesi sempre rimandati.
Abbiamo visto che in molte zone
anche la Forza pubblica, dopo un lungo periodo di generale
disinformazione legislativa (non sempre è reato stare nudi), si sta
finalmente rendendo conto che la legislazione italiana non
condanna il semplice nudo.
Ricordo che fra le amministrazioni
comunali ultimamente abbiamo avuto a Grosseto l'approvazione di un
Ordine del Giorno naturista approvato all’unanimità (08/09/10) che
impegna la Giunta a cercare un accordo col movimento naturista per
l'utilizzo di una spiaggia segnalata con cartelli. E, come spiega il
comandante Luca Tonini, ( quotidiano -Il Tirreno-) " per il
terzo anno consecutivo non sono state elevate contravvenzioni per nudi
integrali sulla spiaggia di Collelungo visto che i nostri verbali
venivano puntualmente annullati in caso di ricorso al Giudice di Pace».
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Ordine del Giorno
naturista a Ravenna
Giovedì 14 ottobre il Consiglio
comunale di Ravenna doveva discutere l'O.D.G. naturista (clicca) iscritto per la discussione
in quella seduta. Presentato il 16/06/2010 e sottoscritto da: Maurizio
Bucci - Consigliere Comunale FI Pdl, Francesco Baldini - Consigliere
Comunale FI Pdl, Marco Bertozzi - Consigliere Comunale FI Pdl, Eugenio
Costa - Consigliere Comunale FI Pdl, Pietro Martini - Consigliere
Comunale FI Pdl e Gianluca Palazzetti - Consigliere Comunale AN Pdl, è
stato purtroppo rimandato e per noi la seduta di Ravenna non è stata
positiva come quella di Grosseto.
Neppure giovedì 21
ottobre l'O.D.G. naturista spostato dopo la mancata discussione
del giorno 14 è stato dibattuto: credo proprio che gli amministratori
ravennati ci voglino un sacco di bene!
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Mozione
naturista in Consiglio comunale a Grosseto
Venerdì 08 ottobre
2010 il Consiglio comunale di Grosseto ha approvato una mozione
che vieterebbe il naturismo in tutto il territorio tranne che in
un'area di spiaggia (Marina di Alberese dove si pratica da decenni) in
cui sarebbe tollerato e, dando incarico alla Giunta di trovare un
accordo con le associazioni naturiste.
Per approfondire leggere l'articolo del
"CORRIERE DI MAREMMA"
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Iene di Italia1 e
Conducator
Ho visto e registrato il servizio delle "Iene"
su Italia1 mercoledì 29 settembre e dico
chiaramente che il naturismo ha dato ancora una immagine negativa.
A mio avviso il servizio è stato fazioso: si è parlato troppo poco
dell'idea naturista rispetto alle ragioni ed alle riprese televisive
riguardanti gli scambisti. E poi, il Conducator della Fenait e
dell'UNI. ha dato una immagine che giudico molto vicina al ridicolo.
Non doveva innanzitutto presentarsi, per serietà, a petto nudo non
essendo il luogo giusto, non doveva accettare la scritta "nudista" in
alto nel confronto con il Presidente scambista che invece era in giacca
e cravatta e, doveva essere meno sorridente verso chi ha invaso una
località nata per i naturisti non rispettando (comportamento molto
grave verso i naturisti) in tal modo noi e le nostre idee. Inoltre
avrebbe dovuto invitare i veri naturisti a boicottare la località (non
mancano certamente le alternative in Francia) perchè Cap D'Agde è
troppo inquinata ed è importante che i naturisti si oppongano e si
comportino in modo chiaro contro certi eccessi poco privati invece di
dire semplicemente, ridendo, che è solo una guerra aperta ma, con
la presenza in loco e da parte di chi, (in teoria per tanti)
rappresenta il naturismo italiano che poi conclude dando al sua collega
scambista l'appuntamento in spiaggia.
No, No, non ci siamo !!!
|
Punta Crena naturismo da difendere!
Punta
Crena a Varigotti (SV) è da molti decenni una spiaggia frequentata dai
naturisti ai quali si sono poi affiancati molti personaggi che vanno
contro la legge ed il rispetto dei naturisti commettendo atti osceni.
La spiaggetta è difficile da raggiungere via terra e nell'ultimo tratto
occorre calarsi con una fune. Questo situazione pericolosa ha fatto sì
che una persona, lo scorso 15 settembre 10, cadesse a
terra riportando gravi ferite.
Ebbene
i numerosi vip che frequentano Varigotti vorrebbero appropriarsi pure
di questa spiaggia e, con la scusa che in quel luogo si commettono atti
osceni, cacciare assieme a questi personaggi pure i naturisti. Questi
vip in definitiva vogliono rubare ai poveri, che non hanno alcuna colpa
se le autorità preposte non perseguitano chi viola la legge, per
ottenere pure quella piccola ma stupenda insenatura.
Allego
due articoli pubblicati dal quotidiano "La Repubblica " di Torino: il
primo intitolato "Varigotti e la rivincita dei Vip" del 23 settembre scorso ed il secondo da me
richiesto, intitolato " A Varigotti come mamma ci ha fatto" del 26 settembre.
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INFO A
WOODSTOCK
Ritenendolo utile sabato 25 e
domenica 26 settembre 2010 ho voluto fare un po' d'informazione
naturista al grosso evento denominato "WOODSTOCK 5 stelle" voluto da
Beppe Grillo.
Alle decine di migliaia di persone
presenti: tutti giovani tranne pochi anziani,
ho passeggiato vicino a loro
mostrando le mie scritte naturiste e chiedendo una chiara legge che
elimini la persecuzione in atto nei nostri confronti. Le scritte mi
hanno dato il modo di parlare con tantissimi giovani e sono stato
travolto da migliaia di foto.

Panoramica sull'evento, TG5
delle ore 20 del 25/settembre e "LA VOCE di Romagna" 26
settembre
|
Ad Alberese sì o no
o forse ai naturisti ?
Fra i consiglieri comunali di
Grosseto (comprende Alberese, la nota località frequentata da decenni
dai naturisti) si sta svolgendo un dibattito e mozioni che pone anche
alcuni eletti PD (di maggioranza) contrapposti sulla questione
naturista.
Invito a leggere l'interessante
articolo pubblicato dal "CORRIERE
DI MAREMMA" del 21 settembre 10 ed aggiungo pure l'articolo de "IL TIRRENO" del 12
agosto scorso che riporta alcune mie dichiarazioni in difesa dei
diritti dei naturisti.
|
Risposta a Filippo nel
forum di Italianaturista.it
32°
Congresso Mondiale Naturista al Camping Pizzo Greco
(Isola
di Capo Rizzuto-KR). E' possibile avere informazioni
su come è andata? Grazie.
inviato al forum di
Italianaturista.it il 14/09/2010 20.37.04 da Filippo
|
Ho
così risposto:
- Non so che
informazioni ti possono dare altri, io ti posso dire
che come è sempre accaduto non hanno deciso nulla che possa aiutare
veramente l'idea naturista ed il suo diritto di esistere in paesi come
l'Italia. La Fenait e la FNI/INF a livello mondiale, guardando ai
fatti, sono federazioni che si limitano principalmente a difendere gli
interessi degli operatori turistici che si occupano dei naturisti. un
po' come la Confindustria con le aziende. Non difendono invece, i
diritti della minoranza naturista fuori dei centri di vacanza e non
diffondono adeguatamente l'idea naturista. Non mi risulta neppure che
abbiano fatto una piccola pressione verso il Parlamento Europeo
affinchè si adoperi per fare in modo che i naturisti europei siano
rispettati in tutti gli stati membri. La maggior parte delle entrate
degli iscritti va alla stampa della Guida internazionale dei centri
naturisti, ad alcuni incontri di naturisti con gare sportive per
promuovere. in particolare, i centri naturisti ed alla organizzazione
dei congressi biennali che in pratica è una festa tra amici gestori.
Sono pienamente convinto che le tavole siano state occupate, in
particolare, per mangiare più che per altri scopi.
inviato il 15/09/2010 21.13.22
|
Ed
a me Capitan1cino:
- Ciao Fidenzio, ma eri presente al congresso?
Non mi pare di averti visto ... come fai quindi a fare certe
affermazioni? In parte, e sottolineo IN PARTE, quanto hai scritto è
condivisibile e veritiero. Sta però a NOI cercare di cambiare le cose.
C'è chi lo fa picconando come te, e chi cerca di farlo con il dialogo e
le argomentazioni come il sottoscritto ed altri dirigenti
dell'Associazione. Rimane il fatto CONCRETO che TUTTI i dirigenti ANITA
che hanno partecipato lo hanno fatto a PROPRIE SPESE, senza gravare sui
bilanci dell'Associazione o della FENAIT, se non in piccolissima e
trascurabile misura. Rimane il fatto CONCRETO che abbiamo ribardito nel
nostro Statuto che ANITA sostiene il naturismo ANCHE in zone aperte al
pubblico, e cerchiamo aiutando i gruppi sul TERRITORIO che si adoperano
in tal senso.
inviato il
16/09/2010 22.29.58 da Capitan1cino
|
Piccolo commento
Capitan1cino mi chiede come faccio
a fare certe affermazioni dal momento che non ero presente al Congresso
e poi aggiunge che quello che dico è in PARTE condivisibile e veritiero.
Mi fa piacere che ammetta che ho
ragione ma dovrebbe comportarsi di conseguenza e non fare solo fumo.
Dice per coprirsi: "IN PARTE" ma, non aggiunge nulla di quello che ho
affermato che non sia corrispondente alla realtà: chi legge sa
benissimo che io porto i fatti e non le chiacchere e normalmente chi è
un falso naturista sta zitto sulle mie argomentazioni come, da anni, il
"Conducator".
|
Assemblea cittadina con
fuga
Sabato 11 settembre si è svolta
l'assemblea cittadina di fine stagione a Lido di Dante con la presenza
del sindaco di Ravenna Matteucci, del Dr. Giovanni Nobili, Capo
dell'Ufficio Territoriale della Biodiversità di Punta Marina del Corpo
Forestale ed altri rappresentanti pubblici.
L'assemblea è stata suddivisa in
due parti: prima gli interventi e le risposte sulle questioni di
carattere generale e poi la questione naturista.
Il
sindaco è intervenuto alla fine della prima parte per dare alcune sue
risposte alle questioni dibattute e poi per primo (senza attendere
alcuna domanda) ha ripetuto la solita dichiarazione (dal 2007) che lui
non può concedere nulla ai naturisti perchè glielo vieta (affermazione
notoriamente non vera) la legge regionale del 2006 intitolata:
"VALORIZZAZIONE DEL TURISMO NATURISTA". Quindi ha detto che per impegni
doveva lasciare l'assemblea.
A questo punto vedendo, a mio
parere, la mancanza di rispetto del sindaco verso i naturisti presenti
e pure verso tutta l'assemblea che per l'ennesima volta, per evitare il
civile dibattito, se ne scappava via come un ladro, ho protestato ad
alta voce che così non si doveva fare e che si vergognasse del suo
atto. Questo poi l'ha fatto irritare notevolmente minacciandomi, se ho
ben capito, di denuncia e poi se n'è andato via. Sono, quindi, seguiti
gli interventi sul naturismo dal pubblico: compreso quello del
presidente ANER Marcacci (questa volta era presente), del vice
presidente ANER Gianni Veggi, del rappresentante naturista indipendente
Ezio Randi, di altri naturisti e dei nemici dei naturisti come Alvaro
Ancisi (Capogruppo in consiglio comunale della lista per Ravenna
-minoranza) e Pasquale Minichini (consigliere della Circoscrizione del
Mare per Lista per Ravenna). Si è fatto un po' di storia ed ognuno ha
praticamente ribadito cose già detto in passato e non sto a ripeterle
perchè ne siamo già a conoscenza.
La novità è venuta verso alla fine
nell'intervento del Dr. Nobili che dopo aver detto cosa ha fatto ll suo
Ufficio ha annunciato che la situazione attuale per il prossimo anno
non va bene ed è propenso a cambiare in modo più restrittivo le regole
sulla possibilità di balneazione. Con mia, e non solo mia sorpresa, ha
detto pure che alle sue guardie forestali darà disposizioni per
intervenire e denunciare chi viene sorpreso nudo anche in spiaggia
oltre che in pineta; a poi aggiunto che procederebbe in questo modo se
non intervenisse precedentemente un accordo che riservi ai naturisti
solo un determinato tratto di spiaggia. Poi ha immediatamente fatto
seguito la risposta dell'assessore alla Polizia Municipale e alla
Sicurezza Gianluca Dradi che ha ripetuto il solito " no " ad un'area
riservata ai naturisti aggiungendosi al "no" del sindaco prima della
fuga.
E così è terminata l'assemblea.
Spero che il Dr. Nobili, che ho
incontrato alcune volte e che ho giudicato una brava persona e
condiviso molte sue proposte, abbia lanciato il proposito d'intervenire
penalmente contro i naturisti per il solo scopo di giungere ad un certo
accordo fra le parti ma che poi vista l'impossibilità del suo avverarsi
non metta realmente in atto l'intervento antinaturista.
Se lo facesse, a mio parere,
sarebbe una vera persecuzione nei confronti di noi naturisti dopo le
numerose assoluzioni che abbiamo precedentemente ottenuto dai Giudici
Ravennati ed in generale in Italia dai giudici ordinari e dalla
Cassazione.
Questo atto, visto i precedenti,
porterebbe in realtà solo ad un aggravio di lavoro per la magistratura,
un danno per la collettività intera e dei singoli denunciati per spese
di vario genere (non solo parcella per gli avvocati) e per il turismo
locale una perdita considerevole di presenze.
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Festa del popolo della
libertà comunista.
Giovedì 10 settembre mi sono recato
ala "Festa della Libertà" (così intitolata erroneamente) organizzata a
livello regionale dal "Popolo della libertà". Mi sono presentato
all'ingresso sulle 17.30 perchè volevo assistere ad una intervista,
programmata a quell'ora, del Presidente della Commissione Industria,
Ambiente, Commercio e Turismo del Senato Cesare Cursi che mi
interessava.
Con mia grande sorpresa mi hanno vietato l'accesso perchè indossavo un
giubbotto con, sul davanti, le seguenti scritte:
-
naturismo è Liberta è salute è civiltà; mentre nella parte
posteriore era scritto:
- Per
un'Italia civile: una legge che ponga fine alla persecuzione naturista!
.
Portavo
inoltre un cappello con le scritte: nudi sì - costume no (allego
alla presente la foto1,
la foto2 e la foto3).
E
accaduto, un fatto gravissimo perchè chi si riempie la bocca con la
parola "Libertà" (nome pure della festa) in realtà vieta l'accesso ad
essa ad un cittadino che scrive, nei suoi indumenti, di libertà e di
togliere una discriminazione in atto in Italia per la quale anche il
Sen. Piergiorgio Massidda (PdL) ha presentato una proposta di legge ed
in passato alcuni deputati di Forza Italia avevano sottoscritto la
Proposta di legge sul naturismo presentata dall'on. Sauro Turroni
(Verde). A vietarmi l'accesso alla festa regionale hanno insistito
anche dopo un controllo dei miei documenti da parte di un funzionario
della numerosa Forza pubblica presente che ovviamente a constatato che
non ho mai avuto condanne di alcun genere (abusi sì).
Non avevo certamente scritte ingiuriose verso nessuno ed hanno
tenuto fuori un cittadino che è pulito. Perché ?
Sono rimasto davanti all'accesso sino alle ore 22.
|
Un tichet per la Bassona
Venerdì scorso, 20 agosto ,
l'assessore provinciale ai Parchi di Ravenna Eugenio Fusignani ha
lanciato una proposta riguardante la gestione della parte del Parco del
delta del Po che va da Lido di Dante a Lido di Classe che vorrebbe dare
in gestione a terzi consentendo il pagamento per l'accesso sino a 5
Euro ed altre proposte riguardanti gli spazi per la balneazione (leggere l'articolo tratto da
"Ravennanotizie.it). Domenica 22 il Carlino nella pagina nazionale
è uscito con un articolo intitolato "Un ticket nella spiaggia nudisti per tenere
lontani i guardoni" in cui il presidente dell'ANER Marcacci
afferma, con sorpresa, che accetterebbe la gesione se recintato ed
altro. Ho commentato l'articolo e la proposta dell'Assessore con queste
parole (clicca). Ieri
infine, 24 agosto, il Carlino ha nuovamente pubblicato un articolo
intitolato " la Bassona non
è dei naturisti, sbagliato far pagare l'ingresso" nel quale riporta
una parte del mio pensiero espresso nel commento che avevo reso
pubblico.
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Tutto bene per chi è
assente!
Domenica
scorsa, 15 agosto 10, il quotidiano "il Resto del Carlino " nella
pagina di Ravenna ha pubblicato un'articolo intitolato "Spariti esibizionisti e
guardoni alla foce del Bevano" nel quale riporta un'intervista al
presidente dell'ANER Marcacci che, tra l'altro, afferma che mai siamo
stati bene come quest'anno.
Non ha
fatto neppure un cenno e chiesto un chiarimento sul grave comportamento
verso la nostra libertà di seguire importanti regole naturiste che
alcune guardie metterebbero in atto da una ventina di giorni dicendo, a
chi passeggia nel tratto di battigia consentito solo a questo, che
sarebbe vietato stare nudi. La mia opinione su questo divieto è stata
pubblicata da "LA VOCE
di Romagna" sabato scorso 14 agosto.
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Naturismo ampiamente
accettato sul Trebbia
Nella bellissima cornice
naturale dell'alta val Trebbia in provincia di Piacenza è nato da zero
un bel gruppo di naturisti provenienti da varie regioni che oggi si
avvicina al centinaio. Il quotidiano locale " LIBERTA' "
venerdì scorso, 13 agosto, ha dedicato a questa realtà, parlandone
favorevolmente, una pagina intera.
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Sindaci civili, o no?
Martedì scorso, 10 agosto, sul
quotidiano livornese "
IL TIRRENO" ho letto un'articolo, che poi ho commentato,
intitolato " Nudi, ma non sulle nostre spiagge " in cui i sindaci od
alcuni assessori competenti dei comuni maremmani, da Follonica a
Capalbio, dichiaravano con varie scuse che non hanno posto per i
naturisti ma per i cani sì come a Castiglione.
Ieri , 10 agosto, "IL TIRRENO" ha
pubblicato, in risposta, questo
articolo - La rivolta dei nudisti contro i primi cittadini:
«Dovrebbero dimettersi»- riportando pure alcune mie opinioni.
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Ancora cattive notizie su Vizzola
Ho
letto sul forum "i Nudisti" un post di Capitan1cino (Alessandro - socio ANITA) che il
29 luglio scorso, assieme al Pres. ANITA Ballardini, hanno protocollato
in Comune a Vizzola una lettera aperta per chiedere un incontro col sindaco ed un'altra
soluzione per combattere il grave problema di degrado che si è venuto a
creare. Alla lettera erano allegate copie di altre lettere che un
naturista aveva inviato al sindaco nell'ultimo anno a titolo personale
(seppure con l'appoggio dell'ANITA), una sola copia della
sentenza della Cassazione esludendo, chissà perchè, la seconda sentenza
che dice chiaramente che il nudo del naturista non à reato e copia
della delibera del Comune di San Vincenzo(LI).
A
Capitam1cino basta poco per chiedere addirittura a chi legge il suo
post di associarsi ad ANITA perche sarebbe, a suo dire, una
associazione che opera per i naturisti. A me pare che, come ho scritto
nell'articolo qui sotto, nei fatti continui a portare acqua al mulino
del Conducator e contro l'idea naturista.
La
lettera al sindaco di Vizzola andava inviata immediatamente dopo
l'emanazione dell'ordinanza del 07 luglio scorso e non dopo circa un
mese. Era urgente intervenire perchè è stato grave il provvedimento del
Sindaco che con l'ordinanza discrimina una categoria di
persone (non solo chi frequenta il Ticino) violando la Costituzione e
non lo può fare. Quindi la lettera si doveva inviare subito e se il
sindaco non accettava un incontro e poi ritirava l'ordinanza non
rimaneva altro che il ricorso al TAR chiedendo subito l'immediato
annullamento. Invece è stata inviata solo una lettera tardiva che non
parla di eventuale ricorso al TAR e Capitan1cino dice che questo non ci
sarà adducendo motivazioni anche non vere e per l'elevato costo che una
FENAIT se fosse stata veramente una Federazione a difesa dell'idea
naturista poteva benissimo affrontare ma, come ho detto più volte, essa
opera per l'interesse delle strutture naturiste e, forse, per essa è
più vantaggioso che esista questa ordinanza e che si aggiunga alle
precedenti di Sirolo e Manerba e che dia l'esempio ad altri sindaci in
altre località di emanarne di simili vedendo che i
naturisti neppure si difendono coi mezzi che la legge consente.
|
Un posto
di blocco dei carabinieri tolto per colpire i nudisti.
Sulla cronaca
locale del quotidiano "La Nazione" il 29 luglio scorso è stato
scritto che durante la notte, alle cascate delle Terme di Saturnia, in
provincia di Grosseto, 14 persone che facevano il bagno nude sono state
fermate dai Carabinieri, fatte rivestire,
portate in caserma e lì -identificate, tutte adulte- e' stata loro
notificata una
denuncia per atti osceni in luogo pubblico.
Riporto, cliccando il link, il
commento interessante del presidente dell'ADUC (Associazione per i diritti degli utenti e
consumatori) Vincenzo
Donvito che condivido in gran parte ed. in calce, il mio.
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Pari opportunità
cani-naturisti
Il ministro del Turismo
Michela Vittoria Brambilla ha inviato ai circa 600 comuni costieri una
direttiva affinchè entro il presente mese di luglio individuino un
tratto di spiaggia da destinare ai cani.
Mi fa
piacere che anche gli amici cani non siano discriminati ed abbiano un
tratto di spiaggia ad essi riservato ma questo diritto dovrebbe essere
garantito chiaramente pure ai naturisti. Il ministro Brambilla invece,
mi risulta che, ci abbia sempre ignorato e neppure ha risposto ad una
mia lettera consegnata a mano in occasione di un convegno sul turismo a
Cervia.
Faccio,
quindi appello al Ministro delle Pari Opportunità Mara Garfaglia che si
adoperi per fare in modo che i naturisti siano considerati alla pari
dei cani ed abbiano anch'essi un tratto di spiaggia autorizzata in ogni
comune per poter praticare la loro filosofia di vita che vuole favorire
il rispetto di se stessi, del prossimo e dell'ambiente. Portare tanti
soldi a tutta la collettività col turismo naturista ed altri vantaggi
coi risparmi sulle spese sociali dati dalla pratica naturista.
luglio
2010
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Persecuzione a Vizzola
Ticino (VA)
Una vera persecuzione contro i
naturisti quella messa in atto dal sindaco di Vizzola Ticino con
l'emanazione di un'ordinanza che potete leggere cliccando qui.
I naturisti vengono considerati
alla pari dei maniaci sessuali ed alle prostitute e multati di 400 Euro
se vengono sorpresi nel territorio comunale. Non ha alcuna importanza
se i naturisti praticano la ginnità in un luogo sicuramente appartato e
conosciuto da tanti anni per favorire il rispetto del prossimo, di se
stessi e della natura e perfettamente legale come hanno sentenziato
molti giudici da decine di anni e la Cassazione per ben due volte nel
2000!
L'unica risposta a questo fatto
sarebbe stata quella d'interpellare immediatamente il Sindaco di
Vizzola per un chiarimento dei fatti, per informarlo che ha commesso un
grave errore e quindi di ritirare immediatamente l'ordinanza
emessa. Qualora la risposta del Sindaco fosse stata negativa rimaneva
solo la via del ricorso al TAR che va fatto entro 2 mesi
dall'emanazione dell'ordinanza (07-07-10).
Come logica il ricorso al TAR
dovrebbe partire da chi rappresenta maggiormente gli interessi dei
naturisti ma purtroppo in Italia non ci sono organizzazioni che nella
realtà (non a parole) si adoperino per questo fine: la Fenait ad
esempio fa solo (a me pare chiaro) da sempre l'interesse delle
strutture naturiste (non dell'idea) e, quindi, dei loro gestori o
proprietari. Certamente non di chi pratica il naturismo fuori degli
spazi a pagamento e le associazioni aderenti alla Fenait, a mio parere
non fanno altro che portare acqua al mulino del Conducator. Per un
ricorso al TAR, che tutti possono fare, occorre spendere circa 4000
Euro e certamente per le organizzazioni "noprofit" che io giudico
"siprofit" è meglio spenderli per organizzare una festa in un campo
come quello delle Betulle.
Penso che se non c'è un "pataca"
che si fa avanti da solo in questo ultimo mese che rimane di tempo,
succederà che i nostri avversari vinceranno di nuovo come è successo
prima a Sirolo e poi a Manerba e per i naturisti una ulteriore botta in
testa.
P.S. Mi scuso se commento in
ritardo ma ero in vacanza e mi dovevo occupare di mio nipote Gioele di
16 mesi.
|
Precisazioni
Ieri, 30 giugno 10, il quotidiano
"LA VOCE" ha pubblicato la lettera di un lettore che, come spesso
accade , ha riportato delle inesattezze che ho voluto precisare: la risposta di oggi.
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Da ieri,
27 giugno 2010, l'area balneabile alla Bassona è raddoppiato
Il piano uno è
stato rivisto ed ora siamo al due: da circa 800 metri l'area balneabile
è passata a circa 1500 metri (articolo
del Carlino di oggi 28 giugno) ed articolo
del 29 giugno)
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I capannisti della Bassona
Lunedì scorso, 21 giugno,
ho letto sul quotidiano "LA VOCE" di Ravenna un'articolo ispirato
dal Comitato capannisti foce Bevano in difesa del loro privilegio.
Ritenendo da sempre che i
numerosi capanni, situati nella zona della foce, siano dannosi
all'ambiente ed abusivi (come afferma una sentenza del tribunale),
vadano abbattuti anche per il fatto che una riserva naturale va
tutelata nel migliore dei modi, ho scritto ed inviato ai media locali
questo commento:
- I Capannisti di
Foce Bevano hanno protestato e minacciano di occupare la spiaggia per
il provvedimento preso dalla Forestale che limita il tratto di spiaggia
balneabile solo nei primi 700 metri a nord della riserva e, per la
restante spiaggia, il solo transito sulla battigia per una larghezza di
4 metri.
Io iniziai a frequentare assiduamente la spiaggia della Bassona assieme
a mia moglie nel 1977 perchè come naturista già praticante nei campeggi
della ex Yugoslavia trovai in quell'oasi il luogo ideale. All'inizio
eravamo solo 3-4 coppie naturiste nascoste dalle dune a circa 500 metri
a nord della foce ma poi la voce della presenza dei nudisti si diffuse
e crescemmo rapidamente sino all'82-83.
Nel luglio 79 la forestale mise alcuni divieti come quello giustissimo
di non sistemare le tende sulle dune per proteggerle e di chiudere lo
strada che portava e porta alla foce ed ai capanni abusivi (alcuni vere
villette) ponendo un solo passaggio pedonale come negl'altri accessi
alla riserva. La risposta a questi provvedimenti fu che la sbarra
bloccata con una catena fu subito liberata da tronchesi
clandestine e non più bloccata con piena soddisfazione dei
capannisti che, come prima hanno poi potuto continuare a poter
usufruire pienamente del loro privilegio a differenza di altri luoghi
in cui, per casi simili, arrivavano le ruspe.
Per quanto riguarda le tende che i naturisti montavano, in particolare,
nei fine settimana, come il sottoscritto, la disposizione fu subito
accettata e successivamente queste vennero montate sulla spiaggia prima
del cartello di divieto che guardava la pineta. Ma, la forestale
l'ultimo sabato di luglio passò dicendosi che era vietato pure in
spiaggia e che il giorno successivo se avesse trovato ancora delle
tende avrebbe proceduto con una denuncia. Io vedendo il chiaro
privilegio dei capannisti e non ritenendo ci fosse alcun reato porre la
tenda in spiaggia a differenza di tanti altri campeggiatori, il mattino
della domenica non smontai la mia tenda e non la smontai neppure più
tardi dopo l'ultimo avviso delle guardie forestali. Quindi esse
procedettero nei miei confronti con una denuncia di contravvenzione
all'articolo 1131 del Codice di navigazione per "occupazione di suolo
del Demanio Marittimo". Fu la mia prima difesa di un diritto e fui
assolto nell'80 dal Pretore di Ravenna perchè il fatto non costituisce
reato.
Nell'85 fondai assieme ad alcuni amici l'Associazione Nudista Emiliano
Romagnola ed essendovi scarsità di spazi per il parcheggio dei veicoli
chiesi al responsabile della Forestale Dr. Cesare Caramalli di
eliminare la sbarra che riservava il passaggio ai capannisti lo
stradello che dalla piazzetta del ristorante "El Rancio" portava
all'allora foce del Bevano. La mia richiesta fu accolta ed i numerosi
capannisti di quella via rimasero così con un privilegio in meno non
potendo più contare su molti spazi riservati a loro e loro amici.
Nell'86, il sottoscritto assieme ai pochi naturisti rimasti a Foce
Bevano a causa dell'insicurezza nata da alcuni anni a causa della
presenza sempre più numerosa di tossicodipendenti, si trasferì
nell'attuale area di spiaggia a nord della Bassona.
I capannisti continuarono ad usufruire del loro privilegio non
accettando neppure di spostarsi in un area che il Comune di Ravenna
aveva a loro riservato nel piano regolatore a fine anni 80 situata nel
terreno agricolo posto ad ovest del Camping Classe.
Quanti santi in paradiso avevano e magari hanno ancora i capannisti ?
Spero che oggi, come ho sempre sostenuto (a nome dell'ANER e col
silenzio delle associazioni ambientaliste che continua) ad iniziare
dall'85 e riportato pure in un articolo de "il
Resto del Carlino" pubblicato il 01 agosto di quell'anno, a
firma di Paolo Morelli, intitolato "Baracche abusive" esse siano
finalmente demolite .
Ritengo che il cuore di una riserva naturale in un'area adiacente alla
foce del Bevano e ad una vasta zona umida per tantissimi motivi non
debba continuare ad essere presente un centinaio di capanni abusivi per
il piacere di pochi eletti!
22 giugno
2010
Fidenzio Laghi
|
Ma cosa sta accadendo di
sorprendente?
Da alcuni mesi il
naturismo italiano sta vivendo una serie di avvenimenti favorevoli per
il suo sviluppo nel nostro Paese:
- a San
Vincenzo (Li) il Consiglio Comunale ha concesso una delibera per l'uso
naturista della spiaggia conosciuta come "Nido dell'Aquila";
- il Comune di
Arbus (Costa Verde - Sardegna) nel Piano di utilizzo del Litorale ha
destinato una parte di spiaggia ai naturisti;
- il Comune di
Jesolo (Ve), stando a quanto riportato dal quotidiano " la Nuova di Venezia e Mestre"
e non solo, sta per approvare una delibera per destinare ai naturisti
l'isola del Mort;
- persino il
Sindaco di Sirolo (AN) Moreno Misiti, noto per le ordinanze
antinaturiste che prevedono un'ammenda di 516 Euro, ora si à
dimostrato possibilista visto che alle Due Sorelle i problemi
stanno per essere risolti e la spiaggia di San Michele è tornata ampia
come 30 anni fa;
- dopo anni di
accanimento antinaturista a Lido di Dante: in particolare del Sindaco
di Ravenna Fabrizio Matteucci, del leader dell'opposizione in Consiglio
comunale per la "Lista per Ravenna" Alvaro Ancisi e del
consigliere Pasquale Minichini della Circoscrizione del Mare, anch'egli
per la "Lista per Ravenna", si è verificato da parte di quest'ultimo un
radicale cambiamento d' opinione nei nostri confronti (vedi quanto riportato da
"Ravennanotizie.it");
- sempre a
favore dei naturisti di Lido di Dante in questi giorni abbiamo una
netta presa di posizione, mai verificatasi dal 1986, da parte della
Confesercenti (vedi
articolo di "Ravennanotizie.it") del Presidente Comunale Gianluca
Gasperoni.
Speriamo che le buone
stelle continuino ad apparire nel firmamento naturista!
16 giugno
2010
Fidenzio
|
Piano
per riserva naturale Lido di Dante
Come
già avevo scritto parlando dell'assemblea cittadina tenutasi lo scorso
8 maggio a Lido di Dante, la Forestale ha avviato la fase uno del piano
di difesa della riserva naturale a difesa della fauna e della flora
attualmente in pericolo. Durante la passata settimana la forestale ha
delimitato il tratto riservato alla sosta in spiaggia per la
balneazione effettivamente per una lunghezza di 700 metri complessivi
(circa 400 metri da dove inizio io a fare naturismo). Oltre alla
delimitazione segnalata con cartelli è consentito il solo transito
sulla battigia per una larghezza di 4 metri sino alla foce del Bevano
ed oltre. Fuori dalle aree consentite, passato un periodo transitorio
ed informativo come ieri con gazebo della Forestale, sarà applicata
un'ammenda di 50 Euro. Non è detto che l'area concessa alla
balneazione, se dovesse risultare insufficiente per la numerosa
presenza di persone, la Forestale prenda in considerazione
l'opportunità di aumentarlo.
07-giugno 2010
Foto del
cartello *** delimitazione spiaggia
*** Articolo Carlino del giorno 8
***
|
Congresso INF / FNI e Fenait antinaturista? Mi
pare proprio di sì!
*** Clicca per leggere la mia opinione La mia opinione inserita nel forum web dell'A.N.ITA. lo
scorso 2 giugno sino ad oggi, 17 giugno, non ha ricevuto neppure un
commento.
*** Testo nuova Proposta di legge Zamparutti
E' il testo di legge che la FE.
NA.IT. sostiene e che potrebbe essere contro l'interesse dei
naturisti ma sicuramente favorevole ai centri di vacanza esistenti.
|
Spiaggia
inaugurata
Come
annunciato, domenica scorsa 30 maggio, con la presenza di una
quarantina di naturisti provenienti, oltre che dalle Marche, anche
dalla Romagna e dall'Abruzzo, ha avuto luogo l'inaugurazione della
nuova stagione naturista sulla spiaggia di Cesano-Senigallia.
Si sapeva
che ancora per noi, anche dopo varie dichiarazioni favorevoli di
autorità politiche e periodi trascorsi tranquillamente dallo scorso
anno, a causa di alcuni consiglieri contrari come Mario
Fiore di Vivi Senigallia, c'era il rischio di visite non troppo gradite
ma, dobbiamo difendere pure il nostro diritto civile di esistere.
Nel primo
pomeriggio la visita di due agenti di Polizia c'è stato e ritengo sia
stata cordiale e fruttuosa con un utile scambio di informazioni e
chiarimenti.
Il
Consigliere Fiore, in prima fila fra i contrari, stando a quanto
riportato dai giornali locali, fa alcune dichiarazioni che non
corrispondono al vero e dimostra di non conoscere minimamente l'idea
naturista agendo in tal modo anche contro l'interesse economico
ed occupazionale della collettività locale. Se fosse vera la
parte, come mi auguro, in cui afferma che non ha alcun pregiudizio
verso i nudisti, fra pochi giorni, dopo aver appreso la verità su
alcuni fatti, sarà un nostro sostenitore.
Fiore
auspica il rispetto delle regole e noi le osserviamo: innanzitutto dice
che l'area per i naturisti non è stata autorizzata. Ignora che secondo
l'attuale legislazione non ò obbligatoria alcuna autorizzazione da
parte dell'ente locale. Il Comune se riserva uno spazio per i
naturisti e lo attrezza favorisce il rispetto di questa minoranza e
valorizza il turismo naturista portando vantaggi economici alla
collettività locale creando posti di lavoro. A Lido di Dante (Ravenna)
nella parte nord della riserva naturale la pratica naturista iniziò nel
1986 e solo 16 anni dopo (2002) il comune emanò la prima ordinanza per
riservare un'area ai naturisti; Fiore dice inoltre che il fatto di
spogliarsi integralmente è reato e sbaglia ancora perchè il semplice
nudo del naturista come dicono molte sentenze di naturisti che, come il
sottoscritto nel 1994, si à rivolto al Tribunale, non è reato: così
come hanno ribadito nel 2000 le sentenze n.1765 e n. 3557 della
Cassazione.
Un'altro
consigliere di maggioranza contrario è Enzo Monachesi dell'Idv del
quale dico solamente che mi sembra almeno strano che chi milita con
responsabilità in una organizzazione politica che vuole principalmente
difendere i valori umani sia contraria a chi pratica l'idea naturista
che è un modo di vivere in armonia con la natura, caratterizzato dalla
pratica della nudità in comune, allo scopo di favorire il rispetto di
se stessi, degli altri e dell'ambiente.
Inforno
inoltre che ultimamente il Comune di San Vincenzo (LI), in data
24-03-2010, ha approvato una delibera che riserva un'area di
circa 400 metri di spiaggia ai naturisti ed il Comune di Arbus (Costa
Verde) che nel Piano di utilizzo del Litorale approvato il 04
-05-2010 destina una parte di spiaggia ai naturisti.
Concludo riportando le
parole di uno dei più noti francescani di Assisi, Padre Nicola
Giandomenico, per molti anni loro portavoce :
<Lo scandalo, l'offesa alla morale dipende solo dal rapporto con gli
altri. Si può stare anche vestiti totalmente e scandalizzare le persone
che sono intorno a noi così come si può anche stare nudi e non
scandalizzare.
E' il rapporto con gli altri e con l'ambiente che fanno lo scandalo
>>.
San Francesco d'Assisi (patrono d'Italia) un giorno espresse questo
desiderio:
<<Quando mi vedete sul punto di spirare ponetemi nudo come mi
avete visto ieri sulla nuda terra>>.
Spirò nella notte fra il 3 ed il 4 ottobre del 1226 e, circondato dai
suoi frati, Francesco fu deposto nudo sulla nuda terra.
***********************
Articolo da il "CORRIERE ADRIATICO"
di luned' 31 maggio
************************
Precisazioni e chiarimenti
Con lo scopo di fare un
po' di precisazioni e chiarimenti lo scorso martedì sera, 02 giugno 10,
ho inviato ai blogs di Mario Fiore (primo antinaturista senigalliese)
ed a "Vivere Senigallia" una e-mail. Da questi non ho ricevuto, od
hanno pubblicato, alcun riscontro. Ho inviato pure una e-mail al
Corriere Adriatico il quale, invece , ne ha tratto spunto per scrivere
tre articoli sulla pagina marchigiana di giovrdì scorso. Articoli che
io giudico positivi: in uno di essi si apprende con favore che il
consigliere regionale Massimo Binci che nella passata legislatura
aveva presentato una proposta di legge a favore del naturismo e poi
bocciata è ancora favorevole ed invita l'attuale assessore competente a
ripresentarla. Inoltre nell'articolo del Corriere si riportano le
parole del famoso sindaco antinaturista di Sirolo, Moreno Misiti, che
attualmente si mostra possibilista.
La mia e-mail*****articoli: 1*****2*****3*****
|
Volantino del Corpo Forestale dello Stato diffuso dall'Ufficio
territoriale per la Biodiversità di Punta Marina-Ravenna diretto dal Dr
Giovanni Nobili. Parte
A Parte B |
Da: "Ravennanotizie.it"
del 26 maggio 10 un condivisibile articolo ispirato dall'Arcigay Frida
Byron.
Clicca qui
Altri articoli del giorno sucessivo
da: "il Resto del
Carlino" e "RomagnaNoi.it"
e del Prefetto di Ravenna Dr. Riccardo Compagnucci
|
A Lido di Dante i rifiuti sono più graditi
dei naturisti ?
Secondo quanto riportato e
documentato con foto oggi 24 marzo 10 dal portale " www.romagnanoi.it ", mi
sembra proprio che le autorità locali accettino volentieri l'abbondante
presenza dei rifiuti e non quella dei naturisti ! Clicca per l'articolo
Solo foto
|
INAUGURAZIONE
SPIAGGIA NATURISTA DI CESANO
Domenica prossima, 30
maggio, a Cesano (Senigallia-Ancona) si inaugurerà la nuova
stagione naturista sulla spiaggia che gli amici Ale e Pina hanno
avviato anno scorso superando con capacità alcuni grossi problemi
riguardanti la nostra presenza.
Ora c'è una nuova Amministrazione
comunale con nuovi eletti ed ancora nuovi componenti da eleggere e noi
ci attendiamo una delibera simile a quella emessa dal Comune di San
Vincenzo (Livorno).
Cerchiamo tutti di fare la nostra
parte ad iniziare da una numerosa presenza in spiaggia ed in
particolare domenica per aiutare Ale e Pina nel loro, non facile,
compito di portare avanti le nostre idee alle Autorità locali e non
solo locali .
Allego un articolo tratto dal "CORRIERE ADRIATICO" giovedì
scorso 20 maggio.
|
Un esempio da imitare
Domenica scorsa, 09 maggio 10, un
centinaio di naturisti si sono trovati al Mort (Eraclea - Veneto)
per pulire di ogni sorta di rifiuti questa bellissima laguna.
Hanno dato un bellissimo esempio
mostrando a tutti che i naturisti sono persone perbene e vanno
rispettati, al pari di ogni altra minoranza, e lasciato anche a loro
uno spazio per vivere il naturismo che è in linea con qualsiasi idea
europea.
Clicca per leggere il
servizio del quotidiano "la Nuova di Venezia e Mestre".
|
Assemblea cittadina a Lido di Dante
Sabato scorso, 08 maggio 2010, a
Lido di Dante si è tenuta un'Assemblea cittadina con la presenza del
sindaco di Ravenna Matteucci e gli assesori Corsini (turismo) e Dradi
(ambiente). Ritengo grave la ripetuta assenza dell'ANER, comunque gli
interventi dei liberi naturisti sono stati numerosi e chiari anche se
il Sindaco ripete sempre che lui non è contro i naturisti ma che la
legge regionale (dicendo una falsità) vuole i servizi igienici.
Ora la questione che ci riguarda direttamente è il piano della
Forestale attualmente in fase di studio. Invito, per conoscere qualche
particolare, a cliccare
qui. Inoltre clicca qui per vedere dove
io presumo siano i 700-800 metri di spiaggia.
|
Importante decisione in Sardegna
Lunedì scorso, 02 maggio 2010, il
Comune sardo di ARBUS (Costa Verde) ha concesso, nel Piano del Litorale
approvato, un oasi ai naturisti.
|
La Turchia: paese mussulmano,
apre ai nudisti! NOI (tranne tre eccezzioni) NO!!!
|
DESTINATO
TRATTO DI ARENILE ALL'ESERCIZIO DELLA PRATICA NATURISTA AL NIDO
DELL'AQUILA NEL COMUNE DI SAN VINCENZO (LI)
FINALMENTE UNA
GRANDE CONQUISTA!
Oggi 9 aprile 2010 il
Presidente E.S.N.A. DANIELE LICARROTTI ci ha dato questa splendida
notizia. Ha richiesto ed ottenuto l'importante successo della
delibera comunale
concessa dalla Giunta che favorirà lo sviluppo dell'idea naturista ed
il turismo ad esso collegato.
Clicca per vedere il cartello
posto in spiaggia dal
Comune
|
"OSEZ VIVRE
NU" Ripropongo il video ed il dibattito di Radio RAI4 |
Video della
storica puntata del "M. Costanzo Show"
sull'apertura ufficiale
della spiaggia naturista di Capocotta (ROMA) nel maggio 2000.
(se il video in 4 parti non si
avvia automaticamente, agisci manualmente!)
|
Video di una
parte della trasmissione "Forum" di Canale 5 andata in onda nel giugno
1996
Furono ospiti per
parlare di Naturismo intervistati da Rita Dalla Chiesa: Anita
Vannoni (membro dell'A.N.ITA.) e Gastone Franci (Sindaco di Capalbio).
|
Regolamento antinaturista o piano pro
natura?
Oggi,
16 febbraio, il blog "RomagnaNOI" ha pubblicato l'articolo che puoi leggere a questo
link .
La notizia è brutta
ma prima dovremo vedere se realmente esistono dei motivi veri da parte
della Forestale (fino ad oggi hanno fatto molti e gravi errori nella
gestione della Bassona) che non siano strumentali per togliere la
presenza naturista dalla spiaggia frequentata da decenni. Se così fosse
i nemici verso la nostra minoranza sarebbero troppi e, questa volta, se
l'ANER non agirà nella maniera adeguata ci aspetteranno tante Forze
dell'Ordine a riempirci di multe che pagheremo perchè a fare ricorso è
più caro ed "Addio Bassona!".
*****************
Leggendo l'articolo su "il Resto del Carlino" del giorno 17 febbraio
ritorno fiducioso per il futuro e, pensandoci bene, il Dr. Nobili della
Forestale che avevo incontrato a fine estate giudicandolo un'ottima
persona non può accettare certi giochi a nostro danno. Essendo a capo
dell'Ufficio di Punta Marina da poco tempo, vuole certamente
riqualificare l'area della riserva naturale della Pineta di Classe che
fino ad ora non ha avuto la necessaria attenzione dalla Forestale,
dalle autorità comunali, ecc.. Se procede nel modo giusto mi fa piacere
ed io sono daccordo che si prendano finalmente certe misure. Da anni
(dal 1985) ho personalmente chiesto che nel punto più delicato della
riserva naturale venisse abbattuto il centinaio di capanni abusivi
(misura che mi pare obbligata per salvaguardare, in particolare, la
fauna e non solo essa, ma ancora oggi i capanni sono presenti: leggi anche l'articolo
del "Carlino" del 1°agosto85 ). Oltre vent'anni fa la foce del
Bevano iniziò a spostarsi costantemente in direzione nord con
il tratto terminale del torrente parallelo alla battigia di circa
50metri e solo recentemente, dopo la distruzione di oltre 500
metri di maestose dune e parte di pineta, la foce è stata riportata
quasi al punto in cui si trovava nel 90. Ovviamente si è avuto un gran
danno all'ambiente naturale ed economico. Non è stato certamente colpa
dei naturisti: essi non procurano danni all'ambiente ma lo proteggano
in vario modo. Si limitano a stendersi sulla spiaggia, passeggiare
sulla battigia e bagnarsi nel mare! Da tantissimi anni hanno chiesto
alle autorità che si intervenisse contro i maniaci ed i guardoni che
commettevano spesso atti indecenti ed osceni: gravi reati contro i
nostri figli e noi tutti e rovinavno le dune nel passeggiare sempre
avanti ed indietro. Ebbene la Forza pubblica è stata (come i fatti
hanno dimostrato) scarsamente presente, l'autorità comunale che dal
2002 e per sei anni ha emanato un'ordinanza che riservava un
tratto di spiaggia ai naturisti e che, per diversi anni vietava
il transito sulle dune, non ha elevato una sola ammenda come
l'ordinanza prevedeva per i trasgressori. Il risultato di oggi è quello
che le dune sono completamente assenti, pure per un tratto di un
chilometro e mezzo, nella parte più a nord della riserva naturale. In
questo tratto mi sembrerebbe strumentale per fini poco puliti non
consentire l'utilizzo naturista della spiaggia mentre nella zona della
foce del Bevano (se si vuole finalmente procedere nella giusta
direzione) regolamentare l'accesso delle persone per ricostruire le
dune che la foce ha abbattuto negl'anni e riportare l'ambiento al
suo aspetto originale abbattendo anche i capanni sono daccordo e
lo considero prioritario se, si è seri.
|
Nell'imminente discussione della riforma del codice
penale all'art.726 , che tante volte ha punito ingiustamente i
naturisti, viene proposta la depenalizzazione ed un aumento della
sanzione a Euro 300.
***********************
Oggi, 11 marzo 2010, il Presidente del
Consiglio Silvio Berlusconi ha dichiarato che dopo le elezioni inizierà
la discussione sulla riforma del codice penale.
|
NO SCANDALOSO, MA PREVISTO.
DEL CONDUCATOR RIBOLZI PER UNO STAND ALL'EXPO LEVANTE DI BARI. |
Milano: Borsa
Internazionale del Turismo (B.I.T.) |
Lido di Dante: la spiaggia
più gradita dai turisti nel 2009
Nel Comune di Ravenna i
dati ufficiali danno alla località naturista un
+ 24.19% di presenze.
E il Sindaco vuole
cacciare i naturisti !!!
E se avesse remato a favore ???
Da: Ravennanotizie.it
|
Leggo
con una maggiore speranza per il futuro naturista di Lido di Dante la
notizia che segue tratta da: Ravennanotizie.it
*******************
Ancisi:
"Osservazioni al piano dell'arenile"
domenica 20 dicembre 2009
"Domani sera, previa valutazione delle
osservazioni presentate dai cittadini - scrive Alvaro Ancisi,
capogruppo di Lista per Ravenna - il consiglio comunale approverà, in
via definitiva, il piano dell'arenile, ma lo farà col voto contrario di
Lista per Ravenna.
L'esame delle osservazioni non ha portato
notevoli differenziazioni di giudizio tra la maggioranza e la nostra
lista civica, ma il nostro giudizio sul complesso dell'operazione resta
negativo, per le seguenti ragioni:
• Resta la mancata attenzione a Lido di
Dante, che continua a subire, sul proprio litorale, la presenza
massiccia, abusiva e incontrollata dei
nudisti e i fenomeni negativi che la circondano, nonostante sia una
zona balneare a vocazione familiare e naturalistica. Non è stata
neppure verificata la possibilità che uno spazio, correttamente
regolamentato e disciplinato, per la pratica del nudismo balneare possa
essere insediato su un'altra area del litorale, ben separata dalla
balneazione "tessile".
• eccetera, eccetera.
***********************************************
Lunedì 21 dicembre
09 il Consiglio comunale di Ravenna ha poi approvato (come previsto) il
Piano dell'arenile: clicca per leggere il
resoconto.
***************************************
Conferenza-Dibattito sul Naturismo
a Lido di Dante
Il tempo passa e
di una eventuale organizzazione di una Conferenza - dibattito
sul Naturismo da tenersi a Ravenna, per favorire uno scambio di idee
fra le varie organizzazioni rappresentative cittadine e regionali, le
organizzazioni naturiste ed ambientaliste e di categoria ed i
singoli cittadini generalmente disinformati su molte questioni, non si
sente ancora nessun odore.
Azione naturista
la chiede da anni ma, la chiedono anche vari naturisti (interessati
alla grave questione di sopravvivenza innescata dal comportamento
tenuto dal sindaco Matteucci) e politici come il consigliere comunale
Maurizio Bucci (PdL).
Il soggetto
principale e più interessato è, o avrebbe dovuto essere, l'
Associazione Naturista Emiliano Romagnola (A.N.E.R.) ma pare che
voglia proseguire col suo lungo letargo in fatto di attività: a parte
l'unico risveglio venuto in occasione dell'interpellanza del
consigliere PdL Maurizio Bucci nel Consiglio comunale di Ravenna lo
scorso novembre a favore del naturisti a Lido di Dante.
Sono convinto che
una rondine non fa primavera e che dobbiamo attendere altre rondini.
Penso che la prima rondine abbia aiutato molto la nostra causa e che,
forse, se il Piano dell'arenile approvato lo scorso lunedì 21-12-09 non
ha inserito nulla contro la permanenza dei naturisti sulla spiaggia di
Lido di Dante, è dovuto pure alla pubblica manifestazione di protesta
tenuta dai naturisti dell'ANER uniti a quelli indipendenti.
Sono dell'opinione
che dobbiamo continuare a far sentire pubblicamente la nostra voce per
poter sicuramente vincere la nostra battaglia per il rispetto civile di
una minoranza come sancito dalla Costituzione Italiana.
|
Storica puntata
della RAI
Il 28
aprile 1988 su RAI2 il compianto Gianfranco Funari dette al
naturismo, per la prima volta, un'intera puntata di una trasmissione
televisiva. E la larga maggioranza dei presenti in studio e negli
interventi via telefono si pronunciarono a favore del Naturismo dando
una chiara prova che la pubblica opinione non riteneva, già allora, ci
fosse un atto contrario alla pubblica decenza.
|
Interrogazione del consigliere PdL
Maurizio Bucci a favore del Naturismo (Consiglio Comunale del
26-11-09) a Lido di Dante, servizi de "il
Resto del Carlino" del 27-11-09 e de "LA
VOCE" del 27 e 28-11-09 ed una mia opinione
sul sequestro in spiaggia dello striscione ANER.
Streaming registrazione
audio degli interventi
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Togliere e dare: perchè?
Perchè il Sindaco di
Ravenna Matteucci vuol togliere la spiaggia della Bassona ai naturisti
e reddito, derivante dal turismo a loro collegato, agli operatori
locali e dare 1.000 Euro al collega sindaco dello stesso partito DS di
Forlì per spiegare chi era Guidarello Guidarelli alla deliziata
platea di Confindustria il 13 novembre 09?
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Foto di Spencer Tunick
In
difesa della natura
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ESTATE 2009: AL MARE COI
MEDIA
La
confusione fra i naturisti, i politici ed i media se il
naturismo, a Lido di Dante, sia permesso o meno continua a
regnare anche questa estate. L'associazione naturista locale
A.N.E.R. notoriamente assente fisicamente ed in attività, tranne rari
lampi, di conseguenza, a mio parere, è certamente molto
responsabile del calo numerico della presenza dei naturisti a
Lido di Dante assieme, in primo luogo , al sindaco di Ravenna Matteucci
che hanno fatto prevalere la convinzione che il nudo in spiaggia sia
vietato e la proprietà del Camping Classe per il suo modo di agire.
Ai link che seguono
ritengo che possiate chiarire i vostri dubbi e vi invito poi a
riferire in modo giusto a chi si rivolge a voi.
BAGNINO
GAMBI REPLICA GAMBI
Lo scorso
23 agosto 09 il quotidiano "il Resto del Carlino" è uscito con un ampio
servizio sulla cronaca di Ravenna. Si diceva a grandi titoli che la
spiaggia era sporca e che i nudisti stranieri se ne andavano via
ed a grande sorpresa l'affermazione del sindaco Matteucci che
diceva: "Se ne vanno via? Fanno solo bene" (parte servizio Carlino).
Il
sottoscritto il giorno successivo ha subito scritto ed inviato una
lettere al Carlino denunciando le gravi affermazioni del Sindaco
ravennate ( lettera pubblicata ).
Il giorno 26
il Carlino ha pubblicato una lettera del consigliere comunale di FI-PdL
Massimo Bucci che merita attenzione (clicca),
del Presidente del Comitato Cittadino della località Lido di Dante su
Ravennanotizie.it (clicca) ed alcuni
naturisti su vari media locali hanno espresso le loro opinioni.
Finalmente
il giorno 27 agosto 09 il Carlino di Ravenna pubblica un articolo
ispirato da Marcacci (ricordo che è ancora presidente dell'ANER)
ma non entra nel merito della grave affermazione del sindaco. A
sorpresa (facciamo una risata) annuncia la sua candidatura alle
prossime elezioni comunali di Ravenna ed afferma che un assessore
dell'attuale Giunta frequenta abitualmente la spiaggia della
Bassona (clicca).
Grande
fumo nei media locali per la notizia dell'assessore naturista ed il
giorno dopo: il 28 arriva l'immediata risposta del Sindaco (smentita del sindaco) mentre il
quotidiano "LA VOCE" pubblica un ampio articolo con l'elenco,
concesso da Marcacci, dei presunti vip che frequenterebbero
la Bassona.
Ed Io mi chiedo se
Marcacci, così facendo, di chi fa gli interessi?
Credo: - non certamente dei naturisti !
Il giorno
29 sul blog Romagnanoi.it è apparsa una dichiarazione (clicca) del Sen. Vidmer Mercatali
(predecessore dell'attuale sindaco di Ravenna ) che non corrispondeva
al vero ed ho così deciso dì inviare al Carlino ed alla Voce di
Romagna una lettera di precisazione che è stata pubblicata lunedì
31 agosto (lettera Carlino - lettera "LA VOCE"). E sempre lunedì 31 dalla festa
del PD lo stalinista Matteucci annuncia che il prossimo anno farà la
guerra ai naturisti (notizia data da
Romagnanoi) ed il Presidente della provincia Giangrandi confessa
che da giovane alla Bassona andava a fare il guardone. La notizia viene
poi riportata (non con la stessa tonalità) da (il
Carlino) e da (LA VOCE) martedì 1
settembre 09.
Ennesima
intervista del Sindaco su "LA VOCE"
mercoledì 2 che, fra l'altro, dice che non avendo Ravenna uno spazio
per i naturisti, essi possono certamente trovare nei 110 Km di coste
emiliano-romagnole. Informo, tra parentesi, che rutti i blogs di
notizie locali hanno dato ampio spazio e quasi quotidianamente, da
oltre un mese, alla questione naturista.
Di nuovo
su "LA VOCE" giovedì 3 un articolo
intitolato "I nudisti e la strana coppia del PD" nella quale vengono
riportate le parole del sindaco che dice che i proclami di Marcacci non
lo preoccupano basti pensare che la manifestazione che aveva indetto
contro di lui a livello nazionale ha avuto una presenza di soli dodici
persone. E qui purtroppo il Sindaco ha ragione perchè l'ANER, da anni,
rare volte interviene in difesa dei diritti dei naturisti ed ormai non
ha più seguito e quando interviene fa solo fumo. Ultimamente invece di
affrontare i problemi i capi se ne vanno per i fatti loro e quando
qualcuno riappare come il presidente che fa? Annuncia la sua
candidatura alle elezioni e un boicottaggio degli acquisti e
degli appartamenti con un seguito di due o tre persone.
Sempre
giovedì 3 settembre sulla Voce è stata pubblicata (allego) la lettera di un anziano naturista
della Bassona.
Sabato 5 è
intervenuta sui media Daniela Guerra
Presidente del gruppo assembleare dei Verdi alla regione Emilia
Romagna alla quale chiesi , nel 2004, di presentare una Proposta di
legge sulla "Valorizzazione del turismo naturista", che accettò e
fu approvata nel luglio 2006 col n° 26.
Domenica 6
pure "il Giornale " di Vittorio Feltri ha
dedicato un articolo, nello spazio "il caso", alla nudonovela Bassona.
Mercoledì
09 settembre TELEROMAGNA ha trasmesso una breve intervista al presidente dell'ANER
Marcacci nella quale ha detto che se il Sindaco di Ravenna farà
un'ordinanza contro i naturisti ricorrerà al TAR. Voglio sperare
che questa volta Marcacci, se la minaccia si realizzerà, passi
veramente ai fatti nel modo giusto. Da anni sto dicendo che occorreva
fare ricorso al TAR per impugnare le ordinanze di Sirolo (AN) e
Manerba sul Garda (BR). Non è stato fatto col risultato di subire
grosse ammende, facili denunce e precedenti negativi per altri comuni .
Era l'unica via da seguire per dimostrare che il naturismo è legale e
che, come sancisce la Costituzione all'art. 21: " Tutti hanno diritto
di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo
scritto e ogni altro mezzo di diffusione. Sulle questioni, come questa,
che riguardano gli interessi di tutti i naturisti italiani le
associazioni dovrebbero essere unite nell'azione di difesa dei diritti
e non occuparsi singolarmente solo di organizzare qualche cena per gli
iscritti.
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IMPORTANTE
EVENTO NATURISTA
GRAZIE ALL'IMPEGNO
DEGLI AMICI PINA ED ALE
DOMENICA 17 MAGGIO 2009 E' STATA
INAUGURATA UFFICIALMENTE LA NUOVA
SPIAGGIA NATURISTA DI
FOCE CESANO
-
SENIGALLIA (AN) -
INVITO I
NATURISTI A FREQUENTARE NUMEROSI QUESTA
NUOVA SPIAGGIA !
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DENUNCE
ANCHE A CESANO (Senigallia)
Dopo poco più di un mese
dall'inaugurazione della spiaggia naturista di Foce Cesano con il
consenso dell'Assessore al Turismo del Comune di Senigallia ieri, 28
giugno 09, alcuni nemici della civile convivenza hanno fatto
intervenire in spiaggia i Carabinieri che a loro volta hanno agito
contro alcuni naturisti. Da quanto è stato dichiarato da alcune persone
presenti pare che questi naturisti si comportassero da tali e,
quindi, i carabinieri non fossero obbligati ad intervenire e tantomeno
denunciarli perchè, come tanti precedenti hanno dimostrato,
il nudo integrale mostato in pubblico a fine di naturismo non è reato
Spero che qualcuno si svegli e
si muova per difendere il nostro diritto ad esistere! Ma,
purtroppo mi sa che anche questa volta si continui col letargo: ieri od
oggi (29 e 30 giugno 09) il presidente dell'ANER che diceva di
sostenere Alessandro per il Cesano e che, quindi, per primo avrebbe
dovuto incontrare i Carabinieri della stazione di Senigallia, non
l'abbia fatto. Avrebbe dovuto chiarire ai Carabinieri, che
possono non conoscere benissimo i particolari della legge italiana sul
naturismo, che il nudo naturismo non viola alcun articolo del
codice penale e di non trasmettere gli atti sui denunciati al Pubblico
Ministero. La massima carica di un'associazione e per giunta
avvocato avrebbe aiutato al massimo la posizione dei naturisti
denunciati ed in generale i diritti dell'intero movimento!
***************
Oggi 30 giugno, ho letto un
messaggio di Alessandro in rete pubblicato da un Forum naturista nel
quale si dice che il presidente dell'ANER avrebbe preparato un foglio
per una raccolta di firme da presentare a fine estate all'Assessore al
turismo di Senigallia con la richiesta di un'ordinanza che
riservi un'area: Foce Cesano, ai naturisti.
E' questo il modo di rispondere
alle denunce dei carabinieri? Forse i carabinieri messi a
conoscenza di questa raccolta fi firme non procedono con la
denuncia?
***************
Oggi 02 luglio 09 , con immenso
piacere, sono venuto a conoscenza del fatto che l'amico
Alessandro ha incontrato, con successo, il Comandante della Stazione
Carabinieri di Senigallia e dal cordiale incontro le ragioni dei
naturisti siano state accettate e che ci sia la quasi certezza che non
trasmetteranno alcun atto al PM per i naturisti sorpresi domenica
scorsa. Subito dopo Alessandro ha incontrato anche il Commissario
di Polizia : anche questo molto positivo per noi naturisti . Inoltre
anche l'Assessore al Turismo ha chiamato Alessandro per rinnovargli il
suo appoggio a nostro favore.
Veramente GRANDE Alessandro
oggi l'unico che nel movimento naturista si da da fare e mostra
coraggio. Mi fa ridere chi nel Forum IN dice che uniti si vince perchè
se Alessandro fosse stato unito agl'altri e si comportava come gli
altri nulla sarebbe accaduto di positivo per Cesano. Se anche lui
avesse fatto come ha fatto il Presidente dell'ANER Avv. Marcacci i
naturisti denunciati domenica scorsa avrebbero avuto la quasi
certezza di dover affrontare un processo o pagare un'ammenda e
complicare forse definitivamente lo sviluppo del nuovo sito naturista .
Ho forse l'Avv. Marcacci gradiva
che si svolgesse un processo per poter difendere i due imputati?
VIA MARCACCI ED ELEGGERE ALESSANDRO
PRESIDENTE A.N.E.R.
***************
BASTA
CONSIDERARE LEGALE LA PROSTITUZIONE ED ILLEGALE IL NATURISMO !!!
BASTA GIOCARE
CON LA LIBERTA' DEI NATURISTI !!!
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CONTINUA LA
PERSECUZIONE
A Potenza Picena (MC) sei
naturisti uomini ed una donna, nella prima quindicina di questo mese di
giugno 2009 sono stati denunciati dai carabinieri mentre (da
quanto viene affermato) prendevano semplicemente il sole nudi su
un conosciuto tratto di spiaggia (leggi articoli de il "CORRIERE ADRIATICO 1 e 2).
DOVE
STANNO LE ASSOCIAZIONI NATURISTE E
LE LORO FEDERAZIONI: FE.NA.IT. E
CO.NA.IT ? PERCHE' CONTINUANO
A NON OCCUPARSI DEI VERI PROBLEMI
DEI NATURISTI? COSA CI
STANNO A FARE? VERGOGNA
VERGOGNA VERGOGNA !!!!!!!!
P.S.
,L'A.N.E.R., dopo
un mese dallo svolgimento della sua assemblea ordinaria (si fa per
dire), tenutasi il 24 maggio scorso con il rinnovo delle cariche
sociali, sta dando un chiaro esempio di democrazia: non ha ancora
reso noto i nominativi dei nuovi eletti !!!
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NATURISTI
SEMPRE PERSEGUITATI
LETTERA SIMILE A
QUELLA INVIATA ALLE REDAZIONI DI ALCUNI MEDIA
18
Maggio
2009
Un tempo pensavo che secondo la Costituzione italiana
tutti i
cittadini della Repubblica dovessero avere gli stessi diritti e doveri
ma, ad
esempio, per i naturisti non è esattamente così.
Io, eletto presidente
dell’Associazione Naturista Emiliano Romagnola nel 1985 (anno della sua
fondazione), a none dell’ANER e poi come semplice naturista, mi batto
per il
civile rispetto
di questa parte di cittadini che, in
pratica, sono ancora perseguitati a differenza degli altri Paesi
europei che godono
pure degli effetti economici dati dal turismo collegato ai naturisti
calcolati in oltre
20.000.000 di potenziali ospiti.
In Italia non esiste
alcuna legge che vieti la nudità integrale ma, come in quasi tutti gli
altri stati europei gli “ Atti contrari
alla pubblica decenza” art.
726 del c.p. e gli “Atti osceni on luogo pubblico” art 727 del c.p. per comportamenti che nulla hanno in comune col naturismo.
Il nudo integrale (parte
fondamentale della nostra filosofia) del naturista che ha lo scopo di
difendere
il nostro benessere generale e la salute psico-fisica
in linea con l’art 32 della
Costituzione ed ormai ampiamente accettato
da circa l’80% dei cittadini italiani
(stando ai sondaggi), Tranne rari casi,da decenni (ricordo per esempio
la sentenza di Milano, negl'inni 70, in cui il turista messicano F. P.
sorpreso nudo a passeggiare per la città in una notte d'agosto, fu
assolto dal pretore Francesco Dettori con la motivazione che il nudo
sta diventando un fatto di costume e che non è più raro osservare su
spiagge più o meno appartate persone nude o seminude senza che gli
astanti reagiscono negativamente ecc.~ ecc.) il nudo innocente del
naturista viene sempre assolto dai
giudici chiamati a pronunciarsi: anche la Corte Costituzionale, nel
2000 per ben
due volte, ha sentenziato che il nudo del naturista non è reato.
La persecuzione sta
nel fatto che ancora continuano le denunce anche nei luoghi in cui ci
sono
state le assoluzioni. Per
esempio il Giudice
di Pace di Crema il 26 giugno 2007non
accettò la richiesta di
una condanna ad una ammenda di Euro 20 da parte del Pubblico Ministero ed assolse il naturista denunciato dai
carabinieri di Rivolta d’Adda. I Carabinieri di quella stazione
sono poi nuovamente intervenuti
negli stessi luoghi a fare denunce: 4
volte nel mese successivo alla sentenza con 10 naturisti
sorpresi. Spesso poi succede
che, essendo l’ammenda da 10 a 206 Euro, il
denunciato non ricorra al Giudice perché le spese per l’onorario
dell’avvocato
sarebbero molto più alte: quindi, in pratica il naturista quando è
denunciato
perde sempre.
Anche il parlamento
non si interessa di noi: io nel 1993
proposi ed
ottenni dall’allora deputato verde Sauro Turroni di
presentare una Proposta di legge per fare
la necessaria chiarezza in materia, PdL che è
sempre stata ripresentata nelle successive legislature (nel 94 e 96
cofirmata anche dagli onorevoli Maroni , che fece un'esperienza
naturista, e Castelli) e che per sostenerla nel 98 feci una
eclatante protesta in Piazza Montecitorio ponendomi integralmente nudo
davanti
alla Camera dei Deputati. Questa PdL non è
andata
oltre ad un
inizio di discussione in Commissione Affari Sociali, poi terminata per
fine legislatura nel
2001.
Altri deputati e senatori hanno
presentato altre
Proposte di legge ma, nessuna fino ad oggi neppure discussa in
Commissione.
Lo
scorso 24
ottobre in occasione di un’incontro
sul turismo a Cervia (RA) sono riuscito a consegnare a mano all’attuale
Ministro Michela Brambilla una lettera in cui spiegavo le nostre
problematiche
e con la richiesta d’intervenire per motivi di civiltà e vantaggi
economici. Ebbene, nessuna risposta mi è
pervenuta. ne
da lei ne da suoi collaboratori.
C’è o non c’è
persecuzione verso i naturisti?
Potete aiutare la
minoranza naturista?
Cordiali saluti
Fidenzio Laghi / ex Presidente ANER
|
OGGI 16 APRILE
2009 CONTINUO A CHIEDERE LE DIMISSIONI DELL’ATTUALE
PRESIDENTE A.N.E.R. JEAN PASCAL MARCACCI
E DELL'INTERO CONSIGLIO DIRETTIVO QUASI
SEMPRE ASSENTE FISICAMENTE E NELL'ATTIVITA'
PERCHÈ, A MIO PARERE IN PRESENZA DI UN SINDACO DI RAVENNA
INTEGRALISTA TESSILE, HANNO FORTEMENTE CONTRIBUITO AL RISCHIO
DELLA CHIUSURA DELLA SPIAGGIA FREQUENTATA DAI NATURISTI A LIDO DI DANTE
: SPIAGGIA NATA NELL'ESTATE DEL1986 IN SEGUITO ALLE MIE CIVILI
RICHIESTE A NOME DELL'ASSOCIAZIONE A.N.E.R. DI CUI ERO PRESIDENTE E POI
DIVENUTA NEGL'ANNI LA SPIAGGIA NATURISTA PIÙ FREQUENTATA D'ITALIA.
P.S. Su " ravenna notizie.it " si possono
trovare molti interventi d'archivio sul naturismo facendo una ricerca
su varie parole chiave come: naturisti e nudisti.
|
|
Da un'intervista al comico Luca Laurenti
de "Il Giornale" del 13 feb 09:
"
Non sa che se perde chi non fà il bagno nudo. Senti sulla pelle tutti i
sapori e odori del mare. Col costume è come farlo dentro 'na busta de'
plastica. Nasciamo col pisellino de' fuori, mica cor cappotto di
Armani".
|
Nuovo Disegno di Legge sul Naturismo
(Presentato al Senato dai Radicali Donatella
Poretti e Marco Perduca lo scorso 05/12/08). Assegnato alla
1ª Commissione permanente (Affari Costituzionali)
in sede referente il 12 marzo 2009
|
DOCUMENTO VIDEO
Il filmato di questo link è un
vecchio video della Federazione naturista francese che ho mostrato, e
continuo tuttora a mostrare in pubblico, dal 1993. Dopo 6 anni (1999)
fui denunciato perchè il PM riteneva violassi l'articolo 528
(spettacolo osceno) del c.p. . Difeso dall'Avv. Jean Pascal Marcacci
(Presidente dell'ANER) fui assolto dal Giudice Dott. Valentina
Varoli il 15.10.2002 perchè " il fatto non costituisce reato". La
sentenza fu definitiva perchè non seguì alcun ricorso da parte del PM.
Per
l'ingiustizia da me subita per più motivi, la Rai nella rubrica
"Dizionario Parlamentare" del Gr Parlamento, condotta da Giorgio Frasca
Polara, organizzò un pubblico dibattito di 43 minuti in diretta radio
con replica. L'audio della trasmissione radio l'ho abbinato a questo
video. Parteciparono l'allora Sottosegretario ai rapporti col
Parlamento Cosimo Ventucci, l' Onorevole Piergiorgio Massidda (FI), il
Senatore Sauro Turroni (Verde) ed il Sottoscritto.
|

Alle
Falde del Kilimangiaro
Martedì 26 dicembre 06, il Presidente dell'ANER, Jean Pascal Marcacci,
ha partecipato, ad una puntata speciale del programma di RAI 3
"Alle Falde del Kilimangiaro".
Jean Pascal è
stato a lungo intervistato da Licia Colò sull'idea naturista e sul
turismo naturista nel mondo. Tutto è andato nel migliore dei modi ed il
Naturismo ne è uscito bene di fronte ai milioni di italiani che erano
davanti al video.
Clicca per
vedere il video dell'intervista
|

Partecipazione
del Presidente dell'ANER
Avv. Jean
Pascal Marcacci
alla
trasmissione comica "La grande notte"
condotta da Gene Gnocchi
messa in onda su
RAI2 il 26 ottobre 06.

Intervista
del Presidente ANER, pubblicata il 23 ottobre 06, su il
"Quotidiano Nazionale"

|

NATURISMO
A "LA 7 "
Nel programma
televisivo "Le invasioni barbariche "
(vedi parte
sul naturismo) trasmesso venerdì 06 ottobre 06 su "La 7" si è parlato anche di Naturismo.
Riporto
parte di una dichiarazione di Nicolò Spinicchia della
Confederazione
Naturista Italiana (CONAIT) dalla ML "NAT-IT".
Facevo
parte del piccolo drappello di naturisti che ieri sera ha partecipato,
seduti tra il pubblico (eravamo in sei), alla prima puntata del
programma "le invasioni barbariche" e vorrei dare la mia valutazione
dei fatti.
Secondo me é stata la prima volta che in una trasmissione televisiva a
carattere nazionale e di largo ascolto è stato messo in ridicolo il
pensiero di chi si oppone al naturismo. Il modo, semplice e scanzonato,
in cui la Bignardi ha impostato il dibattito e le attente parole di
J.P. Marcacci ci hanno permesso di ottenere un grande risultato.
E' sembrata ridicola la posizione della signora, candidata di AN alle
scorse Elezioni Europee, quando nel suo intervento ha legato il nudo
alla sensualità ignorando che la nudità può avere anche altre valenze.
Ancora più ridicola è apparsa la posizione della modella "calendarista"
(il pubblico in sala ha rumoreggiato pesantemente, spero che sia
successo lo stesso per il pubblico a casa) che ha sostenuto l'assurdità
del nudo senza contenuti erotici prediligendo quello sensuale dei
calendari e i lauti compensi che ne derivano. E' stata lodevole infine
la posizione la posizione dei due uomini
(l'attore e il fotografo) perché hanno riconosciuto candidamente che,
pur avendo vergogna nel praticare il naturismo, il nudo naturista ha
una forte valenza educativa e rivoluzionaria proprio perché svincolato
dalla sensualità.
Sarà sicuramente stata una piccola vittoria, ma sono convinto però
(anche se molti non se ne sono ancora accorti e magari non sono neanche
d'accordo con me) che questo sia già NEONATURISMO.
Un caro saluto a tutti
Nicolò Spinicchia
(Presidente Econat - www.econat.org )
|
IN
EMILIA ROMAGNA IL NATURISMO E' LEGGE !
(il testo deliberato il 26 luglio 2006)
Storia della Legge sul Naturismo approvata in
Emilia Romagna
|
Proposta
di Legge Emilia Romagna
"Valorizzazione
della pratica del naturismo".
Alcuni articoli pubblicati
dai media in seguito all'udienza conoscitiva tenutasi mercoledì
07-06-06 alla quale sono stato presente. art. 1 - art.
2
|
CO.NA.IT.
Nuova sede Toscana di ASSONATURA
Comunicati stampa; attività e
news
|
Orrore: così gli
islamici massacrano gli animali
Denuncia di "Studio Aperto " fatta
nelle edizioni del TG delle 12.25
e delle 18.30 del 03 gennaio 2007
|
Petizione
della LAV
"IL
MASSIMO DELLA PENA È VEDERE UN ANIMALE SCUOIATO VIVO.
ANCORA COSCIENTE, MENTRE CERCA UNA FUGA ORMAI INUTILE. SUCCEDE IN
CINA. MA NOI COMPRIAMO QUESTE PELLICCE.
IL MINIMO CHE POSSIAMO FARE È CHIEDERE AL NOSTRO GOVERNO DI BLOCCARNE
L'IMPORTAZIONE."
L'indirizzo per aderire alla petizione è il seguente:
www.nonlosapevo.it
ATTENZIONE:
i filmati contenuti in questa pagina, anche se censurati,
sono abbastanza scioccanti.
|
Storia
della Proposta di Legge nazionale sul Naturismo
|
VIDEO NATURISTI
Filmato streaming svizzero
sul naturismo
(Filmato
svizzero senza presentazione)
*************
Filmato Rai3 "Alle Falde del Kilimangiaro"
(puntata del 26 dicembre
2006)
*************
"COMINCIAMO
BENE"
Mia
partecipazione alla trasmissione di RAI 3 nella puntata del 10
marzo 2005
*************
Altri
video
Intervista di RAI3 trasmessa nel programma "I Ragazzi del 99"
intervista di TELE+ registrata nel campeggio
naturista di “Ca’ le scope”
Servizio di RAI3 del
2000 ripreso a Lido di Dante (RA)
“2000” (rubrica
di RETE 4)
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VACANZE
NATURISTE
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Alcuni links:


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