NATURISTI  PERSEGUITATI.


Quest'anno nella nostra Italia ho visto una ulteriore grande persecuzione verso i naturisti in tante località.

Gli articoli di legge si possono interpretare, in particolare dalla Forza pubblica, come si vuole e non contano molto le precedenti sentenze assolutorie, anche se da decine di anni sono la totalità nel riguardi dei naturisti.

Numerose sentenze hanno detto che il reato di "Atti osceni in luogo pubblico" corrisponde, praticamente, agl'atti sessuali , mentre se ancora gli atti non sono eccessivamente spinti, il reato sarebbe di "atti contrari alla pubblica decenza".
Gli "atti contrari alla pubblica decenza" sarebbero pure certi particolari gesti ritenuti immorali dalla maggioranza del pubblico.

Il nudo di chi pratica il naturismo, secondo le mie conoscenze, da tantissimi anni viene sempre assolto, ed anche oltre al vero naturismo , come visto, per esempio, già in alcune sentenze negl'anni settanta-ottanta : a Milano, in agosto, un turista che di notte circolava in centro nudo per il caldo afoso  fu assolto dal pretore Francesco Dettori con la motivazione che il nudo sta diventando un fatto di costume e che non è più raro osservare su spiagge più o meno appartate persone nude o seminude senza che gli astanti reagiscono negativamente ecc. ecc. ed inoltre un'altro pretore di Perugia ha assolto una persona nuda che si lavava in una fontana pubblica.

Come abbiamo visto in tante occasioni noi naturisti siamo perseguitati alla grande e tutti gli anni ci piovano un sacco di denunce da parte della Forza pubblica che ritengo, non siano solo il frutto della mancata conoscenza dell'interpretazione della legge che, visto le numerose sentenze assolutorie, ogni dubbio doveva essere stato chiarito. Ma , ritengo, che denunciare un naturista sia per tanti un hobby od un gioco o che si faccia solo perchè si è personalmente contrari a queste persone che se poi alcune di loro vanno al processo, anche se assolti, perdono ugualmente molti soldi per l'avvocato ,ecc. e nessuna conseguenza rimane a carico del denunciante .
Il naturista reagisce raramente; al massimo qualche articolo sul giornale ed assenteismo, come da sempre per tutto, da parte delle associazioni. E non si parli di Fenait che da sempre è come un sindacato di lavoratori con a capo un industriale che,ovviamente, mai prenderà iniziative in difesa dei lavoratori.

Voglio dire ,anche, una cosa alla quale nessuno ha ancora dato una risposta adeguata:

Il dizionario della lingua italiana dice che il termine "Atto" significa che si intende un gesto ,un'azione, un movimento e lo "Stato" un modo di essere.
Se questo è vero il naturista si trova in uno "stato" (la nudità) ed il codice penale si riferisce solo agli "atti": "Atto contrario alla pubblica decenza" oppure "Atti osceni in luogo pubblico " e non "Stato contrario alla pubblica decenza" o "Stato osceno in luogo pubblico". Quindi il naturista non rientra in nessun articolo se diamo il giusto significato al termine "atto". Se sono fermo e nudo a prendere il sole mi trovo in uno "stato" mentre se sono nudo e cammino l'atto è solo il camminare e camminare non è osceno o contrario alla pubblica decenza. 

Faccio un esempio recente che dimostra quanto noi naturisti siamo bravi a subire le persecuzioni senza un'adeguata reazione per migliorare il rispetto della nostra idea:

Martedì 26 giugno 07 il presidente dell'ANER Avv. Jean Pascal Marcacci ha difeso un naturista denunciato dai carabinieri perchè sorpreso nudo sulle rive dell'Adda nel Comune di Rivolta d'Adda (CR). E' stato assolto dal Giudice di Pace di Crema perchè il fatto non costituisce reato.
Questa sentenza locale nella quale il PM chiedeva una condanna a 20 euro, in aggiunta alle favorevoli precedenti sentenze, non è bastata a fermare le persecuzioni di alcune autorità (sindaco in testa). Dopo due giorni (il giovedì) un'altro blitz dei carabinieri ha denunciato altri 2 naturisti, poi il sabato altro blitz con ulteriori 3 naturisti denunciati. Ed, inoltre, altri due blitz il 10 ed il 27 luglio con altri 5 denunciati arrivando ad un totale di 10 naturisti denunciati nell'arco di un mese subito dopo ad una sentenza assolutoria.
Aggiungo che sull'Adda negl'ultimi due anni sono stati 48 i naturisti denunciati e che il PM ha impugnato la sentenza del Giudice di Pace di Crema.

Ebbene dopo questo gravissimo fatto di persecuzione, che poi se ne sono aggiunti altri, il movimento naturista non ha, come sempre ,  reagito come si doveva: solo, solo, alcuni comunicati ai media.

Io il 10 di luglio scorso ho inviato un e-mail a tutti i parlamentari per denunciare le persecuzioni ma solo l'On. Grillini ha risposto che avrebbe fatto un'interrogazione al Ministro degli Interni come poi ha fatto: attualmente, mi risulta, è l'unico parlamentare che si batte in difesa dei nostri diritti civili.

Speriamo che al ritorno dalle vacanze il Ministro Amato dia una soddisfacente risposta e che accetti immediatamente d'inviare una circolare ai Prefetti che faccia chiarezza in materia spiegando che il nudo del naturista non va contro ad alcun articolo del codice penale od almeno, come per la diffamazione, una querela di parte : così chi perde paga!

 

Terra del Sole 27 agosto 07                                                                            Fidenzio Laghi