NATURISMO E CATTOLICESIMO

 

 

Il naturismo è un modo di vivere in armonia con la natura, caratterizzato dalla pratica della nudità in comune, allo scopo di favorire il rispetto di se stessi, del prossimo e dell'ambiente. Il naturismo è alimentazione naturale, medicina naturale, attività fisica, ecc. e difende la salute fisica, mentale e sociale.

 

Quanto sopra riportato è la vera definizione del naturismo e non è certamente in contrasto con la religione cattolica perché propone e si batte per divulgare gli stessi valori umani. Nel movimento naturista internazionale i cattolici praticanti sono numerosissimi ed all'interno di alcuni centri naturisti viene officiata la Santa Messa domenicale.

Tra i precursori del naturismo tedesco (nato alla fine del secolo scorso) molti furono i cattolici che lo proponevano e lo sostenevano. Fra questi, negli anni 30, ricordo il cappellano Dr. Fr. Brecher (pseudonimo) che scrisse "Tuo figlio nella veste di Dio". Riporto queste sue frasi: - Alla suddivisione del corpo umano in parti decenti, meno decenti e indecenti devono essere attribuite la sventura e l'immensa confusione delle nostre idee sul corpo umano. Il Divino Maestro non ha mai perso una sola parola per distogliere i pensieri dalla visione e dalla rappresentazione del corpo nudo. Oggi si combatte la nudità anziché il fariseismo. La dottrina di Cristo chiama felici quelli che non si lasciano contaminare dalla sofisticazione e dall'ipocrisia, cioè da quegli errori a cui conduce la vergogna del corpo. L'errore prospera dove sono precluse la luce e la libertà, dove l'involucro esterno viene valutato più del contenuto, dove la veste e` più amata del corpo - .

Oggi in Germania, nel capoluogo, Monaco, della cattolicissima Baviera, senza che alcuno abbia qualcosa in contrario, la pratica della ginnità integrale viene praticata, addirittura, all'interno dei grandi giardini pubblici. In Italia, invece, a causa di alcuni gravi errori commessi nel passato dalla Chiesa Cattolica, che ancora pubblicamente stenta ad ammettere la nudità, questa è ancora vista in un'ottica molte volte sbagliata. Anche quella del naturista che educa la gente in positivo, verso i valori più sani dell'uomo.

Io sono innanzitutto convinto che se Dio ci ha creati nudi: "Erano ambedue nudi e non ne provavano vergogna" (Genesi 2. 25) noi non dobbiamo vergognarci di mostrare ai nostri simili quello che Dio non si e` vergognato di creare. Il mancato riconoscimento di questa realtà è una grave mancanza di rispetto verso il Creatore e noi stessi, mancanza alla quale, al più presto, dobbiamo porre fine.

Mai Dio ha obbligato l'umanità a coprirsi e neppure Gesù. Ha solo aiutato a coprire con le pelli Adamo ed Eva che, per vergogna, dopo il peccato originale di superbia non volevano mostrarsi alla Sua presenza.

Se accettiamo, da una parte, i nudi di molti artisti, come quelli di Michelangelo, non possiamo, dall'altra parte, non accettare l'opera di Dio! E' forse più importante Michelangelo?

Ricordo che proprio recentemente Papa Giovanni Paolo II, nell'omelia tenuta durante la messa per l'inaugurazione solenne dell'opera di restauro dell'affresco di Michelangelo nella Cappella Sistina, davanti a 400 invitati, ha ricordato la Genesi "Erano nudi e non ne provavano vergogna" ed affermato che il corpo umano creato da Dio conserva sempre il suo splendore e la sua dignità.

Il settimanale cattolico "FAMIGLIA CRISTIANA" parlò a favore del nudo del naturista nel lontano 1982, nel n.26 del 27 giugno, in un commento intitolato "Dai bronzi di Riace ai nudi di Tropea". Scrisse nel sottotitolo che il problema dei naturisti si può risolvere con apposite spiagge, non scegliendo fra belli e brutti. E nel testo suggerì che la soluzione era quella adottata dal comune di "Isola" di capo Rizzuto (Crotone).

Non esistano parti del corpo lecite ed altre no e la verità è quella che ha dichiarato Padre Nicola Giandomenico (molto noto ed attuale portavoce dei francescani di Assise). "Lo scandalo, l'offesa alla morale dipende solo dal rapporto con gli altri. Si può stare anche vestiti totalmente e scandalizzare le persone che sono intorno a noi così come si può anche stare nudi e non scandalizzare. E' il rapporto con gli altri e con l'ambiente che fanno lo scandalo". Dipende, quindi, dal nostro comportamento e non dai centimetri di pelle che mostriamo. Questa è la verità (la verità è nuda) che per una società migliore dobbiamo insegnare!

San Francesco d'Assise, Patrono d'Italia, era un naturista e chiese di essere sepolto nudo. Un giorno disse agli amici: "quando mi vedrete sul punto di spirare ponetemi nudo come mi avete visto ieri sulla nuda terra".

Un rito naturista era anche il sacramento del battesimo. Fin dall'inizio (nel fiume Giordano) veniva praticato alle persone, anche se adulte, completamente nude per immersione ed è continuato così per oltre mille anni. Io sono convinto che San Giovanni Battista abbia battezzato nudo pure Gesù perché, altrimenti, visto che gli altri venivano battezzati nudi, avrebbe parlato contro il nudo e non si sarebbe più continuato a battezzare in nudità.

Fino ad oltre il 1500 il nudo veniva praticato liberamente in pubblico, in particolare per validi motivi d'igiene anche nello Stato Pontificio dove nei bagni pubblici donne e uomini erano misti e si praticavano salutari massaggi. La Chiesa, poi, ha commesso per alcuni secoli dei gravi errori che ha, oggi, in parte riconosciuto: fra questi quello di considerare sempre il nudo come fonte di peccato mortale. Si giunse al punto che persino l'atto di lavarsi era un male. Ad esempio Santa Paola si vantava che nella sua breve vita non si era mai lavata.

Oggi in Italia ne subiamo ancora le conseguenze e nella generalità delle persone il nudo rimane abbinato al sesso ed al proibito: non si sa o non si crede che si può stare nudi, fra persone consenzienti, anche per motivi legati alla libertà ed alla difesa della salute psicofisica.

Più ci avviciniamo alla natura ed alle cose create da Dio e più ci avviciniamo a Lui; altrimenti ci attaccheremo sempre più facilmente alle cose materiali ed artificiali come auto, vestiti, ville, denaro, droga, ecc. e ci allontaneremo da Dio.

 

Invito tutti i credenti e le autorità religiose a cambiare gli attuali negativi atteggiamenti nei nostri confronti ed a dibattere pubblicamente i temi naturisti per il trionfo della religione e della verita`.

 

 

28 novembre 98                                                                 Fidenzio Laghi/Pres. ANER