OPINIONE
SULLA FEDERAZIONE NATURISTA ITALIANA (Fenait) Sabato, 14 giugno 03, presso il campeggio "Le
Betulle" si è svolta l'annuale assemblea (così viene chiamata) ordinaria
della Federazione Naturista Italiana (Fenait). Viene chiamata ancora assemblea un'incontro fra le
6 associazioni aderenti alla Fenait composta da 6 persone (una per ogni
federata: se sono tutti presenti) delle quali, molte sono le stesse da anni.
E, come abbiamo visto, a parte uno, gli altri non contano praticamente nulla,
o quasi ,nella Fenait. Conta solo il Conducator che da anni dopo la
modifica del sistema elettivo in
vigore in cui ogni associazione
aveva diritto ad un voto. è passata, con il peso determinante dell'ANITA, al
proporzionale in base al numero degli iscritti alle associazioni come se gli
aderenti alla Fenait non fossero le associazioni ma i loro iscritti.. L'Unione Naturista Italiana (UNI) che ha anch’essa
come presidente "il Conducator" è arrivata a dichiarare oltre 2500
soci ed in tal modo, superando la somma di tutti gli iscritti alle altre
associazioni è arrivata, a mio parere, a dar vita ad una dittatura…. Sarà poi
vero che l’UNI ha questo numero
di soci visto che nessuno può fare controlli? A guardare le sue assemblee con presenze fra i 20
e i 50 iscritti non si direbbe e, quindi, solo lui ha il potere di
decidere. Io in passato avevo più volte chiesto di aumentare
il numero dei partecipanti a più di uno per associazione per avere una
maggiore ricchezza di idee e di proposte e contro al sistema proporzionale in
base al numero degli iscritti (potrebbero essere presi anche dall'elenco
telefonico). Perché c'è ancora chi continua a far parte di
questa associazione dove non c'è democrazia e libertà? Dove non c'è democrazia e libertà, a mio giudizio,
non ci può essere Naturismo! Dove vengono spesi i circa 40.000 Euro delle
entrate Fenait dal momento che si vedono solo briciole spese, a mio giudizio,
per il Naturismo? Che attività fanno a favore dei diritti dei
naturisti (a parte la piscina di alcune e non più dell'UNI: la maggiore di
esse) le associazioni aderenti? Cosa c'è di tanto naturista stare al fianco del
Conducator? Perché non abbandonare il Conducator e dare vita
ad una Federazione Democratica? Perché di quest’ultima assemblea ordinaria della
Fenait non ne è stata data notizia nel sito ufficiale della Federazione? Informo inoltre che il Conducator è pure
presidente del club “Le Betulle” e proprietario del terreno in cui sorge questo
campeggio naturista. Non è lampante il conflitto d’interessi del
Conducator Ribolzi?
Fidenzio ************************************** P.S Il Direttivo
Fenait, da rinnovare, era composto GIANFRANCO
RIBOLZI UNI Presidente ANGELO
CERRI ANITA Vicepresidente LUISA MUSSA (moglie
di Ribalzi) UNI Segretaria LUCA
MASSENZ UNI Tesoriere RENATO ARDIGO'
ANEI Consigliere FRANCESCO
BALLARDINI ANITA Consigliere LEONARDO
CIMADORI LIBURNIA Consigliere CARLO
CONSIGLIO UNI Consigliere ANDREA
CONTINI UNI Consigliere GRAZIANO
CUDICIO ANITA Consigliere PAOLO ZEBELLONI
UNI Consigliere Nell’assemblea ordinaria dello scorso 14 giugno
2003 il Direttivo Fenait è stato (si fa per dire) così modificato: GIANFRANCO RIBOLZI °°°°°°UNII °°°°° °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Presidente LUISA MUSSA °°°°°°°°°°°°°°°UNI(moglie di Ribalzi) °°°°°°°°°° °°°°°°°°°°°°°°°°° Segretaria MARCACCI JEAN PASCAL ANER °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Vice Presidente FORNACA LELE UNI °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Tesoriere; CONTINI ANDREA UNI °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Consigliere CARLETTI SIMONA UNI °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Consigliere SPINNICCHIA NICOLO' UNI °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Consigliere FIORELLA PINO °°°°°° ANEI °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Consigliere BALLARDINI FRANCESCO °ANITA °°°°°° °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Consigliere CUDICIO GRAZIANO ANITA °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Consigliere CIMADORI
ILEO
LIBURNIA °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Consigliere. Chi scrive ritiene che nella Federazione Naturista Italiana
(FENAIT) la democrazia sia praticamente inesistente La Fenait è formata da sei associazioni per complessivi circa 5000 soci iscritti. L'associazione aderente denominata -U N I- dichiara 2500 soci (non è
possibile controllare se corrisponde al vero ma si sa che molti sono turisti
stranieri che frequentano “le Betulle”) ed in base allo statuto federativo
vigente essa, che detiene la maggioranza assoluta dei voti, all'assemblea
Fenait è padrona delle decisioni. Nell'assemblea del 2001 l'Uni (presidente Gianfranco Ribolzi) ha
contato, come presenti, meno di cinquanta
soci. Una percentuale molto bassa che, a mio parere, dimostra un grande
disinteresse degli iscritti alla vita associativa e tale numero è stato
raggiunto anche se l'assemblea si è tenuta nel club "Le Betulle"
(presidente del club Gianfreanco Ribolzi) su terreno di proprietà dello
stesso presidente Gianfranco Ribolzi. Ebbene il Rlbolzi nell'assemblea ordinaria della Fenait tenutasi
poi il 17 giugno 2001, come spesso è capitato, nel suo club "Le
Betulle" da solo portava la maggioranza dei voti e quindi la forza di
decidere automamente per il nuovo Consiglio Direttivo da eleggere ed,
ovviamente, per tutti gli alti punti all'ordine del giorno: sì perché
all'assemblea ogni federata è pure rappresentata da un unico delegato. Il Direttivo Fenait eletto per un totale di 11 componenti è
risultato così suddiviso: 6 UNI, 3 ANITA, 1 ANEI, 1 LIBURNIA |
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GIANFRANCO RIBOLZI |
UNI |
Presidente |
ANGELO CERRI |
ANITA |
Vicepresidente |
LUISA MUSSA (moglie di |
UNI |
Segretaria |
LUCA MASSENZ |
UNI |
Tesoriere |
RENATO ARDIGO |
ANEI |
Consigliere |
FRANCESCO BALLARDIN |
ANITA |
Consigliere |
LEONARDO CIMADORI |
LIBURNIA |
Consigliere |
CARLO CONSIGLIO |
UNI |
Consigliere |
ANDREA CONTINI |
UNI |
Consigliere |
GRAZIANO CUDICIO |
ANITA |
Consigliere |
PAOLO ZEBELLONI |
UNI |
Consigliere |
In questa Fenait ci vedo pochissima democrazia e
l'attività di questa federazione (come i fatti rilevano) non mi sembra, come
invece dovrebbe essere, dalla parte degli interessi dei naturisti ma, al contrario,
dalla parte dei gestori e dei titolari dei campi naturisti: unsomma dalla
parte di chi guarda al lucro mentre la FENAIT è una federazione non a scopo
di lucro. Mi pare che le entrate provenienti dagli iscritti
(circa la metà delle quote sociali dei soci delle varie associazioni
aderenti) vadano in particolar modo per la rivista e per la promozione dei
centri naturisti invece che, come dovrebbe essere, per la difesa dei diritti
dei naturisti, per la divulgazione dell'idea naturista e per facilitare la
nascita di nuove strutture per la pratica naturista. Per sedici anni sono stato presidente
dell'Associazione naturista ANER e dal 2002 non sono neppure iscritto perchè
ha voluto continuare a far parte di una federazione che, a mio parere, non
rispetta alcuna libertà. E, a mio giudizio, solo per avere il bollino FNI/INF
che da la possibilità di un piccolo sconto o l'accesso in alcuni campeggi ). In passato come delegato dell'ANER, alle assemblee
Fenait, mi sono trovato sempre solo a chiedere libertà, democrazia ed attività
a favore dei naturisti: non c'era neppure la possibilità di esprimere la
propria opinione sulla rivista "INFO Naturista" che a chiacchere
dovrebbe essere la voce di tutte le associazioni aderenti alla Fenait. Sono
stato addirittura censurato, dal Direttore Ribolzi, nella pubblicaione di uno
scritto,ritengo in particolare, perché nel testo inviato alla redazione
dicevo che a mio parere, Ribolzi non doveva avere cariche elettive nella
Fenait per il fatto che oltre ad essere il presidente del club "Le
Betulle" è anche il proprietario del terreno del club "Le
Betulle" e poteva avere perciò degli interessi economici in una
federazione no profit. Su "INFO Naturista" aveva trovato spazio,
alcuni anni fa, addirittura un commento dell'allora presidente della Fenait
(sostenuto intensamente da Ribolzi) ed ora ancora consigliere Carlo Consiglio
a favore degli scambisti. Il fatto che le sei (o sette?) associazioni siano
rappresentate da un unico delegato all'assemblea: praticamente le stesse
persone da anni e che un solo delegato abbia il potere di decidere non fa
certamente l'interesse del naturismo. Le idee che possono portare lestesse
persone ogni anno non possono che essere limitate mentre, se veramente si
voleva l'interesse del naturismo, si accettava la mia proposta di alcuni anni
fa. In una assemblea Fenait proposi di portare il numero dei delegati
all'assemblea ad una trentina per un maggior apporto di idee e più democrazia
con la presenza di un delegato ogni 150-200 soci iscritti ma, come altre, non
fu accolta. |